Un amore di strada


Vorrei che questo post fosse una strada, 
un seducente nastro grigio arrotolato tra Umbria e Marche dove l'Autunno è già fiorito e ogni curva è un invito.
A scendere per perdersi;
saltare su un tappeto che  cricchia, fruscia, crocchia, provando a volare in alto per acchiappare per primi le foglie staccate dal vento (è un gioco fantastico, provateci).
Ad abbassare fino in fondo il finestrino e lasciarsi avvolgere e ammaliare e abbracciare forte dall'aria frizzante e gridare.
Fermati, fermati qui, adesso.
A riempire un cesto di cose buone e  mangiare en plein air.
A chiudere gli occhi e poi riaprili  e chiuderli e riaprirli di nuovo per svegliarsi all'infinito dentro ad un mondo d'incanto.
Vorrei che questo post fosse  una strada, e che voi ve ne innamoraste come me.



Una sorpresa inaspettata, un regalo da scartare lentamente, un viaggio dove ancora una volta quel che c'è nel mezzo è sorprendente quanto la meta.
E meraviglia, e stupisce e ammalia con straordinari cambi di colore, di paesaggio, di prospettive che mutano di chilometro in chilometro dal nulla al tutto, dal rosso al verde, dal marrone all'oro.











Una strada che scende e  sale, curva, e scivola e si insinua tra monti e valli, costeggiando fiumi e borghi . Trevi, Cerreto, Ussita, Visso, Castelsantangelo e poi più su  dentro ai Sibillini, regno di fate e negromanti ma anche greggi, fontane ed erbe e pastori erranti. 









Incontro a Castelluccio e al suo soffice mosaico di verdi e marroni.







Vorrei che questo post fosse un viaggio.
Fatto di emozioni e sospiri e  palpiti e  commozione, gioia, euforia, ed  estasi e tanto e tutto; 






tutto quello che un viaggiatore possa mai  desiderare.


Info:
I paesaggi che vedete nelle foto sono quelli colti lungo la strada verso Montemonaco (AP), meta del weekend a sorpresa che Babbog. ha organizzato per il mio compleanno. In particolare del tratto da Trevi a Castelluccio di Norcia
Una strada magica, di quelle che da sole valgono il viaggio. Una strada che come dicevo nel post  è un continuo invito alla sosta.
Dal mio instagram, il nostro picnic al Parco di Ussita

Passeggiare lungo il sentiero accanto al fiume di Ussita, fare per un picnic nel suo meraviglioso parco pubblico, giocare ad acchiappare per primi le foglie che cadono, mangiare il pecorino di Visso, incantarsi davanti all'incredibile foliage prima che gli alberi spariscano e il paesaggio muti in una landa desolata e affascinante abitata da greggi e pastori, sono solo alcune delle mille cose che si possono fare.
E poi fermarsi a Castelluccio di Norcia, semplicemente un incanto.
Questo borgo umbro (ma siamo proprio al confine con le Marche) è celebre per l'incredibile spettacolo di colori  che  a Giugno lo trasformano in un gigantesco caleidoscopio ogni anno unico (googlate fioritura Castelluccio se volete farvi un'idea della meraviglia)
Ma anche adesso, con i toni caldi dell'autunno è un vero incanto
Infilatevi nelle stradine strette strette per scoprire il panorama tutt'intorno, fermatevi a mangiare in una delle tipiche osterie, lasciatevi stregare dagli incredibili paesaggi.
Potete abbinare la magia di questa strada ad un'infinità di luoghi magici. Noi abbiamo dormito in un agriturismo a Cittadella (nei pressi di Montemonaco) un altro luogo incantato immerso in un paesaggio meraviglioso, abbiamo fatto trekking nelle straordinarie gole dell'Infernaccio e mangiato meraviglie della cucina umbra e marchigiana.

Tutti i dettagli in questo post. 
Intanto spero di avervi lasciato una bella idea per un magico weekend d'autunno.

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Commenti

  1. Le tue foto raccontano più di mille parole. A luglio ho scoperto il tuo blog per trovare spunti (interessantissimi) per il nostro viaggio tra l'Alsazia e la Foresta Nera e da allora ti seguo silenziosamente ma oggi ho sentito proprio la necessità di dirtelo: brava brava! Complimenti per le tue descrizioni testuali e non! A presto

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  2. Grazie grazie e grazie, un incanto della Natura! Mi sono addirittura commossa: partirei adesso. Mi rimanda ad immagini del Tibet (qui è più bello però); quelle le conoscono in tutto il mondo mentre le nostre italiane di Castelluccio non le conosce pressoché nessuno: grandissimo peccato! L'Italia ha davvero tutto ciò che basterebbe a vivere di rendita con turismo e cultura e invece...In così pochi chilometri un dispiegarsi di rare bellezze una dopo l'altra! Magari ci andremo a giugno 2015, noi da Parma siamo un po' distanti per un solo week-end. Complimenti e grazie per il prezioso suggerimento. Letizia

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    1. Ma grazie a te Letizia e quanto hai ragione...
      Pensa che la proprietaria dell'osteria dove abbiamo pranzato Domenica (a Montegallo, non lontano da Castelluccio) mi diceva che nel periodo della fioritura arriva gente da tutto il mondo mentre gli italiani sono una minoranza...
      Io intanto continuo a stupirmi e a innamorarmi della nostra, "povera" bellissima Italia.
      A proposito di Castelluccio come dicevo è bello tutto l'anno ma con la fioritura deve essere qualcosa di unico. Noi ci saremo ;-)
      Un abbraccio e ancora grazie.

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  3. Bellissimi posti, stupendo lo scaffale di legumi mi piacerebbe tanto averlo nella mia dispensa!

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    1. Vero? E sentissi che delizia! Abbiamo mangiato una zuppa di legumi in agriturismo che era la fine del mondo! :-)

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  4. meraviglioso questo tuo viaggio e queste fotografie, ma sicuramente....sono di parte. Vivo a Genova ma sono marchigiana, con un enorme orgoglio di esserlo. Ti consiglio un viaggio nella parte più a nord della regione, quella al confine con la Romagna, nella zona del Montefeltro. Sarà perchè lì ho la casa dei nonni, sarà perchè lì ho le mie radici ma, credimi, è una zona meravigliosa, un susseguirsi di piccoli paesi, a pochi chilometri l'uno dall'altro ed uno più bello dell'altro......ed una campagna stupenda, come sa essere la campagna marchigiana! E si mangia benissimo!!!!!Un abbraccio Emanuela

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