E' tempo di tornare.
Scendere la costa nord irlandese verso sud e poi navigare incontro al Galles. Attraversare l'Inghilterra dalle West Midlands al Kent, oltrepassare la Manica e infine tutta la Francia; fino a quella lunga galleria che si insinua dentro ad una montagna e quando rivedi il cielo i cartelli sono scritti in italiano.
Quello che amo dei viaggi on the road è che ti danno il tempo per separarti da un paese.
Niente saluti affrettati, niente bruschi addii prima di salire a bordo di un aereo. Woosh spiit e ti ritrovi a cena davanti ad una carbonara mentre in bocca senti ancora il sapore dell'irish stew.
E invece no, i veri viaggi pretendono lentezza ed esigono tempo. Quello per scivolare via adagio guardando un po' indietro e un po' avanti, osservando il mondo che gradatamente cambia mentre compaiono colline, laghi bui e profondi, sterminati campi e cittadine fantasma...
La scenic route che scende da Ballycastle lungo la costa è una di quelle strade che si vorrebbe non finissero mai.
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La bellissima mappa di pretty useful map cerchiate in blu le tappe imperdibili, in rosso quelle di questo post |
Quelle dove non passano più di dieci chilometri che devi necessariamente fermarti, per vedere meglio qualcosa di troppo immenso per essere solo occhiato dal finestrino di un auto. Strade dove ogni cartello racconta una storia e parla di spiagge, boschi, cascate, leggende o laghi misteriosi che un momento ci sono e poco dopo scompaiono come se non fossero mai esistiti.
Loughareema, the Vanishing Lake (prossimamente in viaggi e leggende) |
Strade dove più che mai pensi che vorresti avere più tempo per esplorarne ogni centimetro. Visitando i villaggi che non compaiono sulle guide, camminando per radure e foreste, litorali e scogliere incontro a quei posti troppo affascinanti per lasciarli semplicemente andare.
Cushenden, avvolto nella nebbia |
E se attraversando l'Irlanda del nord, in vacanza o di passaggio vi trovaste a scendere lungo la causeway coastal route con dei bambini allora dovete assolutamente fermarvi a Cushendun.
Con un po' di fortuna lo troverete arrotolato nella nebbia, che forse appanna i bellissimi colori pastello delle case ordinatamente accostate una all'altra ma che in cambio regala a questo affascinante villaggio l'atmosfera vagamente sinistra che richiederà la vostra avventura.
Lasciate la macchina al parcheggio in fondo alla spiaggia (lì c'è un cartello con una mappa ) e dirigetevi quindi verso il ponte di pietra che scavalca il fiume dall'acqua scura perchè a monte passa attraverso le torbiere (e da qui il nome Cushendun, ai piedi del fiume marrone).

Lasciatevi alle spalle i cottages dei pescatori e proseguite sulla spiaggia per pochi metri fino a che non intravedete le grotte.
A un tratto il passaggio terminò e i due amici, attraverso una porta, uscirono all'aperto. Almeno così sembrava a prima vista, ma poi la debole luce delle loro candele rivelò che in realtà si trovavano in una enorme grotta piena di stalattiti e stalagmiti. Pareti e colonne scintillanti si protraevano in ogni direzione nell'oscurità. da "La terribile banda dei tredici pirati", Michael Ende.
Con tutta probabilità non ci sarà nessuno e avrete tutta la solitudine indispensabile a inventare, immaginare, vestire i panni di Jim e Luca, Alice, Dorothy,quelli di cercatori d'oro, esploratori o pirati a caccia di covi segreti.
Quindi entrate.


a ognuno i suoi tesori |
Fuori l'atmosfera non sarà più tetra, i colori delle case brilleranno insieme a quelli dei cottages che adornano la bella piazzetta che si trova tutto a diritto dopo aver riattraversato il ponte verso il parcheggio.

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Se non avete tempo di fermarvi come rinunciare ad un caffè al volo! |
Oggi ci trovate un craft shop, un'enoteca, un ristorantino e una incantevole sala da tè. Un modo delizioso per rilassarvi dopo una straordinaria avventura. Dopo tutto, anche i pirati più infaticabili ogni tanto hanno bisogno di riposare...
continua...
*Chissà se Eva Ibbotson ha scelto il nome Carra proprio per questa ragione per descrivere il maniero di cui racconta nel libro Fantasmi sotto sfratto a cui accennavo qui. ;-))
RISALI LA COSTA LEGGENDO:
- Causeway Coast (Irlanda del Nord): Il ponte di corda Carrick-a-Rede
- Il selciato del gigante: Giant's Causeway
- Irlanda del Nord: Dark Hedges
- Irlanda del Nord: Mussenden Temple
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Come al solito si ama 'girovagare' con te.. perdersi nelle grotte, nei gorgoglii.. immaginare il profumo d'umido e d'acqua.. Ci si perde in tanti sogni e oggi mi è piaciuto tanto quello che hai scritto 'sul tempo per congedarsi da un paese'. E' vero, spesso ci si allontana da un posto in un istante troppo breve per interiorizzare atmosfere, esperienze e colori vissuti. La lentezza invece è fatta per i veri viaggi, dove l'armonia non smette mai di esistere e ci rende parte di un unico grande mondo. TVTTTB
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