Capolavori d'amore


Lo ha guardato con lieve timore  quando la copertina  ha rivelato in primo piano l' immagine ben evidente di un ragno, pur se avvolto in un foulard a pois e con un piccolo basco nero adagiato su corti capelli biondi.
D'altro canto anche Indiana Jones ha paura dei serpenti, mi dice sempre. 
Ma io ero sicura che questa storia gli sarebbe piaciuta .
-Sai che esiste un tipo di ragno che usa la ragnatela per proteggere i suoi piccoli anzichè per catturare le prede?
Mi ha guardata incredulo.
Si, si chiama Pisaurina mira, gli ho detto.
- Bello.
- Jane Dyer si è ispirata a questa specie per illustrare il libro.
Allora lo ha preso timidamente tra le mani, questa volta con sincero interesse e ha sussurrato:
- Lo leggiamo insieme?



Sophie non era un ragno come tutti gli altri ma era capace di creare straordinarie ragnatele che nessuno aveva mai visto.
Lei era  un'artista. Un giorno all'altro filerà un vero capolavoro! Dicevano.
Quando fu abbastanza grande per badare a sé stessa fece le valige e partì per andare a vivere in una piccola pensione.

E lì, guardandosi intorno, si accorse che tutto era vecchio, grigio e triste e pensò che poteva sfruttare il suo talento per rendere quella casa più bella e accogliente.

Cominciò con delle tende per il salotto ma, quando dopo qualche giorno la padrone di casa se ne accorse, cominciò a gridare e strillare e a sgolarsi dall'orrore tentando in ogni modo di colpire Sophie con uno di quelli stracci per la polvere.
Per fortuna il piccolo ragno riuscì a scappare, salì le scale e si intrufolò nell'armadio di un vecchio Capitano che abitava al piano di sopra.
Non appena si fu ripresa dallo spaventò si guardò  intorno e di nuovo, non vide altro che grigio.
Camice grigie, magliette grigie, pantaloni grigi...
-Quell'uomo aveva bisogno di un nuovo abito. Pensò.
 Qualcosa di luminoso. Blu, come il cielo.
E allora cominciò a lavorare, giorno dopo giorno, fino a che ad un certo punto il Capitano aprì l'armadio e la vide.
-Un ragno! 
gridò disgustato gettandosi fuori dal davanzale e arrampicandosi sul tetto.
Sophie aveva tanta paura che cadesse e ancora una volta se ne andò.

Si rifugiò nella vecchia pantofola della cuoca ma anche questa volta non ebbe fortuna. La ciabatta era vecchia e sporca e il ragno pensò di farne una nuova ma non fece in tempo ad iniziare il suo dono che venne sorpresa, offesa, aggredita, ferita.
E scappò. Ancora, arrampicandosi fino alla cima delle scale dentro a quell'ultima stanza dove viveva una povera giovane.
Stanca e addolorata si addormentò.
Era diventata vecchia e debole ma riuscì a trovare l'energia per creare una piccola federa e otto minuscole calze per tenere le sue sottili gambine calde per l'inverno. Il resto del tempo dormiva.
Poi un giorno la giovane la sorprese.
A Sophie scesero le lacrime perchè adesso non aveva più la forza per nessun altro viaggio. Non poteva più scappare.
Ma fu allora che qualcosa successe.
Un miracolo o forse un piccole grande gesto d'amore.
Un sorriso.
La giovane le sorrise. Senza disturbarla prese i suoi ferri e la lana e cominciò a lavorarla.
Sophie la guardò incredula e solo allora si accorse di cosa la donna stava preparando.
Erano scarpette, la giovane stava per avere un bambino! Quando ebbe finito fu il turno di un maglioncino ma poi la lana finì e la ragazza non aveva soldi per comprare il necessario per una copertina.
-C'è una vecchia coperta marrone nell'armadio dell'ingresso. Prendi quella! Apostrofò l'incurante padrona di casa.
Ma Sophie aveva visto quella coperta. Era ruvida e triste e grinzosa, non andava bene per un neonato.
Ora sapeva cosa doveva fare. Avrebbe creato lei una copertina per il piccolo. Quando era giovane sarebbe bastato un momento ma adesso... adesso avrebbe fatto in tempo?

Lavorò giorno e notte, senza mangiare, senza dormire, tessendo raggi di luna, cortecce profumate, vecchie ninna nanne , giocosi fiocchi di neve...
Filò e filò fino a quell'ultimo piccolo angolino. E lì proprio mentre l'aria risuonava delle grida del bambino appena nato, mise il suo stesso cuore...

Quella notte la giovane donna trovò la coperta adagiata sul davanzale.
Sapeva bene quanto era preziosa. La avvolse intorno al suo bambino e si addormentò, con la mano appoggiata su quei fili pieni d'amore.
L'ultimo capolavoro di Sophie.

 *****
Oggi è San Valentino e so che molti di voi non lo amano.
Io  credo invece che anche questa volta si possa approfittare di una festa per prenderne solo il meglio.
Festeggiamo San Jordì, il Dr. Seuss e il Komodo No hi e perchè mai non dovremmo oggi celebrare l'amore.
Con un sacchettino di biscotti, una storia,  un bigliettino, un sorriso.
Per la nostra famiglia, gli amici, i Mr. Hatch e le Sophie di tutto il mondo.

Ve lo ricordate dove abbiamo trovato questo sasso?;-)
Buon San Valentino!
Il libro è:
Come per Somebody loves you Mr Hatch, della stessa autrice, potete ascoltare e vedere le immagini del libro sul bellissimo sito di Story Online.
I biscotti sono la solita ricetta ricoperta, come gli omini del semaforo, con pasta di zucchero. Siamo irrimediabilmente addicted.
Leggi anche:
Dopotutto qualcuno mi ama

Commenti

  1. Bellissima storia d'amore, grazie cara per averla condivisa, un augurio di buon San Valentino anche a te

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  2. Ma ci credi che mi sono quasi commossa...perchè ormai si crede che solo a 15 anni si possa essere innamorati dell'amore e beh io ne ho 32 e lo sono comunque x' l'innamoramento per l'amore passa ogni giorno attraverso l'avere accanto mio marito, attraverso mia figlia che prima di addormentarsi mi dice sei la mamma più brava e bella del mondo, attraverso mio figlio che esce da scuola raggiante e mi dice mamma mi sposo con Carolina perchè gliel'ho chiesto e mi ha risposto di sì...e allora perchè non dobbiamo festeggiare di essere innamorati, non vuol dire che lo festeggeremo solo oggi ma anche domani...dopodomani...e in ogni istante!
    ...ma come fai a trovarle queste meraviglie ;) !

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  3. Che bella storia!
    Non avro' più il coraggio di togliere le ragnatele...
    Simona

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    1. Lo sai che ho pensato la stessa cosa? Non guarderò mai più i ragni con gli stesi occhi! ;-) Bacioni

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  4. Bellissima vado a condividerla sulla mia pagina...Grazie

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  5. Mi è scesa una lacrima.
    Buon San Valentino e grazie!
    Fra

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  6. bellissima e commovente,
    grazie per averla condivisa,
    buon san Valentino,
    Amalia

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Avevo letto la storia di Mr. Hatch a mia figlia di 8 anni e le era scesa una lacrimuccia. chissà quando le racconteroò questa.
    molto commovente. un abbarccio

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    1. Che bella, ma lo sai che proprio ieri con mio figlio (7 anni) abbiamo parlato della commozione? Io la trovo una cosa bellissima, la capacità di sorprendersi e lasciare che le emozioni ci scivolino dentro così forte da farci scendere una lacrima. Che mondo grigio sarebbe altrimenti.
      Un abbraccio forte a tute e due!

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  9. bella storia! la leggero alla nostra prossima vacanza insieme nel spa resort al lago di garda http://www.hotelvillaluisa.com/

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