Una passeggiata a Ptuj


Tutto è insolitamente silenzioso mentre camminando lungo il  Drava ci dirigiamo verso il centro di Ptuj.  Le facciate delle case dipingono amabili  riflessi sull'acqua, i rami nudi degli alberi si intrecciano in complicati ricami  e qua e là  compaiono mucchi di neve scampati ai raggi del sole che lentamente si fa largo tra i fiocchi di nuvole che foderano il cielo.
Io canto.
Moonriver. ... wider than a mile...
Come quando sono felice, come quando li vedo camminare qualche passo avanti a me (mi piace rimanere indietro), come quando ho letto un libro per 600 chilometri di quelli che Sinatra te lo fa amare ancor di più e non  riesci proprio a levartelo dalla testa.
E penso  che in questo momento non ho né bisogno né voglia di niente. 
Niente di più di questo.
Scatto   per fermare il tempo.






Per non dimenticare i dettagli, quelli che a prima vista non vedi ma poi osservando bene ti accorgi di quanto siano affascinanti. 
Tu cammini e ti sembra che il mondo accanto a te sia fermo e invece i rami  dondolano e  i riflessi  si increspano e  l'erba  fruscia e i cigni scuotono  l'aria così forte da provocare un suono imponente e risonante come quello del tamburo.

Sono posti come questo che voglio vedere. Capaci di incantarti anche solo stando fermi.


Arriviamo al ponte pedonale, quello dove al tramonto abbiamo fatto una gara a chi arrivava più veloce dall'altra parte. 
Adesso voglio assaporarne ogni metro, ogni visione che cambia a seconda di dove guardi . 

Mi piacciono i ponti.


Manca ancora un po' all'inizio della sfilata e abbiamo tempo per girovagare per i vicoli, gustando quell'andare un po' a caso  di quando a far da  guida è solo l'istinto.
Dall'altra parte della riva c'è il più famoso ristorante di Ptuj dove mi dicono si mangi un ottimo pesce. Sicuramente la vista sul Drava è magnifica.
Un vicoletto in leggera salita si inoltra incontro alla città vecchia, un buffo cartello vieta l'accesso ai dinosauri e un gruppo di ragazzini vestiti da oraci fa schioccare le fruste per scacciare l'inverno.
Saliamo fino al castello?

Ci inoltriamo in una stradina angusta sormontata da tanti piccoli archi mentre da ogni parte compaiono dettagli da osservare, buffe maschere di pietra, affreschi, insoliti portoni e particolari che invitano a giocare con i bambini a fare domande, raccontare e inventare storie.
Curve astruse, scalette e infine dalla cima, Ptuj,  come quelle città in miniatura fatte di ferro che piacciono tanto a Aj: i tetti rossi, i  campanili delle chiese e al di là di   tutto la bella torre civica che conserva nelle mure alcuni resti di antichi altari romani a testimonianza della antichissime origini della città.


Si racconta che  quando nel 700 un incendio la distrusse i cittadini offrirono i loro pochi averi affinché potessero ricostruirla.
Gli unici che non contribuirono furono i castellani ed è per questo che il lato che si vede da quassù è il solo dei quattro a non avere l'orologio.

Facciamo il giro delle mura e ancora una volta mi lascio incantare dagli alberi e i tetti, e le statue e il meraviglioso cortile.







Intanto dal basso echeggia il suono dei campanacci dei kurenti che si mescola allo schioccare delle fruste. 
Sta per iniziare il Kurentovanje, il meraviglioso carnevale tradizionale . E' tempo di lasciare la collina e scivolare incontro all'allegro frastuono della festa, scoprire nuove affascinanti tradizioni, vedere il cielo che magicamente si apre  mentre la Slovenia saluta l'inverno.
continua...

Informazioni Pratiche:

Ptuj, una delle più antiche cittadine della Slovenia si trova nella regione del Podravje, a Nord-Est.
638 chilometri da Milano, solo 225 da Trieste si può raggiungere facilmente in auto acquistando al confine  il bollino autostradale sloveno (1 settimana: 7, 50 euro).

Da non perdere con i bambini:
  • Una passeggiata (cantando) lungo il fiume ( da entrambi i lati).  Per vedere i riflessi delle case, i cigni che fanno a gara, fare una gara sopra il ponte.
Lungo il fiume, con il sole...
  • Un giro in bicicletta. Ho visto tanti bellissimi sentieri, la prossima volta che capitiamo a Ptuj non voglio proprio perdermeli.
  • Caccia ai dettagli. Ci sono tantissimi dettagli curiosi che i bambini saranno bravissimi a trovare. I resti degli altari sulla torre civica (la medusa!), le maschere di pietra sulle facciate delle case, gli strani affreschi.
  • La luce del tramonto


  • Il castello. Per vedere Ptuj dall'alto, raccontare la leggenda dell'orologio, visitare le sale e scoprire la storia delle tradizionali maschere del Kurentovanje. Se come Aj i bambini fanno collezione di monete souvenir, nel cortile c'è la solita macchina schiaccia centesimi. :-)

  • La statua di San Giorgio che uccide il drago all'ingresso dell'omonima cattedrale.

  • Il Parco termale davanti all'Hotel Primus (prossimamente i dettagli).
  • La lapide romana accanto alla torre civica raffigurante il mito di Orfeo. Per raccontare un po' di storia e scoprire  (invitate i bambini a cercare gli indizi) che nel medioevo era usato come gogna
  • I Pustni Krof, i favolosi bomboloni ripieni di marmellata e ricoperti di zucchero a velo tipici del periodo di Carnevale. 


C'è sicuramente molto altro. Se ci siete stai , aggiungete anche  i vostri da non perdere.

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Dove dormire:
Nel bellissimo Hotel Primus dall'altra parte del fiume rispetto alla città vecchia e raggiungibile comodamente sia in auto  ( 2 minuti) che a piedi, con una bellissima passeggiata di un quarto d'ora lungo il Drava. 
Pur essendo un albergo piuttosto grande dentro si respira una bellissima atmosfera familiare e soprattutto ci sono un'infinità di iniziative favolose a cui  si può partecipare come balli in maschera, laboratori per bambini e cene a tema.
Ma il fiore all'occhiello e senza ombra di dubbio l'area termale, non solo una favolosa area sia per grandi che per bambini (con la possibilità di riservare anche piccole aree private con idromassaggio e sauna perfette per un weekend romantico) accessibile direttamente dall'albergo ma anche un vero e proprio parco davanti all'hotel con giganteschi scivoli e piscine di ogni genere. 
Il tutto in tema con le origini romane della città.
Consigliatissimo.
Cani ammessi


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Commenti

  1. Che bellissimo ricordo Ptuj...io e mio marito ci siamo passati in occasione di un viaggio on the road fino a Budapest.
    Era marzo e la piccola cittadina ci accolse ricoperta di una delicata coltre di neve.
    Ricordo una grandiosa cena a base di pesce, una passeggiata in notturna sul ponte che avete attraversato voi, un caldo tramonto dalla cima della collina, il centro termale dentro il nostro albergo...una tappa romantica, insolita che mi hai aiutato a ricordare.
    Un grande abbraccio
    Cristina

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    1. Carissima Cristina, mi ricordo bene un tuo commento dove mi dicevi di essere passata da Ptuj e lì ti ho pensata tanto! Mi sa che eravamo nello stesso albergo! ;-) A noi è dispiaciuto tantissimo non avere il tempo di provare le piscine termali e ci siamo ripromessi di tornare anche solo per quelle. Però abbiamo partecipato ad un ballo in maschera vestiti da romani, che risate!!! <3

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  2. Sono andato in Slovenia un paio di giorni fa.. Davvero un grande paese... Complimenti per le foto stupende... 

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  3. ogni volta che leggo un tuo post rimango incantata! a giugno volevo andare 5 gg in istria (per il ponte del 2 giugno...aggiungendo un giorno) , ma quasi quasi faccio un pensierino sulla Slovenia. Alla grotte di San Canziano sei stata? Se sì, le consiglieresti a chi ha bimbi di 4 anni o è un po' pericoloso? siccome fra poco parto per una settimana in Olanda, vado a leggermi i tuoi post a riguardo..ciao e grazie!!!!

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