Un'antica leggenda narra la triste storia di una principessa che viveva nel piccolo paese di Tihany, sopra alle acque del lago Balaton. Amava solo le sue capre dal manto dorato e aveva un cuore duro e freddo.Quando rifiutò di sposare il figlio del Re del lago, questo la punì gettandola nelle sue acque. Le capre vennero disperse e l'infelice fanciulla fu obbligata a rispondere a tutti coloro che di là passavano.
Per sempre...
Per sempre...
Lasciata alle spalle la chiesa, si cammina lungo la stretta passeggiata che sovrasta il lago, volgendo lo sguardo alla vista magnifica e superando vecchie case dal pavimento di fango.
Dopo qualche minuto la strada si allarga in una bella radura in cui al centro, rivolta verso il Balaton, spicca l'inconfondibile effigie della principessa triste.
I don't think I'd be expropriating
anybody's ancient right,
if I made this rock my place of dwelling
with a scorned virtue beside (…)Csokonai Vitéz, Mihály
L'emozione è nell'aria, mista a mille sentimenti e ricordi. Il timore che non funzioni, la curiosità, la memoria del passato. Mi pare persino di ricordare il momento esatto del mio primo eco. Una domenica di tanti anni fa sulla cima del Monte Morello. Niente leggende allora ma probabilmente una spiegazione scientifica di quelle che tanto amava mio padre.
Ma fu straordinario lo stesso.
Ma fu straordinario lo stesso.
Ed ora eccoci qua, a metà di questo viaggio affascinante, emozionati e anche un po' curiosi, avvicinarci al basso piedistallo di cemento che ospita la statua.
Difficile descrivere cosa si prova. Mentre tuo figlio grida per primo e di lontano una principessa risponde. Difficile descrivere il suo viso.
L'espressione dei suoi occhi increduli quando la magia di una favola diventa realtà. La gioia, lo stupore e il riso irrefrenabile. Solo un momento da guardare, da fermare per sempre.
Dopo un'ora sono riuscita a fare questo...
Abbiamo salutato la Principessa senza più voce, per passeggiare per il paese deserto, uno dei pregi del viaggiare fuori stagione. Tra le vecchie case di tufo grigio coperte dai tetti di paglia e i giardini pieni di tesori da scoprire.
Le terracotte brillanti dietro al cancello di legno del laboratorio di ceramiche, fatte con il fango rosso e poi dipinte nei colori verdi e blu.
Graziosi personaggi di marzapane fuori dal Marcipal Haz piena di un appetitoso assortimento di delizie e dolci personaggi Disney.
Le vecchie barche della corporazione dei pescatori dentro alla casa di mattoni di fango e coperta di pietra. E i graziosi ristoranti nati dal crescente interesse per questo caratteristico villaggio che in Luglio e Agosto viene inondato da turisti e dall'enorme affollamento dei viaggi organizzati che ne rovinano l'atmosfera.
Per noi Tihany rimane il villaggio della principessa triste, dell'eco, delle risate, di un luogo che fa tornare bambini.
Dei tetti di paglia, delle polverose stradine deserte e perchè no, anche del gulash...
E adesso mentre scrivo e ci ripenso, ancora mi commuovo un po' nel ricordo della tenerezza del mio bambino, mentre con il suo arrivederci grida alla Principessa un ultimo Ti voglio bene...
Informazioni pratiche:
Il villaggio di Tihany è posto sulla sommità di una collina a metà della riva orientale della penisola. Da Tihany rev che si trova sul porto dove attracca anche il traghetto per le auto, si deve continuare a salire per pochi chilometri fino ad arrivare al villaggio.
ho letto in diversi posti che l'eco non funziona più a cause di nuove costruzioni. ecco, non so come era prima ma vi assicuro che dal piedistallo della statua funziona perfettamente!
ho letto in diversi posti che l'eco non funziona più a cause di nuove costruzioni. ecco, non so come era prima ma vi assicuro che dal piedistallo della statua funziona perfettamente!
-Museo marzapane
Diák, nyugdíjas: 180,- Ft Felnőtt: 280,- Ft
-Museo all’aperto: case tradizionali.
Szabadteri Muzeum.
-Laboratorio ceramiche, Batthyany utca 26
Consiglio vivamente, da quanto ho potuto sentire, di evitare l'alta stagione per rischiare di non godere del fascino di questa piccola località.
Oltre all'ungherese è piuttosto diffuso il tedesco.
Per raggiungere la statua della principessa dalla quale si forma l'eco, occorre arrivare all'inconfodibile e bellissima chiesa e poi costeggiare la piccola strada da cui si goda della vista del lago.
Moltissime le località termali in zona.
Come arrivare:
In auto, chi viene dall’Italia può raggiungere il Balaton attraverso la Slovenia.Provenendo da Budapest, si deve imboccare l’autostrada M7, che termina a Siófok, nella riva meridionale. Dopo Siófok si deve proseguire sulla statale 70 (E71), che costeggia tutta la riva meridionale. In alternativa se ci si trova sulla riva opposta si può prendere il traghetto. La statale attraversa diversi villaggi e offre un vista incantevole.
Per la Spiegazione scientifica dell'eco. Valutate voi se è meglio questa o la leggenda. Inutile dirvi che consiglio la favola ;)
Nei prossimi post un'altra imperdibile meta sul Balaton e naturalmente i post su Budapest in tre giorni.
Se conoscete nella vostra zona o in altre luoghi dove si forma l'eco segnalateli nei commenti.
Sicuramente anch'io opto per la storia della principessa! Che emozione dev'essere stata per AJ!
RispondiEliminaSarà che sono in un momento un po'... no, ecco... ma non mi posso commuovere per tutto!!! E invece sì!!! Mi sono commossa guardando il video del tuo piccolino e leggendo le tue parole...
RispondiEliminaBellissimo questo racconto, e questi luoghi, come sempre.
RispondiEliminaMa come fai a scovarli tutti?
Peccato per la povera principessa, perché deve essere tacciata di cuore duro una donna che non vuol sposarsi chi chi non le aggrada?
Che bello questo posto mammagiramondo, conosco il lago balaton perhè me ne ha parlato mio papà, ma non sono mai stata, voi andando da Vienna sul lago balaton siete passati per un paesino di nome Rust? li nidificano le cicogne, è uno spettacolo vedere questi enormi nidi sui tetti delle case!
RispondiElimina@Lizzina:Un'emozione pazzesca. Mi dispiace di non aver ripreso la sua faccia dopo il primo ecco. però ce l'ho impressa nel cuore... ;)
RispondiElimina@Roberta:Spero niente di grave...un abbraccio
@Morgaine:ti dirò che questa volta è stata un vero colpo di fortuna. Avevo previsto Tihany come prima tappa sul Balaton perchè ne avevo sentito parlare da diverse persone e su internet, ma non creto per la leggenda. Sono arrivata lì del tutto disinformata.Ho dato un'occhiata alla gioda prima di scendere di macchina e ho letto di questa collina dell'eco. però non si capiva dove fosse esattamente, diceva soltanto che proiettando la voce verso la chiesa si formava l'eco. Poi abbiamo fatto un giro e ti confesso che ho cacciato anche qualche urlo verso le pareti della chiesa... ma niente!;)
Poi mentre Babbogiramondo mi diceva che era meglio scendere attraverso il villaggio ho pensato di prvare a seguire il sentiero sopra il lago e in pochi minuti c'era la statua... Sai che a volte pensao così mi sarei persa se non l'avessi presa...
Per la principessa purtroppo non so dirtelo. Ho cercato diverse fonti tra cui la poesia che ho messo in parte nel post. In alcune il figlio del re del lago non viene citato ma sempre la principessa è "cattiva". Se riesco a scoprire perchè te lo faccio sapere;)
Un bacio grande e bentronati!
@Robertina:In realtà il giro che abbiamo fatto è diverso. Da Graz siamo saliti verso Vienna ma deviando per Bratislava. Poi giù a Budapest e da lì verso sud lungo il Balaton. Perciò non sono passata da Rust.
RispondiEliminaPensa che proprio poco tempo fa ho letto un articolo che diceva che l'80% dei nidi delle cicogne in Ungheria sono sui tralicci elettrici. Questo provoca (un po' come in Alsazia) la mortalità di moltissime di loro tanto che è stata curata la realizzazione di moltissimi nidi artificilai sicuri. Lo spettacolo più bello però come dici tu sono quelli sui tetti delle case!! Me lo segno per la prossima volta;) Un bacione
@Robertina: Ahhh, rettifico subito. Ho controllato Rust sulla mappa e ho visto che è vicino all'Alsazia. Probabilmente siamo passati da quelle parti andando a Fribrgo. Comunque tutta l'Alsazia e dintorni è ricca di nidi di cicogna e naturalmente di cicogne a causa del centro di reintroduzione nato proprio per scongiurare la mortalità dovuta ai fili elettrici. C'è un post dell'anno scorso, non ricordo se lo hai letto! bacio
RispondiEliminaChe posto meraviglioso! Quelle case sono davvero bellissime e la risata di AJ è davvero la cosa più bella del mondo!
RispondiEliminaChe tenerezza e che commozione, grazie!
RispondiEliminaWow che viaggio da favola mi sono incantata a leggere tutto e tutto il tuo blog è stupendo complimenti alla tua sensibilà nello scrivere nel raccontare sembrava di essere li con te
RispondiEliminaUn abbraccio simo
Ciao mammagiramondo, davvero? poverine, sono così belle le cicogne! pensa che Rust sorge sulle sponde del lago Neusiedlersee (spero di averlo scritto bene), ma le cicogne adorano nidificare sui tetti piuttosto che tra le canne del lago, mah!!! per il post non ricordo di averlo letto, sai se mi distraggo un attimo poi non riesco più a recuperare:D he he he....ne scrivi così tanti!!!Buon Week end, chissà cosa leggeremo lunedì eh?!
RispondiEliminaCiao Daniela,
RispondiEliminache posto incantato, la storia della principessa è molto triste, ma ha indubbiamente il suo fascino come il luogo che avete visitato. Un posto davvero pittoresco e il tuo bambino, lasciatelo dire, è simpaticissimo e questa esperienza sicuramente la conserverai impressa nel cuore.
Che dolce al momento dell'eco!
Stamattina finalmente è partito Stanley, scusami se non l'ho spedito prima, ma per ironia della sorte, sono capitolata anch'io e così ci ho messo un pò di tempo in più del previsto, perdonami.
Un abbraccio!
Fantastico!
RispondiEliminabellissimo racconto ,ci siamo ripromessi di tornare in ungheria questa volta per vedere i dintorni e il lago balaton sarà sicuramente una delle nostre mete ,grazie per tutti i suggerimenti che inserisci nei tuoi post a volta mi ritrovo ad andare a cercare anche quelli vecchi per pianificare le nostre gite,ciao a presto
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