Difficile resistere al richiamo della storia di Obidos, dei suoi amori e delle sue guerre,del suo castello chiuso dalle mura merlate che da lontano ci appare come un quadro di pietra immerso nella campagna dell'Estramadura. Arriviamo al paese a metà mattina e il sole splende già alto nel cielo che oggi ci regala una fantastica sfumatura di azzurro. Entriamo al villaggio dalla Porta da Vila
ma i suoi meravigliosi azulejos nella parte superiore dell'arco ci costringono subito ad una piacevole sosta. Giù in basso, in un angolo una anziana signora ricama un centrino e sembra far parte da sempre, quasi personaggio di un presepe di legno, dello splendido ambiente circostante, quasi lezioso fino alla finzione.
Prima di inoltrarci nelle stradine di pavè con le case bianche decorate di giallo e blu non resistiamo alla "pericolosa" tentazione di salire sul camminatoio di guardia per fare il giro delle mura che circondano completamente il Villaggio. Perchè pericolosa vi chiedete? Ebbene, questa passeggiata aerea, chiamiamola così, prevede il passaggio di tratti sconnessi e
completamente privi di parapetto. Se proprio soffrite di vertigini non ci provate nemmeno ma a tutti gli altri consiglio di non perderla nel modo più assoluto. Beh, certo, ammetto che in alcuni momenti mi sono un po' diciamo "preoccupata" per Aj, che però se ne stava divertito e al sicuro nelle
braccia di Babbogiramondo. Avere la possibilità di osservare dall'alto Obidos, come fosse un piccolo
mondo in miniatura, è una esperienza unica. Le case così bianche, il riflesso del cielo, la gente piccola piccola che si muove, come una macchia di colore su una tela immobile e ancora la campagna circostante
verde di vigneti, ulivi e pioppii A metà percorso arriviamo al castello che domina il villaggio e che è costruito sulla rocca più alta, oggi trasformato in una splendida posada. Obidos ha avuto grande importanza militare ma nasconde anche un volto romantico:
il villaggio di Obidos è stato il regalo di nozze dei re portoghesi alle loro regine, da quando nel 1228 Dona Isabel se ne innamorò e il marito Dom Dinis glielo regalò, iniziando una tradizione reale che è continuata fino al XIX secolo. Il cammino di ronda si interrompe all'altezza del torrione e Dal castello scendiamo "a terra" incamminandoci per la Rua Direita costellata da carinissimi negozietti di artigianato, antiquariato, vini e con i balconi ricoperti di fiori e le cascate di buganville viola che decorano
i muri e che contribuiscono all'atmosfera romantica del borgo. Un villaggio giocattolo con stradine di pietra, cortili segreti, fontane barocche, case bianchissime in contrasto con i tetti dalle tegole ocra. Per la gioia di Aj re e cavalieri sono di casa a Obidos e adesso oltre alla spada abbiamo
anche un bellissimo scudo!!! Obidos è un paese piccolo dove anche i più piccoli dettagli riescono a incantarci. Per scoprirli ci perdiamo tra i suoi vicoli, riposiamo nella piazzetta ombreggiata dai Platani dove
risplende la facciata rinascimanetale della chiesa di Santa Maria, entriamo in un antico Resataurante e in una tradizionale adega per un ottimo bicchiere di vino e ancora ammiriamo le ceramiche e i tessuti dagli splendidi caldi colori. Tra una loja e l'altra, piccoli barretti offrono la degustazione della ginjinha, un liquore a base di ciliegia servito in croccanti bicchierini di
cioccolata di cui dopo un po' non si può più fare a meno! Obidos non è una bellezza nascosta e per le sue strada camminiamo fianco a fianco con turisti di tutto il mondo venuti come noi per ammirarlo, scoprirlo e conoscerne l'incantevole storia.
Sembra strano pensare che un tempo L'intero villaggio fosse un porto sul mare, oggi dista una decina di chilometri ma nel XII secolo quando il primo re del Portogallo venne a cacciare gli Arabi Obidos era un minuscolo Porto-fortezza.
poi nel corso di secoli il porto si è insabbiato formando la laguna portando via al villaggio il ruolo di Sentinella e lasciandolo così, come è oggi, nel suo magnifico splendore di pietra, lontano dall'acqua ma non dal cuore...
bellissima Obidos!
RispondiEliminaQuanti bei ricordi!
:)
Eh si, proprio bellissima. Benvenuta Mammamanga,sono contenta di aver trovato qualcun'altra che ama questa terra meravigliosa.
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