Come ogni anno è scivolato tra gli spifferi di una finestra portando con sè il crocchiare delle foglie e le prime sfumature di rosso, porpora e giallo da cercare tra i fili verdi delle piante.
Stretto tra le braccia, che abbiamo sempre immaginato come rami di quercia nodosi, un nuovo libro, da sfogliare sull'erba umida di un parco circondati dalla natura che si incendia e lentamente muta o accoccolati sul divano tra una fetta di torta e una bevanda calda quando come oggi la pioggia ticchetta sui vetri.
Ancora un dono del nostro caro Monsieur Automne e un'altra storia, da acchiappare insieme alle foglie ,piena di magia e mistero...
Il nostro Parco in questi primi giorni d'autunno |
Era il periodo dell'anno che il fattore Bailey amava di più, quel momento incantevole in cui l'estate ha un ultimo sussulto prima di sfumare nei toni ammalianti dell'autunno.
Fischiettava guidando il suo camioncino, mentre dal finestrino aperto un venticello fresco gli solleticava la pelle accarezzandogli piacevolmente il viso.
Fu allora che successe.
Un tonfo sinistro, un pesante BAMP, una frenata improvvisa.
Immaginando di aver investito un cervo Mr Bailey spalancò immediatamente lo sportello, ma una volta fuori realizzò con ansia che quello steso a terra non era un animale, bensì il corpo di uomo immobile sull'asfalto*.
Un incipit vagamente inquietante per un libro dedicato soprattutto ai bambini.
Ma in realtà solo un breve trepidare perché già nella pagina seguente si scopre che lo straniero non ha riportato gravi danni dall'incidente se non una temporanea perdita della memoria.
Il fattore lo porta a casa con sè, lo fa visitare da un medico e dopo aver intuito che con tutta probabilità l'uomo è una sorta di silenzioso eremita dei boschi decide insieme alla moglie di accoglierlo fintanto che torni a ricordare chi è e da dove viene.
E l'attesa e dolce.
Perchè quell'uomo senza passato e senza voce, superata la timidezza iniziale, diventa in qualche modo parte della famiglia.

Così quel vago senso di ansia rotolato fuori dalla prima pagina diventa calore, affetto ma allo stesso tempo mistero e curiosità.
Perchè se ancora non ve lo avevo detto questa storia l'ha scritta Chris Van Allsburg.
Quella volta e di nuovo ogni anno le foglie della Fattoria Bailey rimanevano verdi una settimana di più, cambiando poi all'improvviso colore in una sola notte, quando compariva una scritta scolpita sulla brina delicata che avvolge le finestre*:
The strangerE l'attesa e dolce.
Perchè quell'uomo senza passato e senza voce, superata la timidezza iniziale, diventa in qualche modo parte della famiglia.
Così quel vago senso di ansia rotolato fuori dalla prima pagina diventa calore, affetto ma allo stesso tempo mistero e curiosità.
Perchè se ancora non ve lo avevo detto questa storia l'ha scritta Chris Van Allsburg.
L'ha scritta e illustrata lui, il genio di Polar Express e di Jumanji solo per citarne due tra i più celebri. Un uomo che riesce a scrivere storie commoventi (non so voi ma io ogni volta che arrivo all'ultima frase di Polar Express piango sempre) e poi misteriose e inquietanti. Quanti di voi da piccoli non hanno sognato rotolando un un dado di ritrovarsi inseguiti da un vero leone...
In questo libro il mistero sta nell'identità sconosciuta dello straniero ma soprattutto nei piccoli indizi lasciati en passant tra le righe della storia.
Come il termometro rotto, lo spiffero che la signora Bailey sente quando l'uomo soffia sulla zuppa e quei conigli che corrono verso di lui invece di scappare e poi l'autunno che non arriva sulla collina.
Ve lo immaginate?
Tutt'intorno alla fattoria gli alberi rossi e gialli e arancio e in casa Bailey ancora le foglie verdi, il caldo scottate dell'estate e le zucche che ingrassano fino a diventare enormi.
E poi un giorno lo straniero ricorda.
Ricorda chi è e da dove viene e dopo aver abbracciato uno per uno tutti i membri della famiglia con gli occhi gonfi di lacrime corre fuori e in un baleno scompare.
E allora in un attimo l'aria si fa fredda. In un attimo le foglie cambiano colore. In un attimo arriva l'autunno.
Quella volta e di nuovo ogni anno le foglie della Fattoria Bailey rimanevano verdi una settimana di più, cambiando poi all'improvviso colore in una sola notte, quando compariva una scritta scolpita sulla brina delicata che avvolge le finestre*:
"Ci vediamo il prossimo autunno"
Un libro affascinante, misterioso e magico dove sentimenti e emozioni mutano di pagina in pagina offrendo infinite possibilità di dialogo oltre che un chiaro invito ad usare la fantasia.
Perchè come dice Van Allsburg in questa interessantissima intervista, l'immaginazione fiorisce dentro al mistero, al non detto, alla porta che rimane aperta...
Insomma, chi era quell'uomo?
Chris Van Allsburg
32 pagine
copertina rigida
lingua: inglese
14.28 euro
Una Curiosità:
Così come in tutti i libri di Van Allsburg tra le straordinarie illustrazioni del libro c'è nascosto un piccolo bull terrier (lo potete provare a cercare nascosto in una delle foto in alto). Il modello per il personaggio di Fritz, protagonista della sua prima storia, The Garden of Abdul Gasazi lo fece Winston il cucciolo di suo cognato. La ragione per cui continua a comparire nascosto negli altri libri è il modo con cui l'autore desidera commemorare la prematura scomparsa del cagnolino.
* quella che leggete è una traduzione molto molto libera del testo della prima pagina del libro. L'originale , insieme a qualche altra, la potete leggere nel look inside the book di amazon.com qui.
Sempre suggerimenti stupendi i tuoi. Non sapevo che il film Jumanji adorato, straadorato e visto decine di volte insieme a mia sorella fosse tratto da un libro. Mi sa che mi hai suggerito delle belle idee per natale. Sì io ci penso giàààààà!!
RispondiEliminaAhahah ti capisco, Natale è alle porte! Ma ora godiamoci questo meraviglioso autunno...
EliminaIo non riesco a trovare il cane!
RispondiEliminaMmmh, hai presente come è fatto un bull terrier?Ti dò un indizio.. il musetto assomiglia un po' a quello di una pecora! :-)
EliminaChe peccato non ci sia la versione in italiano! Io adoro il Polar Express e lo leggo spesso a mio figlio e grazie per avermi fatto scoprire anche Jumanji!
RispondiEliminaHai ragione è un vero peccato. )-:
EliminaInvece sempre suo ma anche in edizione italiana c'è anche ll Fico più dolce. Bellissimo!
E che belle illustrazioni!
RispondiEliminaSì, io le trovo straordinarie!
EliminaChe meraviglia...mi fanno impazzire i libri che suggerisci!
RispondiEliminaAvresti qualche idea per Halloween in ITALIANO? Ho fatto qualche ricerca, ma non ho trovato nulla di graficamente paragonabile alle edizioni in inglese...
Grazie. Leggerti e' sempre un grande piacere.
Ciao Elena mi dispiace per il ritardo con cui ti rispondo ma pensavo di farci un post e invece poi non ho trovato il tempo.Però ho appena postato sulla mia pagina facebook (Mammagiramondo) un piccolo elenco con diversi titoli che consiglio per Halloween. Vai a dare un'occhiata.
EliminaUn saluto e grazie.