Guest post: Traditional Thanksgiving. Il giorno del Ringraziamento

tacchino
Giovedì scorso negli Stati Uniti e in  altre parti del mondo si è celebrato il tradizionale giorno del Ringraziamento. Questo giorno così importante oggi ce lo racconta Daniela un ospite davvero speciale che ringrazio con tutto il cuore.
Io mi sono commossa...
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Narra la leggenda che i Pellegrini, stanchi delle persecuzioni religiose, nel 1621 lasciarono l’inghilterra e salparono alla volta del nuovo mondo a bordo della Mayflower.
mayflower
Dopo sessanta giorni di navigazione approdarono in Nord America, sulle coste dell’attuale Massachusetts, ormai alle porte dell’inverno.
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Fu un inverno molto duro in una terra sconosciuta e ostile; molti di loro non arrivarono a primavera. Ma quando giunse finalmente il primo tepore la popolazione indigena di Nativi Americani insegnò loro a coltivare i prodotti della nuova terra: il mais, le patate, le zucche, etc. book                 
L’autunno seguente la nuova comunità di Plymouth ebbe un copioso raccolto. Decisero quindi di festeggiare la generosità del raccolto, cucinando tutti i prodotti del nuovo mondo per un pranzo di ringraziamento. Alla festa invitarono anche i Nativi Americani che tanto li avevano aiutati.
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I nuovi abitanti del nuovo mondo e i nativi festeggiarono insieme per tre giorni, a base di tacchino arrosto, mais, torta di zucca, etc.

Thanksgiving è oggi la festa tradizionale americana per eccellenza, forse sentita ancora più del Natale, perché legata profondamente all’orgoglio nazionale, valore imprescindibile per ogni Americano. Le famiglie, spesso sparse per tutta l’America (e oltre), di solito molto meno legate delle nostre, viaggiano per ore per raggiungere “casa” e trovarsi intorno alla tradizionale tavola imbandita, intorno al tradizionale tacchino.

Dalle Hawaii alla Florida, dall’Alaska al Massachusetts tutti quel giorno cucinano il menu tradizionale.
Noi siamo una famiglia bilingue e finora abbiamo passato metà della nostra vita di famiglia a San Francisco e metà ai piedi delle Alpi Piemontesi.
Due posti molto diversi, due atmosfere di vita a volte opposte.
Una persona a noi molto cara un giorno mi disse che dopo aver vissuto a San Francisco è impossibile andarsene, nessun posto sarà più casa. Forse questa è la nostra maledizione. Nessun posto è casa, perché
tutti i posti sono casa.
Siamo ufficialmente affetti da nomadismo. Ma, devo dire, i tramonti sulla baia di San Francisco hanno un posto molto speciale nel nostro cuore, così come l’alba sulle Alpi!

A San Francisco mi chiedevano “ma perché sei andata via dall’Italia”? E qui mi chiedono “Cosa fai qui, perché hai lasciato la California?” La verità è che a noi piace vivere il meglio entrambi i posti. Siamo italiani e siamo americani, senza riserve. E per creare la nostra nuova identità di famiglia dalla doppia nazionalità, sono importantissime le tradizioni. Quelle che ci ricordiamo da bambini, quelle che scandiscono il ritmo dell’anno, quelle italiane e quelle americane e quelle che creiamo noi per la nostra famiglia.

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E dunque Thanksgiving è il momento per ritrovarsi in famiglia, soffermarsi a pensare a quanto siamo fortunati, a quanti motivi abbiamo per essere grati delle tante fortune che abbiamo. Quest’anno abbiamo pensato di scrivere ciò per cui siamo grati sulle meravigliose foglie secche che abbiamo raccolto durante l’autunno.
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Per alcuni giorni abbiamo scritto i nostri grazie sulle foglie colorate, per andare poi a comporre l’albero del ringraziamento, che è stato il centrotavola della nostra festa. I nostri ospiti si sono divertiti a leggere e hanno anche contribuito con i loro grazie, continuando a far crescere l’albero.
albero

Ma il Thanksgiving è soprattutto un gran pranzo che fa concorrenza a quello di Natale! E allora ecco il nostro menù ispirato alla trazione, ma con qualche tocco personale:

Aperitivo: succo di mela, noci macadamia e cranberries, olive, crostini con formaggio da spalmare e
marmellata di peperoncino
Main course: Tacchino arrosto aromatizzato al limone e alle erbe mediterranee con ripieno di pancetta,
mele e castagne, salsa di cranberries.
Contorni freddi: insalata di baby spinaci in foglia con arance e finocchi, uova ripiene
Contorni caldi: fagiolini verdi con cipolle e mandorle ,patate dolci in crosta di noci pecan, mais in crema
Dessert: torta di zucca

torta di zucca
Curiosità Partecipando alle festività del Thanksgiving in America ho sempre stressato mio marito: ma insomma, si festeggia a pranzo o a cena???
La risposta è molto destabilizzante per noi italiani…nessuno dei due!
Di solito ci si sveglia tardi e si fa un leggero brunch, poi ci si trova verso l’una, il tacchino è ancora a metà cottura nel forno, gli uomini si radunano davanti alla partita di football ,le donne in cucina sono intente a preoccuparsi che il tacchino non si asciughi troppo, i bambini spariscono subito, intenti in una qualche attività per loro preventivamente organizzata.
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Gli antipasti sono già serviti sul buffet e ognuno si serve a piacimento. Solo quando il tacchino è dichiarato cotto dal termometro da forno, il capofamiglia procede al “carving” ufficiale del tacchino (ci sono regole precise su come si deve tagliare il tacchino!) e ci si siede ufficialmente a tavola.
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Il che avviene intorno alle tre del pomeriggio. Non immaginate un pranzo con sedici portate in stile italiano, si mangia bene, si mangia tanto, ma nel giro di un’ora massimo è tutto finito.
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Il resto della serata? Tanta  conversazione con parenti che non si vedono da un anno o più, giochi di società con un occhio ai risultati delle partite e poi può capitare che qualcuno vada al pianoforte, qualcun altro abbracci una chitarra, e si intonino vecchie canzoni country. Verso sera se a qualcuno viene fame si prepara un panino di tacchino, insalata e salsa di cranberries.
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Yum buonissimo!

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Alcuni giorni prima del Giorno del ringraziamento alla Casa Bianca si svolge la tradizionale cerimonia della grazia presidenziale a due tacchini, nota come National Thanksgiving Turkey Presentation. Ad iniziare la tradizione fu Kennedy. Quest’anno il Presidente Obama ha “graziato” i tacchini Apple e Cider, che ora vivono tranquilli nella tenuta che fu di George Washington.
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Insieme al tacchino si mangia tipicamente la coloratissima salsa di cranberries. Il cranberry, mirtillo rosso americano, cresce esclusivamente nelle paludi del nord America. Noto come medicinale già ai nativi americani, viene oggi ampiamente utilizzato nelle cure naturali per le sue qualità di potente antiossidante, e per la sua funzione nella prevenzione delle infezioni delle vie urinarie e dell’osteoporosi . Combatte inoltre il colesterolo ed è ricca di vitamina C.
Insomma.. un concentrato di salute! Non potendo trovare in Italia le cranberries fresche, noi le coltiviamo nel nostro giardino!
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Un grazie particolare a Mammagiramondo che mi ha aperto il suo blog con molta generosità. Venite a trovarci presto! Alex e Nicholas non vedono l’ora di giocare con AJ!

E intanto fuori scende già la neve.. è ora di prepararsi per Natale!


Commenti

  1. Dovevo essere la prima. Grazie Daniela, ti ringrazio con tutto il cuore per questo bellissimo post. Per averci aperto le porte della tua casa e non solo virtualmente. Se ci vorrete ancora per l'anno prossimo siamo già lì con il cuore.
    ma naturalòmente speriamo di rivederci prima... Un abbraccio fortissimo e, lo sai, io continuo a sperare in un tuo blog. Sarei la tua fan più accanita. Un bacio grosso da tutti noi alla vostra splendida famiglia.

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  2. Un meraviglioso scambio di esperienza, di vita, di tradizioni, d'affetto, d'amicizia.... che bello questo post! Complimenti a tutte e due!

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  3. Che bellissimo post... finalmente scopro per benino l'origine di questa festa :-)

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  4. Bellisimo! That was a wonderful post. Mi e piaciuto molto.

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  5. mi sono commossa anche io. Cavolo ma quel tacchino è più grande dei bambini! Ciao!

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  6. Che bel post anche io mi sono commossa conoscere le tradizioni di altri popoli tutti dall'america all'asia dall'europa all'africa ci apre la mente e il cuore pronti un giorno a un mondo cosmopolita
    Grazie alle due Daniela

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  7. E' da tanto che non lascio un commento anche se non mi perdo un post! Bellissimo questo post della tua ospite, le parole, le immagini! :-)

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  8. Ma quanto mi è piaciuto leggerlo!!!!

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  9. cara Daniela ciaoooo! che piacere rivedervi!!!!mi sono commossa...che splendido racconto,anch'io spero tanto in un vostro blog...siete bravissimi! un abbraccio grande, è stato un piacere conoscervi, siete una famiglia meravigliosa. Debora

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  10. MA che meravigliaaaaaaaaaaaaaa!
    Devo trovare un difetto? Devo? Lo trovo: mancano le ricette!!!!

    RJ a dieta (che sis cusa ma in 'sto periodo non potendo mangiare...almeno raccolgo ricette).

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  11. Ciao Daniela,
    è da molto che non scrivo, ma ti seguo sempre, ultimamente sono sempre più presa da altri impegni.
    I tuoi post sono sempre tanto interessanti, grazie cara per aver condiviso tu e la tua amica queste tradizioni, anche noi abbiamo realizzato il nostro albero del ringraziamento e ci è piaciuto tantissimo, credo che sia importante aprirsi anche ad altre tradizioni, non solo alle nostre.
    Francesco mi ha confermato che questa tradizione è bellissima e il prossimo anno potremo aggiungere il libro che spiega la storia e la torta di zucca: a proposito potresti regalarci la ricetta per favore?
    Un abbraccio forte,
    Amalia

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  12. Che bello rivederti Daniela! E rivedere la tua splendida famiglia!
    Peccato davvero che tu non abbia un blog! Sarebbe interessante capire e condividere le tradizioni d'oltre oceano, anche perchè stanno sempre più prendendo piede qui da noi.

    Bellissimo post, complimenti!

    Un abbraccio
    Giuliana

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  13. Grazie a tutte per i bellissimi commenti!
    @Mammagiramondo: grazie a te, mi sono divertita tantissimo a praparare il post! Ovviamente vi aspetto presto, e per il blog.. chissà questo è stato un bell'esperimento, magari ci faccio un pensierino!
    @Beta: condividere è bellissimo ed è bello vedere come amici virtuali diventano poi reali!
    @Piccolalory: è una bella storia di condivisione anche quella, vero?
    @Luisa: grazie!
    @Valentina: sei kg di tacchino! E pensa che quella era una tacchinella, il tacchino maschio può essere anche 18 kg!
    @Simona: si potesse, io festeggerei le tradizioni di tutti i paesi!

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  14. @Pollon e @Sandra: Grazie!
    @Mammasorriso: ciao! Anche voi siete meravigliosi, dobbiamo rivederci presto!
    @Rocciajubba e Amalia: grazie! vi preparo la ricetta molto volentieri! Traduco e posto qui nei commenti tra un po'.
    @La stanza di Lizzie: ciao Giuliana! Se insistete dovrò proprio aprirlo questo blog...
    @Alem: Grazie!

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  15. Bello davvero questo post,soddisfa la mia curiosità sempre viva in tema di culture e tradizioni.
    Ho apprezzatato in particolare il racconto di come si vive la Festa del Ringraziamento a casa di Daniela, un modo bellissimo per avvicinarci ad una nuova tradizione.

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  16. Ecco la ricetta per la torta di zucca:
    INGREDIENTI
    200 gr di formaggio Philadelphia (o simili)
    500 gr di purea di zucca (attenzione la purea deve essere molto molto asciutta, altrimenti l’impasto risulta troppo liquido. Io ho cotto la zucca in forno a pezzi, poi l’ho schiacciata con una forchetta e fatta asciugare sul fornello.)
    250 gr di zucchero
    1 pizzico di sale
    1 uovo intero e due tuorli
    1 cucchiaio di burro fuso
    Latte (quanto basta per rendere l’impasto morbido)
    Un cucchiaino di cannella polverizzata
    Pasta frolla (io ho usato quella già pronta :-)

    Mescolare il formaggio, la purea di zucca e lo zucchero. Incorporare poi le uova, il burro fuso, il latte, il sale e la cannella.
    Versare il tutto nello stampo rotondo su cui avete steso la pasta frolla. Cuocere in forno a 180° per 50 minuti. Guarnire con panna montata. Buon appetito!

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  17. che bello rivedere Daniela e la sua famiglia!
    grazie a lei per questo racconto così intenso e particolare!
    un abbraccio a Daniela e alla sua famiglia così italo-americana!!

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  18. Grazie Daniela,
    la faremo senz'altro, anche se il Giorno del Ringraziamento è passato,
    ciao!

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  19. IO c'ero a mangiare il tacchino a casa di Daniela e vi assicuro che era molto buono e che è stata molto brava e quindi tutto molto bello
    ciao a tutti

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  20. Grazie per questo racconto strepitoso!il giorno del ringraziamento festeggiato così tutti insieme ha davvero un sapore speciale :-)

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  21. Bellissimo racconto!! Io non conoscevo l'rigine di questa festa!! ora lo so!!! Grazie!

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  22. BELLISSIMO! Io quest anno sarò alle Hawaii epr il thanksgiving e sarò molto contenta di condividere questa perla di storia con il mio ragazzo!

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