Penn-ar-Bed *


Era molto presto quando scendendo la scala a chiocciola ancora bagnata dalla pioggia del giorno prima sono uscita dalla casa sull'albero insieme a Charlie.
Ho attraversato il breve sentiero tra i cespugli e in un attimo ero accanto all'oceano.
Lo avevo sentito per tutta la notte, rotolare irrequieto su e giù per l'arenile e infine arretrare, liberando la spiaggia e alcuni dei suoi tesori e non vedevo l'ora di incontrarlo da vicino, solo noi e lui a parte i gabbiani e qualche piccolo uccello marino a fare colazione sulla riva.
Noi davanti a  infiniti chilometri d'acqua  distesi tra l'orizzonte e la terra, la fine della terra, finis terrae come lo battezzarono i romani.



Il vento forte portava un intenso odore di sale e di iodio e di alghe e la luce era qualcosa di sorprendente, calda e tenue e ovunque, come se in qualche modo non arrivasse dal sole ma tutto risplendesse dall'interno, i granelli di sabbia, il ventre delle onde, il fondo melmoso e persino le nostre ombre.
In Bretagna si dice che tutto  è magia, si parla con le fate, si provoca il destino, si ascoltano  le pietre e, io dico, si parla con l'oceano.


Ed è stata una cosa emozionante, con la voce bassa  come quando da bambini si sussurravano i segreti nell'orecchio.
Quasi un bisbiglio, mormorato con la mano di fianco alle labbra per non far volare via le parole con il vento.Una cosa tra me e lui, il nostro inizio.
E insomma, quando ci pensavo stamani mattina, quando pensavo a come cominciare a raccontare questo viaggio straordinario ho capito che poteva essere solo così. 
Con il mio inizio, questo momento piccolo piccolo eppure tanto grande.

Quando sono salita di nuovo sul nostro albero i miei uomini erano già pronti. E' una cosa che facciamo da quando c'è Charlie, una sorta di  tradizione di famiglia. Fanno finta di dormire mentre esco  a portarlo fuori e poi mi fanno una sorpresa (spesso si nascondono vestiti sotto le coperte per farmi credere di essere ancora in pigiama).

In fondo alla scala, come in una fiaba, c'era il cestino della colazione. 

Dopo mangiato siamo tornati tutti insieme sulla spiaggia dove l'oceano ci ha dato ufficialmente il benvenuto e questo è stato il nostro inizio, quello  dentro a  questa straordinaria terra lambita dal mare che  costa dopo  costa,  ha fatto da meravigliosa scenografia a questo viaggio.






Nei prossimi giorni vi racconterò tutto. Di come abbiamo cambiato meta all'ultimo minuto a di quello che abbiamo visto e amato di più. I posti  speciali dove abbiamo dormito e mangiato, le entusiasmanti cacce ai fari, le gite in bici, le foreste incantate e  le leggende. Intanto  chi è un po' curioso ( e non mi segue già su facebook o instagram) può trovare qualche foto del nostro nuovo  viaggio on the road in Bretagna su instagram cercando l'hashtag  #mginbretagna
À bientôt

*Il Finistere in bretone si chiama Penn-ar-bed, l'inizio (e non la fine) del mondo. E' il department più occidentale della Bretagna, abbracciato dall'Atlantico che sopra ci danza, ballando al ritmo delle maree.

Commenti

  1. Che spettacolo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Oddio, dormire in una casa sull'albero è il mio sogno!
    Farai un post con tantissime foto vero, vero, vero?
    Cri

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  3. Cara Daniela, ho seguito il vostro splendido viaggio su instagram e sappi che se la nostra meta estiva sarà la Bretagna è tutta "colpa" tua! D: A parte la casa sull'albero, mio sogno fin da bambina mi sono innamorata del faro di St Mathieu e andrei fin lassù anche solo per quello!
    Aspetto con ansia i tuoi post e intanto sogno!

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    1. Ahahaha, mi prendo più che volentieri la colpa! :-)
      Quel posto è sensazionale, hai perfettamente ragione, varrebbe la pena di partire anche solo per vederlo!<3

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  4. Un viaggio on the road in Bretagna è la meraviglia allo stato puro :D Poi la QUELLA CASA, non ci sono parole! Stupenda!

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    1. Hai ragione è una meraviglia! Avevo già visitato la Bretagna con Babbog. quando ero incinta di Aj e adesso che siamo appena tornati vorrei ripartire di nuovo. Troppe cose che non siamo riusciti a vedere, troppo emozionante anche solo star fermi su una spiaggia a parlare con l'oceano.

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  5. Un viaggio poetico, intenso e fiabesco, pieno di entusiasmo e semplice meraviglia.
    Ti ho seguito ogni giorno su Instagram (ero gianicolo76!) e ho desiderato ardentemente di essere lì con voi e di riuscire, un giorno, a ripercorrere le tue orme coi miei cari in quella terra così magica e struggente.
    Grazie per gli spunti, le emozioni e la voglia di partire che riesci sempre ad infondermi
    Un abbraccio
    Cristina

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    1. Cristina cara guarda che ti avevo riconosciuta subito! Il tuo modo di scrivere è unico e io l'adoro! (mai pensato di aprire un blog? :-))
      Grazie a te, per le emozioni che mi donano sempre i tuoi commenti.
      Un bacio

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    2. Grazie del complimento carissima! Del blog forse è meglio se faccio a meno visto che sono una imperdonabile analfabeta informatica...anche se deve essere bello condividere con gli altri le cose belle della propria vita...anche perché prorpio dagli altri, forse, possono arrivare gli strumenti per affrontare quelle brutte.
      Aspetto trepidante il post sulla casa sull'albero!!!!!!
      Un bacione
      Cristina

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