Travel decor: due souvenirs per arredare la casa


Che siamo gente irrequieta lo sapete.
Amiamo terribilmente  quell'andare che fa essere ogni giorno in un posto diverso, gli imprevisti che divengono opportunità, i viaggi improvvisati, le decisioni che stravolgono i programmi, quel "fermare la macchina e cambiare strada".
E questo modo di essere si riflette inevitabilmente  sulla nostra casa che anno dopo anno ci insegue, provando ad  assomigliarci sempre di più.
Cambiando continuamente con noi e per noi.
Spesso l'ispirazione per il colore di una parete, una composizione di foto, un angolo per leggere viene proprio dai luoghi che visitiamo, così come alcuni oggetti, che continuano a vivere cambiando uso ma restando come memorie .

Ogni viaggio qualcosa di nuovo e una nuova storia da raccontare.
Detto questo, visto che per molti di voi è periodo di vacanze e ho un paio di trasformazioni nuove nuove ho pensato di condividerle qui con voi.
Chissà che non siano di ispirazione per  qualcuno, al di fuori dei soliti souvenirs... 
Perciò come direbbero gli inglesi,  cut the chatter e cominciamo.


ZUPPA DI CACTUS ALLA WHAROL


Chi non ama i barattoli di zuppa Campbell's alzi la mano. Insomma, a dire il vero la zuppa non è proprio  un granché ma ragazzi, per chi ama le storie quante ce ne sono lì dentro.
La storia di un mercante di frutta del New Jersey, quella di un incontro di football, di un'artista un po' folle, di una medaglia d'oro, di un'american way of life...
E poi non c'è niente da fare, sono belli, punto.

Qualche tempo fa, in uno dei nostri locali preferiti, avevo visto usare come porta piante un grosso barattolo di polpa per pizza e non aspettavo altro che il barattolo, l'occasione giusta per copiare l'idea.
Insomma, il barattolo doveva avere anche una storia.


Ed ecco che questa è arrivata grazie al nostro recentissimo viaggio negli States e più precisamente dopo due metro, quattro ore di autobus, un tram  e un vecchio treno che si ferma solo sventolando una mano.
Un lungo viaggio che ci ha portati da New York a  Manchester by the Sea, un villaggio sospeso sull'oceano nel cuore del Massachussets dove abbiamo cominciato subito a sognare.
Quella sera siamo andati al supermercato e poi a fare un aperitivo al tramonto in spiaggia.
Una spiaggia che canta, riuscite a crederci? 
Ad un certo punto tutto è diventato rosa, la marea si è ritirata e, beh, c'eravamo noi lì, a guardare i bambini correre e ridere dove un attimo prima c'era l'acqua e, insomma avete capito. Abbiamo vissuto uno di quei momenti incredibilmente magici,  indimenticabili.

Quella sera, al supermercato, insieme ai popcorn, i nachos e ad una bottiglia per fare l'aperitivo abbiamo comprato anche tre barattoli di zuppa Campbell's.




Lo capite ora cosa intendo dire quando volevo che i miei vasi avessero una storia?

DETERGENTE AL... CAFFE'.


Chi ha seguito il nostro viaggio su instagram  con tutta probabilità se ne sarà accorto.
Io e Babbog. amiamo immensamente camminare per strada con in mano uno di quei beveroni di caffè americano nel bicchiere di carta.
Potrei raccontarvi mille storie soltanto partendo dal locale dove lo abbiamo comprato ogni giorno e da quello che abbiamo fatto tra un sorso e l'altro.
Nella foto non si vede ma in mano ho un coffee to go preso in un altro di quei posti che meritano. A due passi da qui c'è il Brooklyn Bridge Park , tragitto perfetto da fare con un bicchiere di carta in mano. ;-)

Altro caffè, altra mattinata indimenticabile a Smorgasburg. 

Pensate che quando siamo saliti al volo sull'autobus per Boston e non abbiamo potuto fermarci a prendere il nostro beverone io e Babbogiramondo ci abbiamo scherzato per tutto il viaggio, mimando la scena di berlo per consolarci e ridendo come matti.
Ecco perché quando dopo aver trovato uno dei nostri caffè preferiti (mi dispiace Starbucks ma esiste mooooolto di meglio) mentre andavamo a fare un picnic a  Central Park,  e ho visto questa bottiglia di caffè freddo sul banco frigo accanto alla cassa, beh, che ve lo dico a fare?
Avevo trovato la mia storia. 
La bottiglia l'abbiamo bevuta seduti sul pratone di Sheep Meadow, mentre sullo sfondo le fronde degli alberi accarezzavano il profilo dei grattacieli di New York.
Quella bottiglia adesso contiene il sapone per le mani nel nostro bagno.
Per farla ho acquistato un dispenser TOFTAN di Ikea. La parte superiore si avvita perfettamente al collo delle bottiglie standard. Togliendo l'interno inoltre la base diventa un porta spazzolini, così non buttate via niente.
Questa volta l'idea non viene da un viaggio ma da mia sorella, che come dispenser in bagno ha una bottiglia di Jack Daniel's. ;-)

Per oggi è tutto ma se vi piacciono questo genere di idee fatemelo sapere che ho molti altri souvenirs da raccontare.
Buone vacanze a chi è in partenza e se da qualche parte nel mondo scovate qualche barattolo o bottiglia da portare a casa mandatemi le foto. ;-)
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P.S Sulle mie stories di instagram (se non lo fate già, seguitemi!), trovate il video di quando abbiamo comprato barattoli e la bottiglia di caffè freddo e il making of della zuppa di cactus alla Wharol. ;-)

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Commenti

  1. Due delle mie passioni più grandi sono viaggiare e arredare con oggetti di recupero.
    Direi che questo è il MIO post! Grazie!!!
    Ps. Le avete poi mangiate le zuppe? Non so ne avrei avuto il coraggio ;)

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    1. Ahahaha, pensa che quando stavo a New York le mangiavo almeno un giorno sì e uno . Alla fine ci si abitua. Tornando ad ora, due barattoli li abbiamo aperti a Cape Ann: quello con il pollo lo ha mangiato Aj, ma solo metà... l'odore era terrificante! I funghi non abbiamo avuto il coraggio mentre il pomodoro è in frigo in attesa di idee. Pensavo di cuocerci le polpette... :-)
      P.S Vista la tua passione allora aspetto anche le tue idee! ;-)

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    2. Per ora non ho mai usato oggetti di recupero acquistati in viaggio, solo oggetti comprati ai mercatini qui a casa, ma presto lo farò, grazie alle tue idee!
      Stay tuned ;)
      Ad agosto andremo in Cina, chissà!!!

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