Napoli per bambini: i misteri di Castel dell'Ovo


 Marcello D'Orta la definisce  una pagina di letteratura dickensiana, un regno traboccante di storie straordinarie che scivolano fuori da case e  palazzi, strade e mercati, chiese e racconti strascicati nelle botteghe, in pizzeria, al bancone di un bar davanti a na tazzulella 'e cafè .
Un grande microcosmo dove le palesi difficoltà non hanno tolto la voglia di ridere e scherzare, dove Pulcinella va a braccetto con lo schiattamuorto e il munaciello con lo iettatore.
E allora perchè non approfittarne per inventare un percorso divertente e affascinante, misterioso e intrigante per visitare Napoli in una maniera unica e coinvolgente per tutta la famiglia ? Come avevamo fatto a Vienna, a Firenze, a Bratislava,  un itinerario che sia un po' gioco, un po' cultura, un po' storia un po' leggenda ma soprattutto, colmo della scintillante magia dell'immaginazione...
Non solo, ma "da queste forze deriva l'ultimo spicchio di fantasia concessa agli uomini. Quando si dileguerà dalla Terra, allora, davvero non ci sarà più gioia!(D. Rea), perchè tutto sarà svelato, le cose appariranno per quelle che sono, il vero avrà trionfato sull'immaginazione. M. D'Orta, Nero napoletano



Appoggiato su un leggendario isolotto di tufo sospeso sul mare di Mergellina, Castel dell'Ovo è il più antico castello di Napoli. Ci si può arrivare anche a piedi dal centro, passeggiando sul lungomare di Via Caracciolo  e fiancheggiando la Villa Comunale, giardino storico della città.

"Dell'Ovo?" mi domanda mio figlio. "Proprio così, significa dell'Uovo" gli rispondo io.
"E perchè si chiama così?"

 LA LEGGENDA DELL'OVO DI NAPOLI

Tanto, tanto tempo fa viveva a Napoli uno straordinario poeta che dalla gente veniva considerato anche un po' mago. Si chiamava Publio Virgilio Marone e...
"Ma è lo stesso che ha scritto le avventure di Enea?"
Sì è proprio lui, bravo e oltre all'Eneide ha scritto tante altre cose, molte delle quali proprio a Napoli.
Dunque dicevo che Virgilio, che aveva la fama di conoscere i segreti della natura, fece moltissime cose per migliorare e proteggere la città e una di queste fu quella di nascondere un certo uovo... "Un uovo di gallina?
No  Aj, pare fosse un uovo di struzzo. Insomma, il giovane poeta prese questo uovo dai poteri magici e lo nascose all'interno di una caraffa di vetro piena d'acqua protetta da una gabbia di ferro e appesa a sua volta ad una trave fatta di legno di quercia dentro ad una stanza segreta del castello Marino.
"Si chiamava così perchè stava dentro al mare?"
Esatto, proprio così.
E si dice che finchè l'uovo fosse rimasto intatto, a Napoli non sarebbe successo niente di brutto.
"Tipo che il Vesuvio non poteva eruttare più?"
Sì, certo ma anche, tante altre cose. Purtroppo la città è stata per lungo tempo oggetto di dominazioni straniere e non tutti le hanno voluto bene. 
" E la gente ci credeva?"
Ci credeva eccome! Pensa che durante il regno di Giovanna,  l'arcata del castello che univa i due scogli crollò improvvisamente e la Regina dovette in ogni modo convincere i napoletani che l'uovo non aveva subito danni, a rischio di panico generale.
"Ho capito. Ma l'uovo mamma c'è ancora?"
Chi lo sa, a me piace pensare di sì. Tu che ne dici, lo andiamo a cercare?


Vista dagli spalti

Vista da una delle terrazze del castello
Fare, vedere e ascoltare:
  • Approfittate della passeggiata sul lungomare per raccontare la leggenda dell'Uovo di Virgilio.
  • Esplorate tutto il castello a caccia dell'uovo. Non importa se non lo trovate, potete  dire ai vostri figli che il fatto che l'uovo sia ben nascosto non è altro che una fortuna.
  • Visitate il piccolo ma interessante Museo di Etnopreistoria del Cai che si trova al primo piano ed è come il castello, a ingresso gratuito. Piacerà senz'altro ai piccoli geologi e paleontologi.
  • All'ingresso del Castello fermatevi ad ammirare il bel dipinto che riproduce il Castello come era una volta. Trovate con i bambini le differenze tra "ieri" e oggi e immaginate di viaggiare con loro nel tempo.
  • salite sul terrazzo dei cannoni e magari approfittatene per raccontare ai bambini un po' di storia mentre giocano.
La terrazza dei cannoni, rivolti verso la città a testimonianza del timore dei re nei confronti delle rivolte cittadine.
  • Osservate il mare sugli spalti e raccontate la leggenda dell'Uomo pesce (la trovate scritta anche sui cartelli dopo al prima scalinata sulla destra).
  • Una volta fuori girate a destra di fianco al castello per fare una passeggiata nel piccolo Borgo Marinari che si trova proprio sull'isolotto di Megaride e ospita bei ristorantini, bar e negozi. Mentre camminate raccontate ai bambini la storia della sirena Partenope  che, secondo una leggenda, è sepolta proprio qui.
  • Guardate insieme il cartone animato del piccolo Sansereno



Link e informazioni utili:
Castel dell'Ovo si trova a Napoli in Via Eldorado, 3.
L'ingresso al castello e al Museo è gratuito.
Orari:
lun.- sab.: 08:19:00
Dom. e festivi: 08:14:00
Il Castello ospita spesso delle mostre. Per informazioni sugli eventi in programma consultate la sezione eventi del sito.
Da leggere:
Nero Napoletano. Viaggio tra i misteri e le leggende di Napoli . Una bella e divertentissima raccolta di Marcello D'Orta, assolutamente da leggere e perfetta per organizzare un leggendario  itinerario a Napoli.

Leggi anche gli altri post in Campania:
La città sommersa di Baia e il mistero di Atlantide
Costiera amalfitana:Atrani

Commenti

  1. Ti rompo troppo se ti chiedo se si possono far entrare i cani (domanda ricorrente ultimamente ahaah)...mi sa di no vero?

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  2. Ti rompo troppo se ti chiedo se si possono far entrare i cani (domanda ricorrente ultimamente ahaah)...mi sa di no vero?

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    1. Ma figurati, anzi scusami tu che ho dimenticato di scriverlo. In teoria gli animali non sono ammessi ma tranquilla perchè li fanno entrare!! Considera che la maggior parte degli spazi sono all'esterno e non c'è biglietteria.;-)

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    2. Ahahah praticamente è come per gli scavi di Pompei cui ho mandato una mai per chiedere se era possibile introdurre cani e mi hanno risposto che per regolamento è vietato introdurli ma se ci presentiamo all'ingresso con guinzaglio e kit di pulizia non ci vietano l'ingresso :) !!!

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    3. Lo stesso per Napoli sotterranea e ti dico che venerdì sera siamo anche incredibilmente riusciti a cenare (dopo aver chiesto il permesso al direttore) tutti e quattro insieme in autogrill.
      Diciamo che il considerare discutibili le regole è un po' il "pregio"/difetto di questa fetta d'Italia. Probabilmente non dovremmo approfittarne ma finchè si tratta di contravvenire con educazione alla (triste sebbene talvolta comprensibile) regola di divieto assoluto dei cani nei siti /musei/etc. non riesco a sentirmi in colpa...Per altre cose invece purtroppo ci sarebbe da discuterne...

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    4. D'accordissimo cn te! Il fatto dell'elasticità rispetto ai cani la trovo una santa cosa, capisco anche che spesso ci si trova obbligati a mettere regole "anti-cane" a causa della maleducazione degli stessi padroni e purtroppo è un vero peccato x'va a discapito di chi cm voi o noi o mille altri padroni ragionevoli vuole solo non essere costretto a dover lasciare il proprio cane, cn tutto il rispetto possibile x i luoghi e x gli altri

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  3. Riesci sempre a stupirmi! Ma quanti caspita di chilometri riuscite a macinare???Siete davvero straordinari!
    Quanta atmosfera dietro ad un lungomare bagnato di pioggia, dettagli, scorci, ombre, profili che solo chi ama fotografare riesce a cogliere...e quando si riguardano riescono a raccontarci tanto facendoci sentire ancora un pò di quella magia.
    Non sono riuscita a lasciare un commento al tuo post del week end viterbese...andate a Calcata (Lo sapevi che lì hanno girato una celebre scena di Amici Miei atto II?)! E' un borgo delizioso, abitato da strambi artisti, avvolto da una fitta e verdissima foresta. Noi siamo stati di primavera ma in autunno deve essere un incendio di colori!
    Un abbraccio forte con tutto l'affetto e la voglia di leggerti di sempre.
    Cristina

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    1. Carissima Cristina come posso ringraziarti? Devo farlo e con il cuore perchè ogni volta che mi capita di avere dei dubbi, di farmi delle domande, di chiedermi se davvero quanto scrivo può risultare interessante per qualcuno arrivi tu e mi fai commuovere e la voglia di condividere, quella che a volte scompare, torna insieme all'entusiasmo di raccontare. Grazie.
      Terremo sicuramente in considerazione Calcata per uno dei prossimi weekend. Tra dieci giorni invece, partiamo per un viaggio oltre confine un po' più lungo che sono sicura che ti piacerà.. :-) siamo macinini! :-)
      Un grande abbraccio! <3

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    2. Ma tu sei sempre interessante! Ogni giorno faccio una sosta sul tuo blog a volte di sfuggita, a volte mi perdo nei tuoi post, nei consigli di lettura, nelle ricette così ben fotografate da sembrare di poterle mangiare, negli spunti di viaggio, nelle foto di un dolcissimo bambino che, sorridente, va incontro al mondo.
      Un viaggio lungo oltre confine.....ora mi fai morire di curiosità!!!
      Dopo la nostra fantastica settimana a Berlino sentiamo già nostalgia dei viaggi ma, purtroppo, causa intoppi familiari di vario tipo dobbiamo aspettare ancora un pò per ripartire. Allora mi dedicherò ad una divertente raccolta di autunnali reperti, a scavare zucche di Halloween per il mio cucciolo innamorato di quella festa e a fotografare, fotografare e fotografare. Perché, tu mi insegni, di viaggi bellissimi se ne possono fare anche col cuore...
      Un abbraccio grande amica mia
      Cristina

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  4. Sono mezza napoletana, ma dall'ultima volta che ci sono stata è passato un sacco di tempo. Prometto ai miei uomini che li porterò a vedere Mergellina, il San Carlo, Pompei e anche il Castel dell'Ovo. Spero che questo reportage partenopeo continui per darmi nuovi stimoli a partire.
    Ciao

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    1. Sì nonostante Napoli sia una città difficile e contraddittoria, le bellezze che ospita sono innegabili e tantissime le cose che faranno impazzire i bambini. All'elenco aggiungi anche la Solfatara, il Vesuvio, la grotta della Sibilla, Baia sommersa, Napoli sotterranea, Piazza del Plebiscito (con il gioco delle colonne)... Spaccanapoli...UN bacione e grazie, sicuramente scriverò altri post!

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    2. E c'era anche la città della scienza :-((

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