Viaggiare è sempre faticoso e meno lo si fa, più questa fatica è grande. Si diventa sedentari, incollati ai ritmi quotidiani e pare persino che vada bene così.
I bambini si sa, assorbono come spugne stati d'animo e comportamenti dei grandi. E così sentono la nostra "pigrizia" e diventano refrettari agli spostamenti e ai cambiamenti.
I bambini si sa, assorbono come spugne stati d'animo e comportamenti dei grandi. E così sentono la nostra "pigrizia" e diventano refrettari agli spostamenti e ai cambiamenti.
Ma senza cambiamento corpo e cervello marciscono.Lo credeva Bruce Chatwin, affermando che l'uomo ha bisogno del cambiamento come l'aria che respira.
Alcuni neurologi americani hanno fatto l'encefalografia a non pochi viaggiatori; è risultato che cambiare ambiente e avvertire il passaggio delle stagioni nel corso dell'anno stimola i ritmi cerebrali e contribuisce ad un senso di benessere, di iniziativa e di motivazione vitale.
Passiamo troppo tempo tempo in stanza chiuse...I bambini hanno bisogno di sentieri da esplorare, di orientarsi sulla terra in cui vivono.
L'evoluzione ci ha voluto viaggiatori. Dimorare durevolmente in caverne o castelli è stata tutt'al più una condizione sporadica della storia dell'uomo (...)
I pochi popoli primitivi degli angoli dimenticati della terra comprendono meglio di noi questa semplice realtà della nostra natura. I bimbi bruno-dorati dei cacciatori boscimani non piangono quasi mai e sono tra i bimbi più contenti del mondo. (B. Chatwin, Anatomia dell'irrequietezza ).
E' vero, si tratta di affermazioni certamente discutibili, che sembrano contrarie a tutto quello che siamo abituati a sentire. Che i bambini hanno bisgono di ritmi regolari, che è inutile viaggiare con i bambini troppo piccoli perchè tanto non si ricorderanno niente, che saranno solo di peso, che non è giusto sottoporli alla fatica di un viaggio...
E' vero, si tratta di affermazioni certamente discutibili, che sembrano contrarie a tutto quello che siamo abituati a sentire. Che i bambini hanno bisgono di ritmi regolari, che è inutile viaggiare con i bambini troppo piccoli perchè tanto non si ricorderanno niente, che saranno solo di peso, che non è giusto sottoporli alla fatica di un viaggio...
Ma avete mai pensato quale occasione straordinaria sia il viaggio per un bambino? Quale meravigliosa opportunità di crescita, di esperienza, di gioco?
Parlo di partire con e per i bambini ogni volta che è possibile, nutrirli a pane ed arte, pasta e cultura, frutta e tradizioni, andare insieme alla scoperta di ciò che ci accomuna e ci rende diversi.
Un viaggio che si trasformi ogni volta in un gioco diverso, in una favolosa avventura, sia un percorso tra le fiabe piuttosto che la visita di un castello o la caccia ad una statua.
Da non dimenticare in questi casi, la fantasia in valigia.
Ogni paese nasconde qualcosa di interessante per un bambino, qualcosa da scovare da soli o insieme a lui, per trasformare ogni avventura in una magia ma anche imparare qualcosa sul mondo in cui viviamo, sulle persone che ci circondano che sono sempre di più, di lingue e culture diverse.
Pensate quale libro straordinario può essere la nostra terra!
Basta solo cominciare, iniziare il primo viaggio insieme con la mente e il cuore rivolti verso la meta e quello che c'è nel mezzo. Per ritrovarci cambiati al nostro ritorno e scoprire qualcosa che non ci aspettavamo. Insieme.
Talvolta trovare una struttura che corrisponda alle nostre esigenze può essere un modo per cominciare bene un viaggio.
Un alloggio adeguato alle necessità di nostro figlio, specie quando si viaggia in aereo e non si può portare dietro tutta la casa, può aiutare a sentirsi a proprio agio, può facilitare i genitori più apprensivi, ma non solo. Può far sentire i bambini coccolati e meno catapultati in una realtà completamente diversa da quella di casa. Specie se i viaggi non fanno parte della propria quotidianità.
Qualche mese fa ho ricevuto una mail di una mamma ungherese con cui, miracoli della blogosfera, ho stretto una bellissima amicizia. Mariann è una mamma viaggiatrice che ha vissuto tanti anni proprio a Firenze ma che poi per amore è tornata nel suo paese e adesso ha due meravigliose bambine.
Proprio da viaggiatrice e soprattutto da mamma, Mariann sa cosa vuol dire viaggiare con uno o più figli e così ha deciso di attrezzare l'appartamento libero che aveva nel centro di Budapest in modo da accogliere anche i viaggiatori più piccoli.
Noi, siamo andati a vedere e... lo abbiamo provato.
Un alloggio adeguato alle necessità di nostro figlio, specie quando si viaggia in aereo e non si può portare dietro tutta la casa, può aiutare a sentirsi a proprio agio, può facilitare i genitori più apprensivi, ma non solo. Può far sentire i bambini coccolati e meno catapultati in una realtà completamente diversa da quella di casa. Specie se i viaggi non fanno parte della propria quotidianità.
Qualche mese fa ho ricevuto una mail di una mamma ungherese con cui, miracoli della blogosfera, ho stretto una bellissima amicizia. Mariann è una mamma viaggiatrice che ha vissuto tanti anni proprio a Firenze ma che poi per amore è tornata nel suo paese e adesso ha due meravigliose bambine.
Proprio da viaggiatrice e soprattutto da mamma, Mariann sa cosa vuol dire viaggiare con uno o più figli e così ha deciso di attrezzare l'appartamento libero che aveva nel centro di Budapest in modo da accogliere anche i viaggiatori più piccoli.
Noi, siamo andati a vedere e... lo abbiamo provato.
E' con grande gioia e con il il cuore che consiglio questo splendido alloggio a tutti coloro che hanno intenzione di cominciare un viaggio in questa meravigliosa città. Per lasciare l'auto o arrivare stanchi dall'aeroporto e aprire la porta di una casa a due passi dall'Oktogon. Trovare una cucina accogliente, una tavolino per i bambini, un bagno attrezzato, bavaglini, bagnoschiuma e tutte quelle cose che abbiamo a casa nostra.
E dopo, uscire lungo Jokai Utca e percorrere insieme le strade di quella città, scivolando lungo il Danubio, arrampicandosi sulla collina del castello, seguendo le orme dei ragazzi della Via Pal o contando i leoni che proteggono la città.
Lo sapeva Robert Burton che il moto è la migliore cura alla malinconia :
Io non posso affermare con assoluta certezza che viaggiare con i ambini va bene per tutti. Certamente ogni persona è diverso e ogni familgia ha il diritto di crescere suo figlio come meglio crede.I cieli stessi girano attorno di continuo, il sole sorge e tramonta, stelle e pianeti mantengono costanti i loro moti, l’aria è in perpetuo agitata dai venti, le acque crescono e calano…per insegnarci che dovremmo essere sempre in movimento. B. Chatwin ,L’alternativa nomade
Io so solo che quando guardo mio figlio, con i suoi quattro anni e diciotto paesi sulle spalle, quando guardo la sua serenità, la sua gioia nell'affrontare situazioni diverse, il suo spirito di adattamento con i nuovi luoghi o con le persone, il suo viso sempre sorridente; quando lo ascolto e imparo da lui e con lui, allora sono sicura di far bene.
E forse, un po' di questo bene è quello che vorrei lasciare ogni giorno su questo blog..
Adesso vado, abbiamo tutta una città da raccontare...
Informazioni pratiche:
Baby friendly apartment Budapest
L'appartamento si trova proprio nel cuore della città, nel 6°distretto e non lontano dalla stazione Nyugati. Si possono raggiungere a piedi praticamente tutti i luoghi di interesse principale. Dal Parco Varosliget al famoso ponte delle catene da cui parte la funicolare per il castello. Dal parlamento all'Isola Margherita. Per non parlare dei numerosi ristoranti di ogni genere che si trovano nella zona.Nei prossimi giorni parlerò di tutti questi luoghi e di come raggiungerli.
Mariann è di una gentilezza e disponibilità meravigliose. Parla perfettamente italiano e inoltre vi darà (come ha fatto con noi) consigli preziosi su cosa visitare o dove mangiare compreso, mappe, depliants e quant'altro.
Un avvertenza: se inserite l'indirizzo nel navigatore controllate che corrisponda anche il codice postale o distretto perchè in ognuno di essi esiste una Jokai utca.;)
Dove parcheggiare:
I parcheggi custoditi sono piuttosto cari. Noi, su consiglio di Mariann abbiamo parcheggiato al City home dove ci siamo trovati benissimo. E' proprio dietro l'appartamento che è naturalmente raggiunibile in auto e abbiamo speso circa 12 euro al giorno (pagamento in contanti in fiorini).
Nei prossimi post altre utili informazioni pratiche sulla città.
Informazioni pratiche:
Baby friendly apartment Budapest
L'appartamento si trova proprio nel cuore della città, nel 6°distretto e non lontano dalla stazione Nyugati. Si possono raggiungere a piedi praticamente tutti i luoghi di interesse principale. Dal Parco Varosliget al famoso ponte delle catene da cui parte la funicolare per il castello. Dal parlamento all'Isola Margherita. Per non parlare dei numerosi ristoranti di ogni genere che si trovano nella zona.Nei prossimi giorni parlerò di tutti questi luoghi e di come raggiungerli.
Mariann è di una gentilezza e disponibilità meravigliose. Parla perfettamente italiano e inoltre vi darà (come ha fatto con noi) consigli preziosi su cosa visitare o dove mangiare compreso, mappe, depliants e quant'altro.
Un avvertenza: se inserite l'indirizzo nel navigatore controllate che corrisponda anche il codice postale o distretto perchè in ognuno di essi esiste una Jokai utca.;)
Dove parcheggiare:
I parcheggi custoditi sono piuttosto cari. Noi, su consiglio di Mariann abbiamo parcheggiato al City home dove ci siamo trovati benissimo. E' proprio dietro l'appartamento che è naturalmente raggiunibile in auto e abbiamo speso circa 12 euro al giorno (pagamento in contanti in fiorini).
Nei prossimi post altre utili informazioni pratiche sulla città.
che belli i video!! mi sono innamorata di Aj cucciolo!!! questo post mi ha fatto pensare e commuovere... ogni tuo post è speciale ma questo mi ha colpito nel profondo...forse perchè vorrei crescere anch'io Sofia con la mente sempre rivolta verso la curiosità e laricerca e non alla pigrizia... una bacione! (ti penso sempre, eh!) ;-)
RispondiEliminaCara Mammagiramondo,
RispondiEliminaseguo da molto il tuo bellissimo blog e ti faccio i miei più vivi complimenti perchè sei bravissima! Devo dire però di non essere del tutto d'accordo con te questa volta. Viaggiare è bellissimo, è vero, però viaggiare con i bambini sotto una certa fascia di età secondo me è più una nostra che una loro esigenza. Questa è una mia personale riflessione, lungi da me qualsiasi critica, come tu hai detto nel tuo post quello che vale per noi non è detto debba valere per gli altri, tuttavia personalmente ritengo che quando si ha un bimbo molto piccolo vi siano viaggi opportuni e altri meno. Quando vedo quei bimbi piccoli, addormentati in letti di fortuna negli aeroporti francamente mi chiedo "Ma chi glielo fa fare?".Certo, uno può anche doversi spostare per necessità, ma non credo che portare un bambino di un anno in Tailandia possa definirsi esperienza formativa per il bambino! Quando non avevo figli anche io dicevo che viaggiare con i bambini era fattibilissimo, anzi poteva essere importante per loro, adesso che ne ho uno di circa due anni, mi sono un po' ricreduta: i bimbi piccoli hanno ritmi che devono essere rispettati. Via via che crescono le cose cambiano, ma ritengo che ogni cosa debba essere fatta a suo tempo.
Questo solo per condividere con te il mio pensiero...Continua così perchè sei bravissima!
Ely
Sicuramente il tuo bimbo imparerà tantissime cose durante i vostri viaggi, soprattutto come hai scritto tu, ad adattarsi a situazione, luoghi e persone diverse. E' una cosa bellissima. E grazie per averci fatto conoscere un posto super accogliente anche per i piccolini, chissà che un giorno....
RispondiEliminaAvendone la possibilità, credo facciate benissimo a far esplorare il mondo al vostro piccolo, anche perché mi sembra che diate comunque la giusta priorità alle sue esigenze, organizzando viaggi a misura di bambino... e non viaggi a misura di adulto, in cui il bambino viene trascinato passivamente, come una specie di ulteriore bagaglio a mano.
RispondiEliminaAnch'io amo viaggiare, anche se purtroppo non lo faccio spesso causa scarsa disponibilità economica... Io e il mio compagno già rinunciamo a tante cose pur di concederci un giretto ogni tanto (e quasi sempre dove qualche amico ci può ospitare, così abbiamo due piccioni con una fava)... vorrei poter continuare a farlo anche quando avremo dei figli, ma mi chiedo dove troveremo le risorse! :(
Comunque, complimenti a voi per la scelta di investirle in viaggi ed esperienze, piuttosto che sperperarle in montagne di giocattoli costosi o altro, continuate così!
Leggo spesso qui, lo sai, nonappena ho un attimo di tempo e di lucidità per passare. Di solito silenziosamente.
RispondiEliminaOggi invece ti rispondo, e lo faccio perché leggendo il post ho sentito un retrogusto strano, non so, forse solo un'impressione mia. L'impressione che tu cercassi di dare a noi una giustificazione per aver scelto di dare questa impostazione di vita "vagabonda" a tuo figlio. Non so se ho interpretato io male (ho la febbre, sai, per via di una tonsillite, magari deliro... ;)) o se qualcuno in qualche modo ti ha fatto sentire in dovere di giustificarti.
Quello che credo io è che non solo tu faccia assolutamente bene, potendolo fare, ma che questo a tuo figlio sarà utile per sempre.
E' vero: dicono che i ricordi partano dai 5/6 anni. Ma mio figlio, per esempio, all'alba degli otto anni, si ricorda perfettamente che il giorno del suo terzo compleanno è stato mandato in cucina con la scusa di fargli prendere qualcosa, e c'era la torta del suo cartone animato preferito accesa sul tavolo che lo aspettava. E di anni ne stava compiendo solo tre. Lui non rtcorda quanti anni fossero, nè tutto il contorno, ma il momento preciso lo ricorda alla perfezione: ci sono cose, probabilmente soprattutto sensazioni più che ricordi tangibili, che si porteranno nel cuore sempre.
Poi magari arriverà un giorno in cui tuo figlio ti chiederà di fermarsi un attimo perché... perché magari adesso al sabato gli pioacerebbe giocare la partita di pallone con i suoi amici. E allora ti fermerai anche tu, con lui. E lo farai serenamente, credo. E riuscirete a bilanciare perfettamente le due cose.
Ma l'impostazione (mentale, soprattutto) che tu glia vrai dato (e che tuo figlio evidentemente sta seguendo serenamente) gli resterà per sempre. E gli servirà, e sarà una gran fortuna.
Poi... poi dall'altra parte ci sono magari un altro mucchio di donne o di famiglie che non hanno la possibilità economica di fare qualcosa di diverso da una settimana all'anno a Riccione. E sono tantissime. E che magri l'impostazione mentale, la voglia, ce l'hanno. Ma gli manca il resto. O gli manca anche solo, tra un affanno lavorativo e l'altro, il tempo per pensare, per studiare, per organizzare, per documentarsi, per scovare i posti, per imparare le leggende, per raccontarleai propri figli.
E' una sorta di "lavoro" quello che fai: che fai per tuo figlio, per te, per la tua famiglia. Che hai la fortuna di avere la possibilità di fare, anche se non rende nulla economicamente. Che ti impiega lo stesso tempo che impiega un lavoro, io credo. inventare, studiare, progettare, costruire, tutto quello che fai con Aj e per Aj è una cosa che ti occupa tempo, impegni, pensieri.
Che tu hai avuto la fortuna di poter fare, altri magari no.
Che tanti magari ti invidano (come la sottosrcitta), e altri magari non condividono, come tutte le cose della vita, d'altronde, ma che resta una fortuna.
E non credo, da parte mia, ci sia qualcuno che faccia bene e qualcuno che faccia male, anzi: facciamo tutte bene, a modo nostro, come possiamo, per quello che possiamo, ma tutte un gran bene.
:)
Caterina
Condivido assolutamente il concetto che viaggiare fa molto bene ai bimbi, ovviamente se in età della ragione: Claudia a 4 mesi era in battello per San Fruttuoso, ed era dicembre!, il primo compleanno l'ha festeggiato in Bretagna, il secondo in Austria etc. Ovviamente queste erano gite ad esclusivo uso e consumo dei genitori! Adesso purtroppo non possiamo più permetterci i grandi viaggi che facevamo anni fa, proprio quelli che sarebbero i più funzionali ad un'età formativa, il venire in contatto con realtà molto diverse dalla nostra, vissute e non filtrate dallo schermo televisivo.
RispondiEliminaProprio di Budapest ha uno dei suoi ricordi di viaggio preferiti: uno splendido Ferragosto trascorso all'Isola Margherita!
Un abbraccio,
DaniVS
Sono perfettamente d'accordo con quello che scrivi. Penso non sia importante dove si va,se nel comune limitrofo o all'estero,ciò che conta è trasmettere la passione per la scoperta e la curiosità per cose sconosciute.E anche avere la possibilità di leggere i tuoi resoconti così appassionanti,può essere spunto per viaggiare virtualmente e imparare cose nuove!!!Grazie!!!
RispondiEliminaIo non so se come ha scritto Caterina tu stia cercando di giustificare questo tuo viaggiare continuo con il bimbo... e sono anche d'accordo che certi viaggi si possano evitare fino a che il piccolo non abbia raggiunto l'età giusta.
RispondiEliminaMa da quello che ho letto nei tuoi racconti i tuoi viaggi sono a misura di Aj.. quando organizzi lo fai pensando a voi, ma soprattutto pensando prima a lui, pensi a trovare nuove avventure da fargli vivere, cerchi in ogni viaggio luoghi adatti a lui... affinchè lui possa stare bene, divertirsi e imparare.
Per cui io ti appoggio e anzi prendo spunto per convincere tutti quelli che ho accanto e velatamente trovano da ridire su ogni mio progetto di vacanza diverso dalla vita di mare o di montagna... Le necessità del piccolo davanti a tutto ma voglio abituarlo a viaggiare a conoscere a scoprire sempre nuovi luoghi, nuove abitudini.
"Parlo di partire con e per i bambini ogni volta che è possibile, nutrirli a pane ed arte, pasta e cultura, frutta e tradizioni, andare insieme alla scoperta di ciò che ci accomuna e ci rende diversi." Lo condivido pienamente!!!!
Ti abbraccio Daniela!
Roby
ps L'appartamentino è carinissimo! Da tenere in considerazione visto che ancora non siamo stati in quelle zone!
Io ho sempre avuto il terrore degli aerei, ma da quando c'è Mattia ho messo da parte le mie paure proprio per aprirgli la mente a visuali e culture diverse. Per farlo viaggiare, renderlo il più possibile aperto a nuove esperienze.
RispondiEliminaDa quando c'è lui io ed il mio compagno abbiamo cominciato a viaggiare anche più di prima. Per noi anche solo organizzare un'uscita domenicale per lui è un modo per farlo crescere. Ogni weekend cerchiamo di fare qualcosa di diverso e quando possiamo scappiamo da Milano per qualche giorno. Trovo che sia importante sia per i bimbi che per i genitori crescere insieme imparando dal mondo che ci circonda.
Lizzina.... anch'io ho il terrore di volare e proprio per questo non ho mai fatto lunghe tratte (max 4 ore di volo... che scaaaaarsa!!!) ma ce la metterò tutta per non trasmettere questa mia fobia al mio piccolo!
RispondiEliminap.s. come si supera la paura????? Perchè è vero che ci sono taaaaantissimi posti da vedere "vicini" ma non posso perdermi il resto del mondo!!! Io pensavo a una botta in testa appena salita sull'aereo!!! :-P
Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutti voi per questi preziosi commenti, per aver espresso così chiaramente le vostre idee, per i complimenti ma anche e soprattutto per l'opportunità di scambio che offrite a me e a tutti coloro che passano di qui. il mondo è bello perchè è vario, sarà banale ma è proprio così. E' questa varietà però che mi interessa!
RispondiElimina@Smile:Ma sai che mi sono commossa anche io a riguardarli? Era troppo tempo che non lo facevo e ora, mi è venuta voglia di ricominciare con la telecamera. Ma come si fa!
P.S Anche io ti penso ;)
@Ely:Cara Ely grazie per aver così delicatamente espresso la tua opinione,un dibattito gentile è proprio quello che mi sarebbe piaciuto ottenere perchè il confronto quando è costruttivo come in questo caso è utile a tutti quanti. Serve a conoscersi meglio, ad aprire le porte dei propri pensieri a cambiare o non cambiare idea, perchè in fondo è per questo che esistono i blog no?;)In realtà siamo più daccordo di quanto pensi. Concordo con te quando dici che alcuni viaggi sono opportuni, altri meno. Altri ancora, aggiungo, lo possono diventare.
Certamente la cosa più importante è non dimenticare che i bambini in viaggio esigono rispetto. Non sono e non devono mai essere semplici zavorre da portare dietro come un bagaglio a mano, come dice PianoB. Sono un po' meno daccordo sui ritmi dei bambini. O meglio sono convinta che soprattutto in Italia i genitori tendano ad essere esageratamente iperprotettivi. Però, non fraintendermi, questo non significa dover essere avventati o permettere anche solo per un attimo che il bambino possa trovarsi in pericolo. Quando Aj aveva 8 mesi siamo partiti per Creta. ricordo che lessi un diario di viaggio di una coppia che aveva percorso le gole di Samaria con una bimba di meno di un anno. Sotto il sole cocente. La sera la bimba aveva la febbre ma dal racconto sembrava una cosa normale, scontata, dovuta al troppo sole. Ecco io non l'avrei mai permesso. Certamente abbiamo girato l'isola con Aj ma rispettando sempre i suoi tempi, le ore di sonno e l'ombra quando era troppo caldo. Lo abbiamo portato persino all'acquario e per chi dice che è troppo piccolo per apprezzare ho delle foto che dimostrano il contrario;) per tornare ai ritmi penso inoltre sia solo questione di abitudine. certamente un bambino abituato per tre anni a mangiare alle 19:30 si sentirà spaesato se si aspettano le 20. Certamente non mi riferisco agli orari delle poppate nel piccolissimo! Ovviamente ci tengo a riprecisare che come hai detto anche tu, qui non si parla di giusto o sbagliato ma di differenti modi di approcciarsi ad un tema così dibattuto. Grazie ancora per la tua importantissima opinione e a presto!
@Pollon:Si dai, già ce lo vedo il Topastro a scorrazzare in lungo e largo per la città!;) Un bacione
@PianoB:grazie cara in realtà il bambino è una scusa. Una scusa per fare la strada delle fiabe, per leggere le storie, per giocare...;)
Mica avrò la sindorme di Peter Pan!! Un bacione e a parte gli scherzi grazie per le tue riflessioni. Per l'aspetto economico hai ragione, perfortuna rispetto ad una volta ci sono anche tante possibilità low cost e quando non ci sono soldi, ci si arrangia. Uno dei più bei viaggi che ho fatto con mia madre e suo marito (colui che mi ha "insegnato" a viaggiare)è stato in macchina verso la Danimarca.Non c'erano soldi per l'albergo e allora tutti a dormire in auto. per me una meravigliosa avventura che non scorderò mai. Certo, all'epoca, si poteva ancora fare ;)
@Caterina:Dunque benvenuta e grazie grazie grazie del tuo commento che, non so perchè, mi ha fatto commuovere;)(Tu avrai la febbre ma qui sono le 1.20 e inizio ad avere un po' di sonno ;))
RispondiEliminaPer quanto riguarda l'impressione che hai avuto devo dire che no, assolutamente non mi sento di dovermi giustificare con nessuno. Ho tantissimi difetti tra cui quello di essere presuntuosa ed eccessivamente sicura di me. Salvo poi sbagliare dieci, cento, mille volte. Ma almeno me ne rendo conto. Questo un pregio no?;)Per questo non sento di dover giustificare niente anche perchè sono sicura di non fare niente di sbagliato. Anzi come dici giustamente tu qui non c'è chi fa bene o fa male! Piuttosto semmai e qui forse hai un po' di ragione, questo post è nato anche perchè in questo periodo sento spesso dalle mie amiche frasi tipo: "Ma come fai, la mia bambina si sarebbe annoiata alla festa medioevale"!Oppure "Ti invidio perchè non ho il tuo coraggio". Ecco volevo solo dire che non si tratta certo di coraggio ma piuttosto di un po' di fantasia, di non sottovalutare i propri figli e che se siannoiano alla festa medioevale certo è colpa di chi non riesce a inventar due storie su dame e cavalieri. oviamente senza offesa e le mie amiche, a cui voglio bene, lo capiranno.
Sui ricordi concordo con te. Anche Aj che di anni ne ha solo quattro ha dei ricordi di situazioni accadute quando era piccolissime. Frammenti di viaggi, emozioni e anche descrizioni precisissime, a volte. In goni caso che ricordi tutto il viaggio o meno non importa, io sono sicura che dentro avrà i suoi "percorsi interni" i suoi gomitoli intrecciati, quei fili che con il tempo si legheranno l'uno all'altro. e allora gli tornerà in mente quella storia, quel paese, quel piatto...
per la seconda parte del commetno, è dolcissima. Ti ringrazio per la fiducia, non riesco ancora a vedere quel futuro ma sono sicura che non mi ritroverà certo a trascinare mio figlio in giro per il mondo se non lo vuole. Speriamo nella sorte... ;)
Per tutti coloro che vorrebbero ma non possono, beh, non era certo indirizzato a loro questo post ma piuttosto a chi potrebbe ma non osa. Io certo ho la fortuna di avere il tempo e soprattutto un marito che nonostante lavori 15 ore al giorno e magari ha passato ore in macchina non vede l'ora di ripartire. Ho sempre creduto che volere è potere e voglio continuare a crederci. In ogni caso spero che leggere i nostri racconti non generi solo invidia ma sia anche un modo come dice EleVi, di viaggiare virtualmente e imparare quello che noi abbiamo imparato stando seduti comodamente a casa. Però questo fa molto falde del Kilimangiaro;)
E adesso ti auguro con il cuore una buona guarigione e mi raccomando di non tornare silenziosa;) Un caro saluto
Ora mi scuso con le altre ma comincio a dare i numeri e per non rischiare di dire baggianate o non godermi le vostre splendide osservazioni rimando a domani. 'notte
RispondiEliminaEccome se lo lasci, questo bene! Serenità, intraprendenza conditi sempre di cultura e fantasia, di uno sguardo di mamma attento ai dettagli, grazie :-)
RispondiElimina@una cuccia per gatti e bambini, ti dirò, io la paura la supero facendo la fatalista. Salgo sull'aereo, poi si vedrà! Per ora abbiamo optato per mete molto vicine.. per le lunghe tratte ti farò sapere ;) La botta in testa è una delle opzioni in lista, ma, davanti a Tia, sempre col sorriso sulle labbra :D
RispondiEliminaChe mamme coraggiose che siamo ;)
@Lizzina: è che io mi faccio proprio prendere dal panico!! ancora col pupetto non ci siamo andati, magari questa estate visto che ancora non abbiamo organizzato nulla!!! voi che farete??? vacanza con volo???
RispondiElimina@unacucciapergattiebambini nemmeno noi abbiamo ancora organizzato niente per la prossima estate... e se aspettiamo ancora un po' mi sa che rimaniamo a casa...
RispondiEliminaCiao Mammagiramondo, leggendo questo post mi sento chiamata in causa, perchè è certamente quello che penso anche io, naturalmente tempo e denaro permettendo è nostro desiderio dare a Sofia la possibilità di esplorare e conoscere l'Italia ed il Mondo,come diceva qualcuno che ora non ricordo "il mondo è quì per loro attende solo di essere preso"!viaggiare apre la mente ed è una meravigliosa scuola. E poi anche a noi capita che con la "scusa" di Sofia a volte si visitino delle cose che ci permettono di tornare bambini,o forse adulti non lo siamo mai diventati!!!Forse è proprio questo il segreto di chi ama viaggiare, scoprire, esplorare, cercare.....
RispondiEliminaSebbene tra me e mio marito abbiamo viaggiato molto, come in tutte le cose però dobbiamo ancora scoprirne tante e sono felice di aver conosciuto una persona come te da cui apprendere e trarre spunto. Forse mi ripeterò e probabilmente non sarà il tuo desiderio, ma un giorno vorrei tanto conoscervi!
Mi segno sicuramente l'indirizzo di Budapest, per il nostro futuro viaggio in Ungheria. un abbraccio
fai sicuramente bene a viaggiare con il tuo bambino ma c'è anche una predisposizione caratteriale, mio marito è un pantofolaio e first lo stesso ogni volta che dobbiamo uscire è una storia quando facciamo qualcosa la sua frase più ricorrente è: "voglio tornare a casa" mi devi credere mi cadono le braccia:-( second invece è come me vuole sempre uscire, fare...a volte penso che invece di insistere per stare tutt'insieme dovrei dividerre la famiglia in due gruppi, così ogni tipo
RispondiElimina(i pantofolai e i viaggiatori) potrebbero fare quello che vogliono ;-)
Ciao cara,
RispondiEliminagrazie di questo post davvero stimolante sia per i tuoi suggerimenti sia per gli spunti di riflessione (tuoi e degli altri) sia per l'inocoraggiamento a "buttarsi".
Come voi anche noi abiamo portato PF a spasso per il mondo prestissimo a volte per necessità (motivi lavorativi) spesso per desiderio. Credo nel valore arricchente del viaggio se fatto secondo certi ritmi, criteri e modalità (che tu hai già presentato)... per cui non ho molto altro da aggiungere, se non che adoro i tuoi racconti e le vostre avventure che mi sono da stimolo e da incoraggiamento per affrontare le nostre :-D
Bacioni
P.S. per Lizzina e Una cuccia..
Anch'io ho il terrore di viaggiare in aereo(ho anche un porta fortuna per questi viaggi ;-) ) ma devo dire che sulle tratte più lunghe (12/16 ore) mi rilasso di più perchè l'aereo è più grande e non "mi sembra" di volare! Certo che quando arrivano le turbolenze però...
E' sempre un'emozione leggerti....questa volta anche io mi sono commossa!
RispondiEliminaNon so esattamente per cosa, ma vedere quei frammenti di video mi ha fatto vivere con voi i meravigliosi viaggi....e poi che dire?! AJ è meraviglioso e tremendamente fortunato ad avere due genitori come voi!!
Io condivido il tuo pensiero sul viaggiare con i bimbi piccoli...eccome se condivido!
un abbraccio
Eheheheh...
RispondiEliminaSono silenziosa perché in linea di massima non mi è mai capitato di vedere i poti di cui parli, quindi non posso riportare le mie impressioni a riguardo. Credo che ripetere solo incessantemente "anche io lo voglio vedere anche ioooo!!!". :))
Sono d'accordo con tutto quello che dici, tranne su una cosa: non so a quali amiche tu ti stia rivolgendo in particolare, ovvaiemente, quindi magari non è questo il caso ma... sempre lasciando da parte la questione economica, può anche essere che non si tratti solo della poca voglia di coinvolgere uin bambino o di inventarsi delle storie, di metterci la fantasia, la passione.
Per "creare" dei viaggi così come lo fai tu ci vuole... tempo, fantasia, tempo, creatività, serenità, tempo, tempo per leggere e documentarsi, tempo per allenarsi a far volare la fantasia, tempo per trovare cose da fare. ;)
Io milioni di volte utilizzo le pausine e pausette in uffico per... per cogliere esempi qua e là: mete dal tuo blog, disegni da costruire, gicohi dai siti per baimbi, film da guardare, e fantastico e sogno immaginando una serata speciale, creativa.
Poi però.. poi però arriva la sera, e io il tempo per portare a termine tutte le mie buone intenzioni non ce l'ho. E... e sono così stanca, che benedico Sky e i suoi cartoni infiniti. :)
Perché a livello teorico... sai quante cose a me magari piacerebeb fare? Al di là dei viaggi, poi...
Mi piacerebbe... avere il tempo per dedicarmi a me, ai bambini, alle cose utili e quelle futili. Mi piacerebbe avere il tempo da dedicare per fare quello che i meravigliosi angeli volontari facevano per aiutare i genitori quando sono stata con mio figlo ricoverato all'ospedale, per esempio. O mi piacerebbe avere il tempo per portare a spasso i cagnolini del canile come facevo quando ero all'università.
O... o parlando di viaggi: mi piacerebbe poterne fare uno alla settimana come te! :)
E rimandare le levatrici alle mattine del resto della settimana. :)
O... o pensando un po' più in piccolo, mi piacerebbe avere a disposizione 10 di quei magici cofanetti che prevedono un fine settimana con tanto di cena, e tirarli fuori dal cappello magico ogni volta che mi viene voglia di partire, cosìcché gli altri abitanti della casa non possano sindacare su "quanto ci costerebbe andare qui, andare lì..."
;))
Ecco, dimenticavo...
RispondiEliminasono Caterina. ;P
@Verdesalvia:So che da viaggiatrice avresti condiviso. Il concetto poi non è solo che viaggiare può essere un bene ma anche che in ogni caso se fatto nel modo giusto non è un problema o un qualcosa a cui quando si diventa madre o padre si deve rinunciare.
RispondiEliminaP.S Sull'isla avete preso la macchinina elettroica a gettoni anche voi?;)Noi abbiamo rischiato di rimanere a piedi;)
@EleVi: Hai colto esattamente il senso. Qui non si tratta necessariamente di grandi viaggi. Quando parlo di "muoversi" intendo anche semplicemente la sagra dietro casa. Tutto in base al tempo e alle proprie necessità. Ovviamente poi mi rivolgo a chi ha la possibilità, a chi lo vorrebbe fare ma non osa per mille ragioni.
Grazie a te carissima!
@una cuccia per gatti e bambini: Come ho risposto a Caterina, no, non mi sento assolutamente in dovere di giustificarmi. Per chi ha da ridire il mio consiglio è quello di provare a spiegare una volta, riprovare due volte. E poi se non capiscono alla terza chiudere le orecchie e fare come ci pare. ;) L'importante è essere sereni e ctrescere i propri figli come meglio si crede. Il modo giusto o sbagliato non esiste. O meglio, se c'è nessuno lo può sapere meglio di una mamma o di un papà.
RispondiElimina@Lizzina. Crescere insieme imparando dal mondo che ci circonda...
Che frase meravigliosa!!
@Roberta e Lizzina: Per la paura dell'aereo ce ne sarebbero da dire. Credo esista un forum solo per questo o probabilmente, più di uno. Vi dirò, mi avete dato l'idea per un post!;) Quindi ne riparliamo prossimamente,la cosa mi interessa!
@PiccolaLory: Sono commossa...Grazie, certo che avere un blog ma soprattutto lettrici come voi è una bella soddisfazione... ;)
RispondiElimina@Robertina: Anche se ti conosco un po' e non avevo dubbi su quale fosse il tuo pensiero lo hai espresso alla perfezione. Hai ragione, è proprio questo il segreto di chi ama viaggiare! Anche io sono felice di avere trovato qualcuno che condivide così profondamente ciò che pensiamo e... sei matta? E perchè mai non dovrebbe essere il mio desiderio? vedrai, presto ci organizziamo e allora con Aj e Sofia vedrai che coppia di miniviaggiatori!!;) un bacio
@Supermamma: Ha tirato fuori una sfumatura davvero interessante e che ho erronemante trascurato e che mi interessa moltissimo. la predisposizione caratteriale. Come probabilmente in tutte le cose è difficile capire quanto conta la "natura" e quanto l'ambiente e lo stile di vita. Probabilmente, anzi sicuramente ciascuno in una certa parte. In effetti ho solo l'esempio di mio figlio ma sarebbe davvero interessante vedere cosa succederebbe con un "pantofolaio"!Mi toccherà inventarmi un corso, lo potrei intitolare, da pantofolai a viaggiatori... che dici potrebbe funzionare?;)
@Paola: Tu daccordo con me e io con te! Per l'aereo come ho detto a Lizzina e Roberta è un argomento superinteressante. MMMh...ci dve scappare il post!;)
RispondiElimina@Littleangel: Michi sei un tesoro! Ti abbraccio forte forte.
@Caterina: Cara Cate in effetti il caso non era questo. nel caso specifico si trattava di una semplice festa di paese, ninet da organizzare o da studiare. Ma solo un po' di fantasia mentre cavalieri e dame sfilano tra i vicoli o il viandante accende il fuoco con una focaia.
Per quanto riguarda il fattore economico non posso dire molto. Sicuramente ci sono situazioni in cui davvero è impossibile ma tante altre in cui volendo con un po' di sacrificio si può. tutto sta a decidere quali sono le priorità, cosa siamo disposti a fare, a rinunciare pur di inseguire il nostro sogno. Sia esso viaggiare o comprare una casa o andare a vivree su un'isola diversa. la nostra società ci impone uno stile di vita piuttosto confezionato. Forse a volte bisogna solo uscire un po' dagli schemi e scegliere come vivere. Forse sono esageratamente ottimista ma è così che mi hanno cresciuta. Educata a credere che con la volontà e la fatica si può raggiungere la propria meta.Non credere che il mio sogno di viaggiare sia caduto dal cielo. Forse l'impressione è questa ma non è la realtà. Ogni cosa ce la siamo conquistata insieme, come famiglia,con le nostre scelte, i nostri tentativi e talvolta i rischi.
Il discorso che fai sul tempo è vero. Certamente io sono fortunata l'ho detto più di una volta. Ma non credere che io stia dalla mattina alla sera a leggere e a fare programmi di viaggi. Molte cose nascono li per lì. Prenotiamo gli alberghi quasi sempre la sera prima di partire e spesso mi ritrovo a leggere la guida durante il viaggio in auto. Altre volte al contrario come dici tu c'è dietro un pochino più di lavoro. e anche io ho le lavatrici e la cucina ma spesso il cesto (anzi i cesti;)) della biancheria scoppiano e la casa è un caos, chiedilo a Nonnagiramondo che quando viene a casa impallidisce. Però preferisco ritrovarmi con i calzini spaiati la mattina (soprattutto mio marito) ma felice per aver passato una giornata a inventare con mio figlio oppure a leggermi un libro o quant'altro. Non metto in dubbio che ovviamente per una persona che lavora il tempo sia necessariamente ridotto. certo se calcoli le ore che passo al pc in findo è un po' come un lavoro no?;)Per quanto riguarda infine i desideri pensa a cosa sarebbe la vita se non se ne avessero. Forse sono proprio quelli che ci fanno sentire ogni giorno un brivido o ci danno la forza per inseguire i nostri sogni.Una volta ho conosciuo una persona che non desiderava nulla. Forse perchè aveva tutto, o forse perchè non aveva nlla. In ogni caso non la invidio!
Ho trovato una mamma viaggiatrice, ma che bello... Ho appena concepito quest'idea
RispondiEliminahttp://www.veremamme.it/mamamablog/2010/5/18/mom-on-the-road-lo-faccio-davvero.html
e spero che tu mi possa dare dei consigli! che ne pensi?
ciao
Flavia
Ciao,
RispondiEliminasono pienamente d'accordo con te!
Io mi sento spesso dire dai colleghi o amici (o i nonni stessi) "ma cosa ci vai a fare là coi bimbi", " ma non strapazzarli" etc etc. Poi penso a come si divertono e che comunque non gli facciamo fare cose strane ma cerchiamo di organizzare sempre (come penso facciano tutti i genitori-viaggiatori) una vacanza che sia per noi e per loro al tempo stesso, e allora vado avanti così. Poi leggo il tuo blog e quello di altre mamme e me ne convinco ancora di più.
Sono sempre stata convinta che il non viaggiare , o fare altre attività, con bimbi sia più questione di pigrizia dei genitori. Diciamocelo, è una bella fatica organizzare il viaggio, cercare il posto dove pernottare, pensare a cosa fargli mangiare, organizzare le valigie e poi sperare che durante il viaggio vada tutto bene. Però, superato tutto ciò, resta una bellissima esperienza fatta coi propri bimbi. E credo che anche a loro piaccia, se no non chiederebbero quand'è che si va di nuovo in vacanza!
Per cui si continua così ( e sappi che è confortante leggerti).
Un bacione,
Maria
Maria
L'idea di un post sul panico da volo mi sembra fantastica!!! Chissà che parlarne un po' non aiuti a sdrammatizzare un pochino. Anche se temo che tutto stia nel nostro cervellino... si potesse cambiare qualche pezzo ogni tanto non sarebbe male!!!
RispondiElimina@Caterina, non sai quanto ti capisco. Anch'io cerco sempre di rubare tempo alle pause in ufficio per dedicarmi alla continua ricerca di lavoretti da fare col piccolo quando torna dal nido, rubare ricette per non propinare sempre le solite cose a cena, cercare spunti per vivere ogni settimana un weekend diverso e, quando si può, un viaggetto. Tutto questo contro le lavatrici ed il ferro da stiro, risparmiando su certe cose per poter spendere in altre. A volte sembra davvero di essere degli equilibristi e non è assolutamente facile. L'importante secondo me è dare il meglio per la propria famiglia, ognuno secondo le proprie capacita e possibilità.
RispondiElimina@Paola e Roberta, facciamo proprio un bel gruppetto ;)
Intanto aspettiamo il post di Mammagiramondo sul nostro punto debole ;)
@Mammagiramondo
RispondiEliminaCarissima sono molto contenta che tu abbia capito che il mio intervento era proprio pensato per confrontare le nosre idee, per "fare due chiacchere". Sono profondamente convinta che i tuoi viaggi siano costruiti attorno alle esigenze dei bambini e proprio per questo ogni volta che mi capita di organizzare un qualche spostamento o una gita fuori porta coinsulto il tuo bellissimo blog!! Continua così, perchè si capisce quanto amore, quanta passione vi sia nell'organizzazione dei tuoi spostamenti. Ma complimenti soprattutto per il tuo splendido Aj: è davvero un bimbo meravigliosamente solare!!
Ely
molto bello questo post. Ti seguo spesso e anche Budapest è una delle mete che mi piacerebbe raggiungere un pò più in là.
RispondiEliminaNon aggiungo niente alla garbata discussione che c'è stata. Se ti va passa a trovarmi.
Saluti
@Veremamma: perdonami il ritardo Flavia. Bellissima la tua idea. Ovviamente tutti i consigli che vuoi... un caro saluto.
RispondiElimina@Maria: Sante parole! Grazie...Un bacione grande grande.
RispondiElimina@Roberta: Dammi solo il tempo di postare i milioni di arretrati che altrimenti qui riparto e ancora devo finire di raccontare dell'ultimo viaggio ;) e poi "volo" a postare la paura di volare ;)
@Mammaaspasso: Benvenuta a bordo!
@Tutte: Approfitto per ringraziare ancora tutte per gli interessantissimi interventi. Grazie!
Grazie Mammagiramondo per la tue preziose informazioni. Circa un mese fa abbiamo passato una bella settimana a Budapest (peraltro mia città natale) con la piccola Francesca di 2 anni. Nonostante i numerosi parenti e amici, ho deciso di seguire le tue indicazioni e ho contattato Mariann. Al telefono ho conosciuto una ragazza disponibile e molto gentile. L'appartamento, a due passi dall'Octogon (piazza a forma ottagonale) con fermate di tram e metropolitana, è perfettamente organizzato secondo le regole del feng shui con un ritocco liberty e arredato veramente babyfriendly (anche giocattoli e libri per bambini). Tutto riflette l'anima gentile di questa ragazza che ci accoglieva con un pensierino di benvenuto per la bambina (simpatico cagnolino di peluche). Francesca ha passato una felice settimana nell'appartamento di Budapest che ci ha "prestato Shrek".
RispondiEliminaP.S. ho notato che sui mezzi pubblici c'era sempre qualcuno che ci ha fatto sedere con la bambina.
Non scegliere a caso... se cerchi bene c è il prodotto giusto per te. Prova berretto per bambini principesse. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ3ODYzMDQ3OSwwMTAwMDA2NyxiZXJyZXR0by1wZXItYmFtYmluaS1wcmluY2lwZXNzZS03NzIxLmh0bWwsMjAxNjEyMDYsb2s=
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