Miniguida della Danimarca.Scogliere di Mon


La maggior parte dei turisti si ferma a Koge e poi ritorna su, pronta per riprendere un volo che da Copenaghen li riporterà a casa.
Non sa che in questo modo rinuncia a scoprire la Danimarca più autentica,  quella che si srotola verso Sud in un tappeto di campi coltivati ed è la  preferita in assoluto dai danesi.
Fatta da lunghe spiagge sabbiose, distese di boschi e isole che offrono mete di divertimento senza dimenticare il carattere rurale che si è conservato con il tempo. 
C'è l'isola di Lolland amatissima dai bambini per il celebre Parco safari di Knuthenborg e per Lalandia, la località vacanziera più grande del paese.
Falster celebre per la più grande riserva di coccodrilli d'europa e per le  spiagge infinite. 
E infine Mon la più piccola ma probabilmente la più spettacolare dal punto di vista scenografico.
E'qui infatti su questa isoletta a Sud della Selandia dove il verde dei boschi si confonde con l'azzurro del mare che  il bianco delle falesie di gesso  incanta ogni giorno i suoi  visitatori.



Come arrivare:
Per arrivarci da Copenaghen si guida verso Sud inseguendo una Margherita. Un'itinerario da scegliere se non si ha fretta ma piuttosto si desidera attraversare il paese insinuandosi tra la natura, villaggio dopo villaggio, lungo strade piccole e poche trafficate. 
Fino allo spettacolare Dronning Alexandrines Bro che collega la Selandia all'isola di Mon.



La prima cittadina che si incontra è Stege, graziosa e vivace conserva testimonianze di un passato medioevale. Se vi fermate dovete assolutamente provare le aringhe! 
 E poi lunghi campi color oro dove ai lati della strada  si può acquistare frutta fresca prendendola direttamente dalle speciali bancarelle solitarie.I soldi si lasciano in cassetta, a testimonianza dell'estrema onestà degli abitanti.

Leggende
Ma le vere protagoniste sono loro, quelle maestose pareti pendenti che si levano dal mar Baltico .

Una vecchia leggenda racconta che le streghe portarono qui le rocce attraverso il mare migliaia di anni fa. Altre narrano del potente Re della scogliera e di sua moglie che sedeva sulla roccia e sorvegliava il mare in attesa che lui tornasse dalle sue spedizioni. Sembra così simile ad una sedia che le è stato dato il nome di Dronningestolen( la sedia della Regina).
Pare che avessero un giardino magico visibile solo da alcuni punti e con alberi sempre carichi di frutta, uno in particolare punteggiato da invitanti mele rosse. Ma se qualcuno provava a coglierne una tutto il giardino spariva misteriosamente.
Le scogliere
Si lascia la macchina al parcheggio del meraviglioso GeoCenter avvolto dal verde della foresta di Klint dove non è raro imbattersi in giovani bambi e in alcune delle spettacolari  specie di  orchidee che fioriscono tra Maggio e Agosto.
Imboccando la scala di legno che scende precipitando in mezzo alle fitte chiome degli alberi ci si ritrova circondati dalla natura. 

Nulla lascia presagire quello che si cela in fondo agli oltre trecento scalini. E' un tuffo tra gli alberi, un salto nel colore, un volo dentro alla natura mentre un passo dopo l'altro si cerca di non calpestare i piccoli abitanti del bosco o si riposa sulle panchine dei filosofi, sempre più giù fino a quando il mare fa capolino dagli alberi e comincia a far udire il suo canto.
E quando finalmente si arriva in basso ai piedi delle scogliere il panorama sterminato è impagabile. Una cresta di gesso bianco che sembra ondeggiare al di sotto del fogliame come sospinto dallo stesso vento.

Una infinita spiaggia di sassi racchiusa tra il mare e il torreggiante strapiombo .
Lo sguardo vaga verso l'orizzonte, poi su incontro alla montagna luccicante e poi di nuovo verso il basso dove tra i ciottoli grigi si nascondono uno, dieci, centinaia di frammenti di gesso.


E allora qui in mezzo a qualcosa di assolutamente grandioso è inevitabile abbracciare i doni della scogliera e  sporcarsi di bianco.

 Lasciare una traccia, scrivere un nome, dipingersi un moko sul viso come dei coraggiosi  maori. Sentirsi parte di una natura immensa.

E lì dipinti di felicità  assistere allo spettacolo del sole che se ne va e lascia dietro di sè uno straordinario sostituto.

Informazioni Pratiche:
Assolutamente da non perdere la visita del Geocenter ricchissimo di attività spettacolari per imparare giocando.
Ricordate di mostrare alla cassa il biglietto del parcheggio e ritirare (pagando) il gettone per uscire. Se non avete intenzione di visitare il centro portate con voi delle monete altrimenti se rimanete oltre l'orario di chiusura rischiate di rimanere chiusi dentro.
La scalinata che porta alle scogliere è decisamente lunga ma più che scorrevole, agevole e con tante panchine dove riposare (soprattutto quando risalite).
Una volta scesi potete percorrere un bel tratto lungo la spiaggia e risalire dall'altra scalinata.
Se vi fermate a cena a Stege un posto davvero particolare è Slagter stig e Co. Il cibo è ottimo economico e il posto davvero suggestivo. perfetto per chi ha i bambini!;-)
Per dormire vi consiglio uno dei tanti bed and breakfast in stile tipicamente scandinavo.


Commenti

  1. il prossimo mese sono a copenhagen per un convegno, consiglio catturato :-))

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  2. Ciao! Ma in quanti giorni avete visto tutte queste cose? ;) Sonia

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  3. Come sempre sono affascinata. Non vedo l'ora che il vento cambi e di poter organizzare una vacanza come questa. Ci vorrà un bel po', ma terrò duro.

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  4. consiglio anche io Slagter stig a Stege: giochi per bambini, antiquariato e coccodrillo in umido! Stupendo!

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    1. Ma dai, ci siete andati!!! Mi ero persa questo commento!! Fantastico vero?:-)

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