Ci sono a mio avviso due diversi modi di viaggiare in un paese straniero.
Si può semplicemente partire e lasciarselo scivolare addosso. Fermarsi a guardare le diversità senza chiedersi niente. A volte fingendo persino di non vedere.
Farsi guidare dall'istinto senza sapere. Per lasciarsi sopraffare dalla gente, dai suoni di una lingua diversa, per godere di quel non sapere che lascia spazio all'immaginazione.
E poi si può partire cercando di conoscere un paese, di penetrare nelle più profonde ragioni del suo essere. Dove spesso conoscerlo significa amarlo. Perchè ogni cosa al mondo ha una sua spiegazione. O almeno così dovrebbe essere.
E' un po' come quando si va ad una mostra di una artista che non conosciamo.
Si può semplicemente entrare, fare un giro, soffermarsi su un quadro piuttosto che un altro. Decidere quale ci piace di più. E magari chiedersi perchè abbia voluto mettere quella macchia di colore proprio lì, sul lato sinistro della tela, lasciando correre la fantasia.
Oppure si può andare alla mostra dopo esserci documentati. Scoprire quadro per quadro il cammino del pittore e magari sorprenderci leggendo il motivo per cui quella macchia è proprio lì, sul lato sinistro della tela. Perchè un motivo c'è. O almeno, dovrebbe esserci.
Oggi vorrei consigliarvi un libro speciale dal titolo"All'ombra dell'olivo". E' un libro musicale, un libro con CD.
Perchè se c'è qualcosa che accomuna tutti i popoli del mondo è proprio la musica, il linguaggio universale dell'umanità. Ma la musica è essa stessa un modo per viaggiare, un modo per un paese di raccontarsi. Note che celano l'anima di un popolo.
La musica contenuta in questo libro ci svela la magia dei primi incontri, dei primi giochi con le parole, le immagini, le filastrocche.
Ci fa conoscere un paese attraverso i giochi dei bambini, attraverso un girotondo.
Il Maghreb. In ventinove filastrocche.
Ora così come un viaggio, questo libro vi dà due possibilità.
Potete ascoltare il disco, lasciarvi sedurre dall'armonia dei suoni di paesi lontani, incantare dalle voci dei bambini che intonano una filastrocca, travolgere dal ritmo che spinge a ballare.
Oppure potete leggere, andare oltre e scoprire dietro a quelle tre righe, significati nascosti:
vengo anch'ioooooooooooo!!! meraviglioso! sono proprio contenta: tu spiani la strada, e poi, con il tuo diario di viaggio, per me sarà una passeggiata... seguiremo le vostre tracce
RispondiEliminama quando partirete???
e grazie per la segnalazione di questo libro, sembra davvero coinvolgente...
silvia
Grazie Silvia sei un angelo!
RispondiEliminaPartiremo tra due mesi in modo da festeggiare il mio compleanno là.
Ma non faremo tutto il Maghreb, per ora iniziamo da una città molto speciale, e un altro paio di posti.
Nel frattempo ci stiamo preparando e questo viaggio sarà anche l'occasione per affrontare temi importanti con Aj che, tra incantatori di serpenti e cantastorie, non vede l'ora di partire.
Questa volta vorrei condividere con voi anche questo e poi, c'è tutto il viaggio tra le fiabe da continuare e tanti altri posti che ci saranno nel mezzo. Un bacione grande grande.
Ti ho mandato una mail, mammagiramondo, che spero ti sia arrivata, e che spero anche possa tornarti utile in qualche modo. :)
RispondiEliminaBuoni viaggi a voi! :)
P.s. Scusa, non ho firmato, mi chiamo Caterina... :)
RispondiEliminaChe avventura straordinaria!!
RispondiEliminaSarà bellissimo preparasi a questo viaggio con voi... e intanto ci gusteremo i vostri racconti sulle fiabe.
Grazie di condividere con noi queste vostre fantastiche esperienze!!
Baci
Sono stata in marocco qualche anno fà ed è semplicemente fantastico ,nonostante il gran parlare di Marrakesh la città che più mi è piaciuta è stata Fes ma è in generale tutto è splendido!!!allora buon viaggio
RispondiEliminaIl mio sogno è di andare a Marrakesh ci andeate? Lo spero tanto così potrò seguire tutti i tuoi preziosissimi consigli. Grazie per un altro splendido post, io ti leggo sempre ma non ho mai commentato. Scriverei sempre la stessa cosa. Sei fantastice a grazie per tutte le idee che ci proponi sempre.
RispondiEliminaHo già ordinato il libro, mi dovrebbe arrivare settimana prossima, non vedo l'ora di "viaggiare"!!
Un saluto da una grande ammiratrice.
Sara
ciao !!! io ho il libro della stessa collana, ma dell'africa nera, Les comptines et berceuses du baobab, e davvero sono libri meravigliosi, ti fanno conoscere un paese entrando nella musica di un popolo, poi conoscere é una parola profonda, ma almeno, ti fanno provare delle sensazioni diverse da quelle degli accordi cui siamo abituati. Aspetto di leggere il diario di viaggio !!
RispondiElimina@Caterina: Benvenuta e grazie mille Caterina , la mail e le splendide foto mi hanno fatto davvero piacere. Scusa se non ti ho ancora risposto, appena trovo un attimo lo faccio subito!!
RispondiElimina@Paola: sarà bello per me farlo con voi!! Un bacione
@Chiara: Spesso in effetti capita che città dai grandi nomi ne oscurino ingiustamente altre bellissime.
Noi in effetti cominiciamo dalle più famose, ma torniamo e ritorniamo per non perderci le altre!
@Grazie di cuore Sara sei gentilissima e mi fa piacere che ti sia decisa a scrivermi. Ricevo tantissime mail ogni giorno e ne sono felicissima. Il commento però è un modo diretto di interagire con il blog e con tutti i lettori perciò sono davvero contenta. I complimenti fanno sempre piacere ma è interessante anche conoscere le opinioni e le esperienze di tutti perchè davvero non si finisce mai di imparare.
Si, andremo a Marrakesh e spero che la nostra esperienza ti possa essere davvero utile.
Per l'acquisto del libro non ti pentirai, è favoloso!!
Un caro saluto e a presto.
@estrellazul: Ciao carissima!! hai ragione conoscere in effetti è un termine davvo inappropriato forse sarebbe più corretto dire che ti avvicina di qualche metro ad una cultura tanto diversa da noi, regalandoti sesnsazioni straordinarie.
Ho anche io il libro in italiano. All'ombra del baobab ed è anch'esso splendido.
Una delle mie preferite, ma ce ne sono tante, è la Makun, la ninna nanna accompagnata dalla kora. Ricordo che quando studiavo al Conservatorio parlammo della kora con il prof di Storia della musica. Mi affascnava il fatto che fosse costruita con una zucca svuotata!!! Un bacione grande grande e fammi sapere appena arriva Stanley!!