"Improvvisamente pensai ai canestrelli. I canestrelli di Brugnato: grosse morbide, semplicissime ciambelle dolci, ma dolci con deliziosa moderazione, e appena profumate di anici. Mi accorsi che quello che volevo era naturalmente riassaggiarle subito".Appoggiata al lucente tavolo da taglio cosparso di farina leggo con attenzione le parole del grande Mario Soldati, il profumo di anice si insinua piacevolmente tra i vestiti , le parole di Maria galleggiano nell'aria come un frammento del tempo che fu.
Fuori dal panificio il borgo sonnecchia dolcemente racchiuso nella cerchia di case dai delicati colori pastello. I vicoli quasi deserti, mani forti che accarezzano il legno in una bottega senza tempo, il mormorio concitato di piccole voci nascoste dietro il vecchio portone di una chiesa.
E' questa Brugnato, tra i colli e il mare dove la vita ha il sapore di una volta e la gente è genuina e ospitale. Un profumo fine e delicato quello che aleggia nella Piazza col Pozzo Antico e poi su verso la Chiesa passando attraverso antichi portoni in legno, archi in pietra e finestre dipinte.
Un'aroma dolce che ci guida verso l'antico panificio, incontro ad un viaggio fatto di tradizioni, ricordi e vecchie foto in bianco e nero.
Sulla mensola dietro al balcone sfila ordinatamente un ordito di involucri trasparenti che lasciano indovinare la forma tipica del canestrello ma non trattengono il profumo del miele e dei semi dell'anice che gli donano quel gusto particolare che inonda le strade del centro.
Un dolce povero , nato forse casualmente per insaporire il semplice pane che i contadini portavano nei campi e divenurto in breve il vanto di questo antichissimo paese.
Ancora oggi le mani esperte di Giulio Benelli lavorano sapientemente l'impasto dandogli a mano la tipica forma a ciambella, così come gli ha insegnato suo padre e come prima di lui faceva il nonno. Mestieri che si tramandano di generazione in generazione e che racchiudono il segreto di tradizioni che non si possono perdere e che entrano a far parte della storia di un Borgo.
"Quando ancora non c'era l'autostrada" ci racconta con dolcezza la sorella Maria "Mario Soldati arrivò casualmente in paese e sentendo il profumo salir su dalla piazza arrivò qui dal mio Papà".
Gli occhi si illuminano per un momento al ricordo del padre ma poi prosegue fiera il racconto. " I canestrelli allora non si potevano conservare a lungo e così a Mario venne svelato il segreto per mangiarli anche secchi".
Si tagliano a pezzetti si bagnano con il latte e poi si passano nella farina e nell'uovo prima di friggerli. Questo il segreto dei canestrelli buoni da inzuppare nel vino, nel latte e persino con la nutella.
Lo scrittore rimase così colpito dai canestrelli che quando il figlio si sposò fece tornare qualcuno a comprare quei dolci per il pranzo di nozze.
I canestrelli di Brugnato sono diventati una leggenda ma il profumo che sale dai carugi è quello vero genuino, di una ricetta che è tradizione di un popolo e memoria di una vita passata.
Nota d'autore:
I Canestrelli danno dipendenza. Per scrivere questo articolo ne ho "dovuti" mangiare due.
Informazioni pratiche:
Il Levante non è solo mare ma un susseguirsi di borghi affascinati, colline, campi coltivati e antiche tradizioni culinarie.
Brugnato è' un piccolo ma affascinante comune della Val di Vara, in provincia di La Spezia.
L'ultima Domenica prima di Pasqua si tiene la sagra del canestrello.
Come arrivare:
In auto:
Da Livorno, autostrada A12 in direzione Genova, uscita di Brugnato.
Da Parma, autostrada A15, in direzione La Spezia - Genova, uscita di Brugnato.
Da Genova, autostrada A 12, in direzioneLa Spezia, uscita di Brugnato.
Da Parma, autostrada A15, in direzione La Spezia - Genova, uscita di Brugnato.
Da Genova, autostrada A 12, in direzioneLa Spezia, uscita di Brugnato.
A fianco del centro si trova un comodo parcheggio gratuito.
In treno:
Fino alla stazione della Spezia Centrale, poi
autolinee ATC per Brugnato.
autolinee ATC per Brugnato.
I Canestrelli di Brugnato:
Sono fatti di farina, acqua, uova, zucchero, semi di anice, margarina, lievito di birra e miele. Ovviamente in quantità segrete.
A Brugnato trovate anche altro occasioni per deliziare il palato presso le macellerie ricche di salumi tipici e al caseificio produttore di formaggio di qualità sin dal 1956.
Dove dormire:
A soli venti minuti da Brugnato e subito fuori Levanto. Posizione a mio avviso ideale per esplorare la magnifica costa ma anche il fascino dell'entroterra.
Un antico mulino restaurato e immeso nel verde.
B&B Vignola, a breve la nostra recensione.
Mi piace sempre come racconti e fotografi i tuoi viaggi, grandi o piccoli che siano.
RispondiEliminaE anche il collegamento con i piatti o cibi tipici.
Complimenti anche per l'energia e la voglia di vivere che trasmette il tuo blog.
Per oggi ti va bene che ho l'influenza gastroequalchecosa e non ce la fo, ma guarda che domani ripasso per i canestrelli! ;)
RispondiEliminaBelli i tuoi collegamenti e le introduzioni ad ogni ricetta o storia che racconti!brugnato non é troppo lontano da qui e mi piacerebbe andarci in primavera dopo aver letto questa bella decrizione!
RispondiEliminaEhnno ebbasta però con sti dolcetti... mannaggiaaaaaaaaa!!!! :S
RispondiEliminaCaterina ;)
@Alchemilla:Grazie cara Alchemilla mi fa davvero piacere.Credo che anche nei èpiccoli viaggi si possano scoprire grandi tesori. Un abbraccio.
RispondiElimina@Mammafelice: Uh povera cara, rimettiti presto!!
@Daniela B:Mi fa piacere. Se ci vai nel periodo pasquale troverai oltre ai canestrelli che ci sono tutto l'anno qualcosa di simile ma di più saporito che si chiama cavagnetto. La signora Maria del forno mi ha spiegato che è una ricetta antichissima e che rispetto ai canstrelli occorre molto tempo permpreparala perchè comprende il lievito madre.
Un tempo i bambini usavano metterla al polso come un braccialetto (è sempre a froma di ciambella) la vigilia di Pasqua per poi farla benedire.
Ovviamente non l'abbiamo potuta assaggiare ma se vai in quel peridoo fammi sapere com'è
Un bacione.
@Caterina: ;) E' un paeriodo che sono particolarmente golosa. In questo giorni aspettati i panegacci (ma almeno questi sono salati o quasi :)) e un'altro dolce! Dai dai, che poi il fine settimana si smaltisce ;)
RispondiEliminaIn questo momento mi sembra il posto perfetto per noi... ;-)
RispondiElimina@Claudia: e ti ho pensata tanto. Oltre a Brugnato in particolare quando poi ieri siamo arrivati a Tellaro che invece si trova sulla costa ma è stranamente molto meno famoso di alcune sue "colleghe".
RispondiEliminaDa rimanere senza fiato.
I panegacci? Uhhhhh, non li conosco!!
RispondiEliminaMa... non li guardo: rsisto, resisto. Sono moooooolto zen, molto. Devo smaltire ancora 6 kili, poi posso ricominciare a guardare... ;P
Senti ma... e delle pettole di santa cecilia con il miele che tu da accanita viaggiatrice non puoi non conoscere... ne vogliamo parlare? :))) Le ho assaggiate per la prima volta questo Natale... una m e r a v i g l i a! :)
Caterina
@Caterina:Uh mamma oggi sei la seconda che me lo dice. urge urgentissimo un post, si si.
RispondiEliminaUh le pettole. Ma la sai la storia delle donne e degli zampognari? Le leggende sul cibo mi fanno impazzire! va beh dai, magari ne riparliamo a fine anno ;)
Ma dico, evito come la peste i blog di cucina chè mi fanno sbavare sulla tastiera, ed ora, tu quoque?
RispondiEliminaComunque insisto e mi ripeto, descrivi questi luoghi in maniera così partecipata che ogni volta un pò pare di esser lì con voi, un pò viene immancabilmente voglia di partire! Bellissima pagina, decisamente il canestrello ti ha ispirata!
Ciao cara!
DaniVS
Ma che buoni devono essere! (Ho sempre creduto che i canestrelli fossero dei biscottini di pastafrolla pieni di zucchero a velo) E che meravigliose casette arancioni: viene voglia d'estate!
RispondiEliminaChe grande voglia di fare una passeggiata fra le case con questi bellissimi colori... Inserisco Brugnato nella lista dei "posti dove andare"!
RispondiEliminaÈ sempre un piacere fare un salto qui! Buona giornata!
ciccia io ho casa a Brugnato da più di 15 anni, i colori sono di oggi una volta era tutto grigio, io mi sono innamorato di un rudere che ho rimesso a nuovo dopo tante traversie, oggi mi godo e i canestrelli e i ravioli(fanno impazzire), così come i panigacci con i salumi di qua,
EliminaCome sempre sai trascinarmi con te in altri luoghi, in altre atmosfere... a sentir odori, effluvi, note magiche .... Un bacione
RispondiElimina(P.s.: Il Generale ha partecipato con una storiella al concorso di NonnAnna... ci farebbe piacere se la leggeste ed eventualmente la commentaste. Da me c'è scritto tutto :-D ... e potrebbe essere lo spunto per partecipare con AJ)
@Verdesalvia: si,si lo confesso è solo merito del canestrello, fanno miracoli !! ;)
RispondiElimina@Morgaine: Si, in effetti hanno lo stesso nome e anche io quando sono entrata nel primo negozio a chiedere informazioni non sapevo cosa aspettarmi. Probabilmente l'analogia è dovuta alla forma.
@Sybille: Si, merita. Sono solo poche case ma dentro c'è tanta storia!!
@Beta: Hai ragione cara, avevo intravisto qualcosa e mi ero ripromessa di andare a leggere oggi con calma. Sul blog di NonnnAnna ho fatto i complimenti al Generale e qui li faccio a te. Per come l'hai cresciuta... ;)
Un grande abbraccio
Quando puoi, passa da me, c'è un regalino per te.... ;-D
RispondiElimina@Beta: Sei un tesoro...
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