Vi avevo avvertiti.
A furia di Ispirazioni il desiderio di rivivere le emozioni suscitate da quei paesi era troppo forte. Da vecchi diari e fotografie sono saltati fuori il brusio delle api che scivolano dentro al mare viola della Provenza, le luci che indorano la notte sivigliana, il pennacchio piumoso dei soffioni della route des vins, i sabores de Portugal...
Ve l'ho mai detto che ho cominciato in Portogallo a mangiare dolci? Prima non mi cibavo di alcunchè fatto salvo qualche cornetto rigorosamente vuoto al bar e ciambelle con lo zucchero.
Ma i doces Portugueses mi hanno stregata, trascinata irrimediabilmente in un mondo fatto di sensazioni e sapori sublimi, estatici momenti di incontro tra sinfonie di uova, burro, zucchero, eccelsi accordi di cannella, latte, riso...
Da allora, ormai è abbastanza evidente, i dolci di tutto il mondo sono entrati a far parte della mia vita quasi quotidiana.
E per tornare ai diari, leggendo di qua e ricordando di là, tra un vecchio scontrino, milioni di ricordi e belle storie è scivolata fuori la ricetta di Dona Maria...
Siamo in Alentejo la regione più grande e meno poplata del Portogallo. Tra distese di campi di grano e querce di sughero sfioriamo strade dove gli agricoltori si spostano su carretti tirati da muli e le città si contano sulle dita della mano.
E lì, al di là del Tago, nel cuore agricolo e pastorale di un paese, tra latifondi e mandrie di bovini spunta un grappolo di case bianche e abbellita da magnifici azulejos l'insegna di una Pasteleria, quasi un miraggio.
Aj dorme, noi abbiamo fame.
Scendo e a passi veloci entro guidata dagli eccelsi profumi, naufrago tra Pastéis, Doces de amêndoa, queijadas, Papos, quelle delizie nate per lo più tra le mura dei conventi.
Ma è il Bolo il mi preferito. Così soffice e delicato, con quel leggero sapore di riso.
Ce li mangiamo fuori appoggiati allo sportello dell'auto, lo sguardo teso verso i campi, il cuore che batte troppo forte per parlare.
Poi la tentazione, irresistibile, spinta da un impulso entro e ci provo, chiedo la ricetta. Il ragazzo mi dice che devo chiedere di Dona Maria, sparisce per un po', poi torna e blatera qualcosa che non capisco. Delusa esco rifugiandomi in un altro morso. Poi proprio quando stiamo per andarcene esce fuori un donnone con un grembiule a fiorellini e un bigliettino in mano.
Sorride e me lo porge... obrigada...
Sorride e me lo porge... obrigada...
Bolos de Arroz
Ingredienti:Sbattere il burro con lo zucchero. Aggiungere uno alla volta i tuorli e infine le farine con il lievito.
100 gr. di farina
100 gr. di farina di riso
100 gr burro
100 ml. di latte
3 uova
1 cucchiaio di maizena
2 cucchiaini di lievito per dolci
Montare gli albumi a neve e incorporarli all'impasto delicatamente.
Preparare dei piccoli cilindri ritagliando delle strisce di carta da forno e posarli all'interno della teglia da muffin precedentemente imburrata.
Attenzione a posizionarli ben diritti altrimenti l'impasto uscirà. Se non vi interessa ottenere la forma originale dei bolos potete usare i pirottini da muffin. Riempite i coni a metà con l'impasto.
Cuocere in forno preriscaldato ventilato a 180° per circa 20 /25 minuti. Aspettare cinque minuti a forno semiaperto prima di tirarli fuori.
Perfetti per colazione o per merenda accompagnati da un bella tazza di latte o perchè no, anche il tè. Sublimi appena sfornati si mantengono morbidi anche il giorno dopo.
Bom apetite!
E se la pasticceria portoghese vi ha incuriositi vi consiglio questo libro, 292 pagine di meravigliose squisitezze.Quasi un 'enciclopedia dedicata ai prodotto tradizionali portoghesi corredate da bellissime foto, ingredienti, curiosità.
Sei un diavoletto tentatore... adesso MI TOCCA provarla... come posso non provarla? ;-D
RispondiEliminaMi piace come racconti anche un dolce, la storia, i ricordi che si alternano con i profumi, grazie per averla condivisa!
RispondiEliminaLa proverò di sicuro, adesso ho delle belle arance non trattate, indovina cosa ci farò? La ricetta della tua schiacciata!
Sai che ieri abbiamo iniziato a leggere il Mago di Oz? Ci sta appassionando, grazie per i suggerimenti, ti auguro buona giornata!
uff... non mi sono accorta, ho usato ancora l'account del marito,
RispondiEliminason io, Amalia!
Uhhhhhhhh, fameeeee!!! :)))
RispondiEliminaP.s. Senti ma: i tre dolci fotografati nella riga sotto della terza foto che hai pubblicato in questo post, che cosa sono??
Caterina
@Beta: Hihihihi(risata perfida :-))
RispondiElimina@Amalia:Ne sono felicissima cara! La schiacciata puoi anche tagliarla a metà e riempirla di crema o cioccolata!
@Caterina: Secondo te come mai quando scrivo post come questo penso sempre a te? ;-)
Dunque inziamo con ordine. La prima foto del secondo collage, in basso a sinistra è un dolce fantastico. Si chiama arroz doce cioè riso dolce. Lo abbiamo mangiato come dessert in un grazioso ristorantino di Alcobaca. E se non ti bastasse c'ho anche la ricetta!Prestissimo.... :-)
Accanto all'arroz doce c'è invece una fetta di Torta de Viana un dolce tipico del Nord fatto con pan di spagna arrotolato e ripieno all'uovo. Il terzo dolce è un Mil Fohlas Napoleao, il nostre mille foglie!
Fantastica ricetta dei volo de Arroz! Piccolo appunto: manca dove inserire e quando il latte... intuibile per chi è abituato a fare dolci, ma forse è meglio modificare! ;)
EliminaNoooooo!!!! Il riso dolce deve essere F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!!! :)
RispondiEliminaRicettaaaaaaa!!!! :))))
Caterina
Come ti capisco, una delle cose che faccio quando andiamo in giro è mangiare qualcosa ti tipico del posto che visitiamo, se è un dolce... ancora meglio
RispondiEliminaCiao ho già provato a farli..sono leggerissimi...ho aggunto il latte nel composto secco prima degli albumi spero di non aver sbagliato,comunque il risultato è stato ottimo.... ora è in forno la seconda mandata con l'aggiunta di un cucchiaino di marmellata!
RispondiEliminaciao Elisa
@Caterina: Grazie per aver sperimentato l'arroz!;-)
RispondiElimina@CioccoMamma: Conoscere nuovi sapori è una delle tante piacevolissime esperienze del viaggiare ;-)
Donnette: Va benissimo cara, gli albumi vanno proprio per ultimi e incorporati con dolcezza. Sono felicissimi che siano venuti bene e che vi siamo piaciuti! Marmellata? Mmh, devo provare anche io! un abbraccio
Ciao! Ho scoperto il tuo blog perchè cercavo alcune ricette di dolci tipici portoghesi. Ho visitato questo Paese l'anno scorso e me ne sono innamorata!
RispondiEliminaSe ti va guarda alcune foto che ho postato a questo link
http://cioccolatoallafragola.blogspot.com/2011/04/il-portogallo.html
Salvo la tua ricetta e spero di farla appena possibile!
A presto.
Martina
ADOOOORO i bolo de arroz!!! Grazie mille per la ricetta, non vedo l'ora di provarla!! Potresti solo dirmi quanto zucchero serve, please?
RispondiEliminaObrigada :-)
Ciao!
RispondiEliminaSono da poco in Portogallo, a Porto. Adoro i dolci portoghesi e voglio assolutamente fare il Bolo de Arroz.
Purtroppo non riesco ad aprire il link del libro, potresti darmi il titolo?
Grazie,
G.
Ciao Giorgia, il link corretto è questo ma fai attenzione, è una sorta di enciclopedia fotografica e non una raccolta di ricette:http://www.fabricoproprio.net/2012/11/enciclopedia-de-bolos-%C2%B7-cake-encyclopedia/
EliminaUn caro saluto
ciao, quanto zucchero metti?
RispondiEliminaCiao! Abbiamo da pochi giorni aperto l'unico locale portoghese a Milano, passa a trovarci! Ci farebbe molto piacere (tra parentesi, abbiamo anche il Bolo de Arroz). https://www.facebook.com/petiscariamilao/
RispondiEliminaScusa, manca il peso dello zucchero. Potresti dirmi qua to ne serve?
RispondiEliminaLo zucchero dovrebbe essere sui 150 gr circa
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