Cornish Pasty, fino all'ultimo boccone...

pastyDSC_0144 (2)

I dearly love a pasty, a 'ot leaky one;
with mayt, turmit and taty, h'onyon and parsley in 'un
The crus' be made weth suet, shaped like 'alf a moon;
Crinkly h'edges, freshly baked e's always gone to soon
Dialect poem by Albert F.Gries
E' un incontro di emozioni che esplodono nel petto. Un selvaggio insieme di  scogliere accarezzate dal vento , promontori coperti d'edera, piccoli incantevoli villaggi dove il tempo pare essersi fermato e spiagge e coste e onde spumeggianti.

TintagelDSC_0487
DSC_0514 (2)
Per usare le parole di Daphne Du Maurier, un luogo dove il passato il presente e il futuro divengono una cosa unica, ognuno parte di un tutto, fianco a fianco esistenti.

E' la Cornovaglia, giù, oltre il Tamar. I  porti dei pescatori, i leggendari castelli, le vecchie città minerarie. Ovunque si respira passato, ovunque si mescola il presente.
Persino in un pasty.
pastyDSC_0473 (2) I minatori se li portavano sottoterra. Mentre si consumavano nell'interminabile ricerca di caolino o stagno tra rocce e ginestroni, questi fagotti ripieni di verdure e carne li attendevano su una masso. Era il loro pranzo, nutriente e comodamente racchiuso in una sfoglia dorata. Amorevolmente preparato dalle loro mogli sorelle, figlie.

Si dice che i minatori gettassero l'ultimo boccone di pasty agli knockers, un omaggio agli spiriti della miniera. Un modo per propiziarsi la loro protezione, laggiù, dove il sole non splende mai.
In realtà più che un rito superstizioso  si trattava di un vero e proprio astuto esplediente. Le miniere contenevano arsenico, veleno che si depositava inevitabilmente sulle mani dei minatori. Non avendo possibilità di lavarsi questi reggevano i pasties in un angolo e una volta raggiunto l'ultimo boccone avvelenato lo gettavano via...

Cornish Pasties
ricettaDSC_1008
Shortcrust - Sfoglia
240 gr farina
110 gr burro
acqua
una presa di sale
Ripieno:
300gr di manzo tagliato a dadini
1 patata grande sbucciata e tagliata a cubetti piccoli
1 rutabaga in cubetti (in alternativa 1 carota, sedano, o rapa a piacere)
mix di erbe secche come timo, rosmarino, prezzemolo
sale e pepe nero

1 uovo sbattutto per glassare
Mescolate gli ingredienti aggiungendo solo per ultima l'acqua in quantità sufficiente a creare un impasto morbido. Fatelo riposare in frigo per circa mezz'ora.
Nel frattempo fate scaldare il forno a 220 gradi.
Dividete l'impasto in quattro parti uguali, stendeteli e formate con ciascuno un cerchio.

Mescolate la carne insieme con le verdure, la cipolla tagliata fine, le erbe secche tritate (erba, timo, prezzemolo, ecc), la rutabaga (se riuscite a trovarla), e la patata a cubetti, sale e pepe. Adagiate un po' del composto su una metà di ogni pasty.
Bagnate i margini con l'acqua e chiudete a mezzaluna facendo bene aderire i bordi.
Mettete i pasties sopra una teglia coperta da carta da forno e spennellateli con l'uovo.

Cuocete in forno per 15 minuti a 220 gradi e poi riducete la temperatura a 160 ° per circa 1 ora.
pastyDSC_0365

Da gustare caldi.
Fino all'ultimo boccone...

Commenti

  1. Evabbèèèèèèè!!! :S :S
    :P

    Facciamo così: tu me li prepari, e me li porti per quando ci vedremo. Che io per allora avrò perso... diciamo... dieci/dodici kili (...ahahahhahah! :S) e potrò gustarli senza sensi di colpa.
    Ok??! ;P
    :)))

    Caterina

    RispondiElimina
  2. P.s. ...Com'è che quando si parla di mangiare, è l'unica volta che io arrivo per prima???!!!
    Mhhhhha...

    Sempre Caterina

    RispondiElimina
  3. Che bontà! ma mi sono persa la carne, quanta? Trita?

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  5. adesso ho capito da dove nascono questi panzerotti con carne che preparano anche qua !! adesso farò la colta raccontando la tua storia hehehehe, invece ho preparato i potato cakes, e mi sono piaciuti, anche se ho messo troppe patate; Nigella propone un'altra versione, quando la provo metto la ricetta online così la confronti, perchè nella sua ci sono anche uova e latte.

    RispondiElimina
  6. @Caterina:Sicura di farcela a perder così tanto entro due mesi? ;-) Ma va là che stai benissimo!!
    @PiccolaLory:Uh hai ragione pardon, l'ho aggiunta agli ingredienti. Circa 300 gr e tagliata a dadini. Le dosidel ripieno però davvero sono variabilissima a seconda dei gusti. In Cornovglia ne ho mangiati ad esempio con dentro il chili o con solo verdure!
    @estrellazul: Ma quanto è piccolo il mondo!;-) L'aspetto con ansia sono curiosissima. Ma li hai provati con lo zucchero? Perchè secondo me rendono il loro massimo dolci! E cambiano tantissimo a seconda delle patate che si usa.Un bacione cara!

    RispondiElimina
  7. Sembra buonissimo...ma secondo te, se faccio rosolare prima tutti gli ingredianti, viene troppo "unto e pesante" o può andare bene lo stesso?

    Ciao/Francesca

    P.S. Mi sono inscritta alla newsletter. Grazie MIlle!!

    RispondiElimina
  8. Che meraviglia i tuoi post..mi fai sognare ad occhi aperti!!
    Sono iscritta alla tua news letter, ci sono delle idee bellissime ma purtroppo per noi si tratta quasi sempre di mete un pò lontane da coprire in un week ned quindi vorrei chiederti se puoi segnalare anche qualche evento qui nel profondo sud...l

    RispondiElimina
  9. sembrano proprio deliziosi!
    e per fortuna che non dobbiamo preoccuparci dell'arsenico sulle mani...

    RispondiElimina
  10. @FraEnrico:Mmh a dire il vero non è che sia molto esperta ma secondo me viene golosamante saporito!;-) grazie mi fa davvero piacere!
    @Anna: Hai ragione Anna, in realtà non è che guardo tanto Nord o Sud quanto l'evento che mi colpisce. In ogni caso farò attenzione a non trascurare anche le tue bellissime zone!;-) un abbraccio
    @Morgaine: ;-)!!

    RispondiElimina
  11. Lo farò!L'ho apprezzato in un soggiorno a Bristol ma la storia dell'ultimo pezzo buttato dai minatori non lo sapevo.
    Se ti fa piacere visita il mio blog di ricette orientali e altro
    zenfoodandmore.altervista.org

    RispondiElimina
  12. Ho scoperto che hai Instagram e ti sto seguendo.. Mi chiamo Lifeszu e scrivo sui Viaggi anche io 

    RispondiElimina

Posta un commento