Attività nella natura: Bug Hunting

Tutte queste scoperte mi colmavano di una gioia così immensa che sentivo il bisogno di parlarne con qualcuno, e allora mi precipitavo in casa e facevo sussultare tutti quanti con la notizia che gli strani e pelosi bruchi neri sulle rose non erano affatto bruchi, ma i piccoli delle coccinelle, e con la notizia altrettanto stupefacente che le crisope deponevano le uova su dei trampoli.
da La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell
Se probabilmente non tutti i bambini proverebbero l'esultanza di Durrell alla scoperta di ciclopi o pulci d'acqua rosa corallo, sospese come uccelli ai rami di una giungla brulicante e inesplorata, è pur vero che la natura può diventare il luogo più affascinante e avventuroso dove improvvisarsi ora cercatori, ora scienziati, alla scoperta dei mondi più nascosti e sconosciuti.

Come quel regno un po' oscuro che popola la terra da milioni di anni e che a volte spaventa e inorridisce, ma che a osservarlo bene rivela storie e  curiosità (come quella del Pisaurina Mira) che  possono anche cambiare il nostro punto di vista.
Parlo dell'affascinante micromondo degli insetti o quello degli utilissimi anellidi che questo weekend ci hanno fatto trascorrere due giorni insoliti ed emozionanti circondati dalla natura.
Ecco cosa ci è piaciuto di più.

OSSERVARE
Come  nella caccia al tesoro  fotografica, qui è  la ricerca di piccoli organismi da studiare che  si trasforma nel sasso magico, quello che fa  notare dettagli che altrimenti passerebbero inosservati.

L'emozione di un germoglio appena nato, un filo d'erba illuminato dalla luce del sole, un involontario disegno sul terreno , un paesaggio guardato da altri punti di vista e naturalmente quel minimondo che una volta scoperto diventa  attrazione irresistibile.

SCOPRIRE
Il porcellino di terra in versione "aperta"
Ogni albero cavo andava esaminato con la massima attenzione per accertare se ci fosse una piccola pozza d'acqua dove vivevano le larve delle zanzare, bisognava rivoltare ogni sasso coperto di musco per scoprire che cosa ci fosse sotto (...)da La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell
E' il momento più emozionante, quando finalmente, nascosto dentro al terreno, sotto un sasso o dentro un albero cavo spunta un coleottero, un maggiolino, una forbicina o una cimice rossonera...

Cimice rossonera o carabiniere! :-)

IL KIT DA BUG HUNTER
E' come il costume indossato a teatro. 
Una tracolla piena di strumenti da naturalista per sentirsi subito scienziati.
Indispensabili:
-Un vasetto porta insetti. Un barattolo qualunque oppure uno specifico come questo, dotato di lente di ingrandimento.
Il nostro barattolo con il Coreus marginatus
-Un paio di pinzette
-Una lente d'ingrandimento
-Un quadernino da trasformare in nature journal
-Matita e colori
-Un inventario come ad esempio il meraviglioso Inventario Illustrato  da Emmanuelle Tchoukriel artista specializzata nel disegno scientifico, contente 65 meravigliose illustrazioni dipinte ad acquerello (bellissimi anche tutti gli altri inventari).



Il coreus marginatus che abbiamo trovato e studiato (foto in alto)
RICERCA E STUDIO
Aj studia il disegno sopra la cimice carabiniere
Osservare gli insetti, studiarli mentre di muovono, si nascondono, si nutrono, è l'attività più interessante. Ci siamo divertiti a cercare le diverse specie nel nostro inventario illustrato e in rete scoprendo nomi, abitudini e curiosità come ad esempio quella del'l armadllium vulgare.
Questo animale chiamato anche porcellino di terra  è un crostaceo e un vero e proprio fossile vivente. E quando riposa o viene disturbato si trasforma letteralmente in una pallina...
Il porcellino di terra mentre si sta chiudendo
CATALOGARE
Dopo aver individuato il nome e le caratteristiche di ogni insetto Aj lo ha disegnato e catalogato  sul suo nature journal.


E per finire...
L'ESPERIMENTO
"Sì, credo proprio che sarebbe ora che la piantasse"disse Margo. "Io ho trovato un disgustoso barattolo brulicante di vermi, e sapete dove? Sulla toilette!"La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell
E' incredibilmente affascinante il mondo dei lombrichi.
Non sono belli è vero, eppure sono una risorsa utilissima per la nostra terra oltre che a costituire una importante risorsa ecologica.
Alcune specie infatti, producono gallerie sotterranee che favoriscono i movimenti idrici del suolo e non solo. Dopo aver inghiottito il terriccio lo espellono in superficie favorendo la formazione di humus e quindi rendendo il terreno più fertile.
Il lavoro dei lombrichi può essere osservato con un semplice esperimento.
Occorrente:
- Un barattolo
-una bottiglia piccola
-Lombrichi 
- sassolini, terriccio e sabbia
-acqua
-foglie secche e/o bucce di mela

Tagliate la parte inferiore di una bottiglietta di plastica e adagiatela all'interno di un barattolo.
Mettete dei sassolini sul fondo  e poi riempitelo di terriccio e sabbia alternando più strati.
Inumidite con acqua.
Ricoprite la parte superiore con foglie secche e bucce di mela.
L'hotel è pronto per ospitare i primi clienti.

La bottiglia al centro serve a tenere i lombrichi all'esterno, in modo da rendere visibili le gallerie.
Osservate il lavoro dei lombrichi per un paio di giorni e dopo liberateli.
Lo stesso vale naturalmente per ogni insetto che studierete. Insegnare ai bambini il rispetto per ogni creatura fa parte di questa straordinaria attività nella natura. La diversità è un tesoro da proteggere.
Ma adesso ditemi di voi. 
Avete a casa dei piccoli Durrell o i vostri figli inorridiscono alla vista di un insetto? Pensate che un'attività come questa che unisce la magia dell'esplorazione allo studio, il gioco e il divertimento potrebbe piacerli o essere utile per affrontare certe paure?

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Commenti

  1. celo.
    Il barattolo osserva insetti.
    ;-)

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  2. Oh mammina, devo ammettere che per quanto bellissime alcune delle tue foto mi fanno un certo orrore. Lo ammetto, più che i miei figli quella a cui servirebbe questa attività sono io.
    Bravissima come sempre!

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    1. Ahahah in effetti proprio carini non sono. Ma ci si può fare dai! :-)

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  3. Questo weekend andremo a trovare i nonni che stanno in campagna e la tua bellissima idea cade giusto a puntino!
    I miei bambini non hanno particolare timore degli insetti anzi piuttosto ne sono affascinati perciò sono sicura che li piacerà tantissimo improvvisarsi cercatori !! Interessantissimo anche l'esperimento con i lombrichi. Ci proveremo anche noi!!

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    1. Ma bene! Oggi nel nostro barattolo sono visibili chiaramente spettacolari gallerie!! Oggi pomeriggio andiamo a liberarli al parco! :-)
      Poi fammi sapere se i bimbi si sono divertiti!

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  4. Ciao Mammagiramondo, mio figlio sarà entusiasta quando gli proporrò questa bella attività, perchè lui è come me, adora tutti gli esseri viventi,insetti compresi. Mia mamma mi racconta sempre che quando ero piccola lei aveva il terrore di svuotare le tasche del mio grembiule perchè a volta capitava che ci trovasse degli scarafaggi!!!!!

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  5. Carissima Daniela,
    adoro leggere i tuoi post. Mi fanno fare un tuffo nel passato. Vedere il tuo piccolo grande Aj che fa le sue curiose scoperte, mi fa tornare alla mente il mio Edo di qualche anno fa, quando per uscire di casa era indispensabile il suo zainetto con: bussola, binocolo, pinze, barattoli, la mitica lente ( quante ne abbiamo perse e acquistate!) macchina fotografica....
    È un tempo che non torna più e che con nostalgia rimpiango! È passato tutto così in fretta.... Goditi il tuo Aj fino all'ultimo istante.
    Baci e abbracci
    Meri

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    1. Cara Meri, ma lo sai che ci pensavo proprio qualche giorno fa, guardando gli occhi ancora pieni di meraviglia?Sembra banale ma è così vero, così straordinariamente bello vederli crescere e incamminarsi per il mondo ma allo stesso tempo fa così paura. Paura che perdano quell'incanto, quello stupore tipico dei bambini. Quel meravigliarsi ancora delle cose semplici, piccole eppure così grandi. So che arriverà quel momento, quello in cui saranno giustamente altre cose ad interessarlo. Eppure mi consola l'idea che un giorno l'incanto ritornerà, come è successo a me... ;-)
      P.S Dovevi vedere noi adulti (nonni compresi) in campagna questo weekend, a incantarci come bambini davanti a tre enormi grassi, lombrichi che scavano un tunnel.
      Un abbraccio grande

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  6. io che ho studiato scienze naturali non posso che apprezzare tutto questo ! Spero che ci siano sempre più persone che si incuriosiscono ! Grazie anche a questi piccoli racconti, come cerco di fare anch'io col mio piccolo blog! Si ha paura di quello che non si conosce, quindi bravissima! Incoraggiamo la conoscenza della natura, qui in Italia la divulgazione su queste cose è vermanete di nicchia. La conoscenza è alla base del rispetto, e si inizia fin da piccoli!

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  7. ah, e dimenticavo... il libro di Gerald Durrell è imperdibile! uno dei miei miti da ragazzina.... una delle (tante) cose che mi ha incoraggiato a scoprire la natura. E poi è anche molto divertente, quando i miei saranno più grandi sarà sicuramente una lettura che incoraggerò (o imporrò... muahahaha!!!!)

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    1. Grazie mille Francesca, hai ragione, specie per chi come noi vive in città, vivere e scoprire la natura è un piacevole dovere e un modo per insegnare il rispetto. Sì il libro di Durrell è una perla e sapessi quante risate ci siamo fatti anche noi (e che poesia quando parla della natura, si diventa appassionati anche a non volerlo!!)
      Un abbraccio!

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