Il leone di Belfort


Non amo molto pianificare. Piuttosto mi piace farmi tentare da un nome, una storia, un personaggio, una vista, un dettaglio; un qualcosa che ci emozioni e  faccia vibrare lo stomaco.
Così quando durante un viaggio on the road si tratta di decidere una tappa intermedia, apriamo la mappa e  individuato grossolanamente un punto ideale ci lasciamo sedurre dal suono di una città, di un paese, di un villaggio.
Quella volta a Belfort ci siamo finiti così.


Per il suo leone.

Una gigantesca statua scolpita nell'arenaria rosa, lunga 22 metri e alta 11.
Un fiero Re che dall'alto domina la bella pianura francese stretta tra il Reno e il Rodano e simboleggia il coraggio, la forza, la resistenza di una città che è riuscita ad opporsi per 103  giorni all'assedio dei prussiani. Tra il 1870 e il 1871.

Un leone che pare venire fuori direttamente dalla roccia che compone la cittadella, l'imponente fortificazione che rese inespugnabile Belfort.
Per arrivarci, si percorre uno scenografico safari tra torri, ponti, scalette e salite circondate di verde e di fiori mentre mano a mano che si sale la vista dall'alto diviene magnifica.




Poi d'improvviso eccolo là,  suscita quasi un po' di timore trovarselo inaspettatamente sopra le teste.


Però ha l'aria felice, come il suo fratello parigino e non è difficile immaginarselo mentre di notte se ne va in giro per la città vecchia.

Uno dei tanti deliziosi ristorantini della città vecchia. Da raggiungere con una bella camminata a piedi dalla cittadella.
Mon amour. La tarte flambèè


A scoprire incantevoli places, gustado tarte flambée in deliziosi restaurantes,specchiandosi nelle acque lucenti di una fontaine e salutando les chats alle finestre.

Prima di ritornare lassù, a casa per sorvegliare ancora  la città con il cuore pieno di nuovi sogni e storie da raccontare.
Informazioni Pratiche:
Belfort si trova in Francia nella Franche-Comtè di cui fa parte dal 1921 sebbene storicamente annessa all'Alsazia. A due passi dalla Svizzera può essere una ideale tappa intermedia in un viaggio verso Nord o una bella gita di un giorno se vi trovate in vacanza in Alsazia.
Ai bambini piacerà tantissimo andare in cerca del leone e fingersi cavalieri e dame nel castello della cittadella (che ospita tra le altre cose un piccolo Museo di Storia Naturale), esplorare i sotterranei , mangiare il pane a forma di zampa di leone (La Patte du Lion ) o lasciarsi schizzare dai bellissimi giochi d'acqua che zampillano dalle acque del fiume savoureuse nel centro città. 
Voi adorerete le specialità culinarie locali (come dolce da non perdere il Belflor, pasta frolla alle mandorle con ripieno di lamponi e ricoperto di nocciole) le case colorate della città vecchia, il leone  (si anche quelli di cioccolato :-))il mercato delle pulci più grande della Francia (la prima domenica del mese da Marzo a Dicembre), la passeggiata sul fiume.

Perciò se per qualunque motivo  doveste capitare da quelle parti fermatevi, che  i nomi scritti in grassetto non sono sempre quelli che meritano di più!;-)
Curiosità:
L'artista che ha scolpito il leone è il grande  Frederic-Auguste Bartholdi, si proprio lui, quello della Lady  Liberty mondiale. Una copia della statua si trova nella celebre  Place Denfert-Rochereau a Parigi ed è quella che ha ispirato questo libro  di Beatrice Alemagna di cui vi parlavo qui.
Da leggere anche:
Il leone verde di R. Piumini. Ok non è rosa come quello di Belfort. Ma è perfetto per immaginare un favoloso viaggio e tante strepitose  avventure.
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Grazie mille a Chiara di La voglia Matta che oggi ha parlato di me nella sua bellissima sezione Blogs Got Talent.

Commenti

  1. Che meraviglia, certo che ci sono dei posti bellissimi, grazie per la tua condivisione e complimenti per le foto mozzafiato!!!!

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  2. Un viaggio tra roccaforti, tramonti delicati e forza della roccia.. tra sapori, profumi, scorci; sono rimasta affascinata da queste fotografie e ti faccio i miei complimenti, oltre che dirti un grazie per aver condiviso con noi! :D Un bacione!

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    1. Grazie Ely sei davvero gentilissima! Un bacio grande anche a te!

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  3. Guardando le tue foto, così evocative, mi viene voglia di immaginare la bella stagione, i viaggi in macchina, per centinaia di chilometri, alla scoperta di un nuovo sapore, di un panorama sconosciuto, di un cielo più azzurro o una storia da conoscere e poi raccontare. In questo uggioso pomeriggio mi hai regalato un sogno da inseguire. Ho cominciato questa giornata sentendomi un agnellino...ma credo che la chiuderò da leonessa!
    Grazie.Come sempre.
    P.S.Domenica ho lasciato la mia triste provincia per celebrare la Befana a Firenze con la Cavalcata dei Magi.Bellissima!!!
    Cristina

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    1. Ma dai Cristina, tu pensa che io che sono di Firenze non l'ho mai vista!! Ecco, adesso sei tu che con la tua bellissima descrizione mi fai tornare il brivido nello stomaco cominciando a contare io giorni per il prossimo on the road!!;-) Un caro saluto!

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    2. Cara Daniela,stamani sono nel pallone causa i prezzi stratosferici che ho appena visto dei voli estivi!Avevamo pensato a Berlino, visita, poi treno fino a Varsavia, visita e treno fino a Cracovia.Circa 12/13 gg in tutto.Ma i voli sono già ora proibitivi.Adoriamo viaggiare in macchina ma Pietro ad agosto avrà solo 2 anni e mezzo e non so regolarmi...ci consigli una meta europea?Secondo te è fattibile?
      Un grazie speciale e un bacione.
      Cristina

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    3. Carissima Cristina io sono dell'idea che quando un itinerario ci appassiona allora è fattibile indipendentemente dal tempo e dalle difficoltà. Ti chiedo una cosa però: perchè il treno? Se vi piace girare in auto io trovo che sarebbe molto meno faticoso anche e soprattutto con il piccolo. Niente bagagli da trascinare, passeggino etc. E' vero il viaggio è lungo, ma dividendolo in tappe e con la possibilità di fermarvi ogni volta che ne avete voglia può diventare un'avventura emozionante e tra le tappe che mi citi c'è un intero mondo da scoprire. Io però passerei da sotto, magari facendo quella strada dei draghi che il piccolino apprezzerebbe di sicuro. 8e ci sono tanti libri che potresti leggerli in auto!) Austria, Slovenia, repubblica ceca Cracovia. Oppure se scegli Berlino ne approfitterei per attraversare la Germania da Francoforte a Brema o in alternativa dalla parte est passando dalla meravigliosa Sassonia svizzera (saremo lì settimana prossima!). Insomma opterei per una delle tre città lasciando le altre per un altro viaggio in the road o magari per un break a metà anno che sono tutte destinazioni raggiungibili con ryanair e magari capita l'occasione! Però, mi ripeto, questa sono io, tu segui il cuore e l'istinto e decidi per l'itinerario che più ti appassiona. Il resto andrà bene! un bacione

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    4. Avevamo pensato al treno credendo che potesse essere meno stancante per il piccoletto costretto sul seggiolino dell'auto.E anche perché non abbiamo un mezzo di trasporto all'altezza di certe distanze.Però è un anno intero che sogno Berlino e la Polonia e...treno, macchina, aereo o bicicletta ci andremo!!!Grazie infinite.
      Cristina

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    5. Cristina bravissima questo è proprio lo spirito che adoro!! In questo caso rispondo nuovamante alla tua domanda. Si è fattibilissimo!;-) Vedrai che il tuo entusiasmo contagerà l'ometto, non c'è arma più potente di quella!
      P.S A Berlino mi raccomando prendete le bici!;-) Cracovia è stupenda, occhio al drago che sputa il fuoco e mangiate tante zapiekanka per me! Varsavia ci manca, dobbiamo rimediare!;-)

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  4. certo che un pò di invidia me la fai =) quanto vorrei prendere e partire!!!

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  5. Bellissima idea di attraversare la Manica in un viaggio on the road, ci avevo pensato anche io ma credevo che fosse una pazzia! potresti dirmi le tappe intermedie che avete fatto?

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    1. Palmy cara comincio in questo momento a scrivere un post sugli itinerari on the road, manica compresa!! A più tardi!;-)
      P.S No macchè pazzia è meno lunga di quello che sembra!;-) se ti dico un'idea che mi è balenata per uno dei prossimi viaggi... ;-)A dopo!

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