Weekend in Valmarecchia: Pennabilli


C'è una romagna un po' magica distesa dentro all'entroterra riminese. 
Un regno di affascinanti meraviglie e storie appassionanti, paesaggi indimenticabili e luoghi dell'anima.
Come l'inespugnabile Forte di San Leo, straordinariamente aggrappato ad uno sperone di roccia;  da lassù lo sguardo vola dai monti al mare.
E Giorgio (di cui non ci si può non innamorare...) con l'affascinante Museo del bottone ; che incanta, sorprende e fa sognare.
O il prodigioso orologio di Gennaro, capolavoro di meccanismi impossibili: ruote dentate, catene di bicicletta e pezzi inventati che parlano di talenti e speranze e  passioni.
La Valmarecchia è così, ovunque tu arrivi riesce a sorprenderti, ogni angolo con le sue infinite storie...

Oggi per chi già non lo conosce vorrei raccontarvene una, quella di Pennabilli. 
Una storia che parla di frutti dimenticati, meridiane e mulini tibetani...

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Ci tengo molto a ringraziare ancora una volta Claudia , Raffaella  e Lucrezia senza le quali non avrei mai scoperto un anno fa questo incantevole territorio. di cui ancora non sono riuscita a parlarvi. E un grazie di cuore va naturalmente anche a  tutti i miei lettori che ogni giorno mi scrivono, più preziosi di qualunque guida, pieni di entusiasmo e consigli sui millemila luoghi d'incanto della nostra bella Italia.

Commenti

  1. Grazie a te, per i tuoi meravigliosi racconti che fanno sognare!

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  2. grazie a voi, mammagiramondo and family!!! la Romagna vi aspetta sempre a braccia aperte!! ;-)

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    1. Attenta che lo sai che gli inviti noi li prendiamo sempre sul serio eh? :-)
      Bacio a tutti!

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  3. bellissime foto...e il racconto che c'è dietro mi spinge a ritornare sui posti già visitati...

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