New York da non perdere: La High Line



Camminando per la decima , al tempo in cui vivevo a New York, mi capitava spesso di passare da quelle parti. 
A dire il vero era soprattutto la sera, quando mi ritrovavo con gli amici in Union square e a volte  ci facevamo un giro per Chelsea prima di scendere a Bleecker.
All'epoca era "solo" un luogo abbandonato  prossimo allo smantellamento. Quasi due secoli di storia  considerati dai più  an ugly eyesore. Un pugno nell'occhio. 
Ma non era così per tutti.

Avevo un'amica, una ragazza che arrivava da Niigata, una città sulla costa nord occidentale del Giappone. Per 5 lunghi anni  aveva lavorato ogni benedetta sera in un bar di Kyoto risparmiando ogni Yen per venire a studiare nella Grande Mela.
Adorava l'Hip Hop , la nutella, le treccine afro (un giorno trascorsi ben 10 ore con lei da un parrucchiere di Newkirk plaza per fare le braid extension) e raccontare storie.
Di solito succedeva la mattina all'alba quando prendevamo insieme il primo treno per Brooklyn.  Dentro al silenzio di quel microcosmo  di assonnati estranei, stretti in un vagone da qualche parte tra Dumbo e Prospect park lei iniziava a raccontare.
Dei nomi delle fermate e perché si chiamavano così e cosa era successo in quella strada o a quel palazzo. A volte persino a quella persona che pure non aveva mai visto. Non so da dove le tirasse fuori quelle storie , e neppure se fossero tutte vere ma a me non importava. Lei era la mia Momo e io la consideravo uno dei tanti doni preziosi della mia vita a New York.
Fu così che mi raccontò della vecchia ferrovia. 

Nella seconda metà dell'800 Manhattan era attraversata da una rete che collegava Central station a Downtown e sulla quale lunghi treni sbuffanti sfrecciavano attraverso la città.
Come potete immaginare il rischio di incidenti era altissimo. Si conta che in quegli anni morirono  oltre 500 persone tanto che la 10°  venne  soprannominata la "Death Avenue". 
Per provare a risolvere il problema venne deciso di  impiegare un gruppo di spavaldi uomini a cavallo.
Li chiamavano i West side cowboys. 
Se ne stavano vicino ai binari e ogni volta che passava un treno galoppavano su e giù tra le rotaie sventolando appariscenti bandiere rosse. Riuscite a crederci?
E così  andò avanti per un bel po',  fino a che saltò fuori la geniale idea di sopraelevare la ferrovia.

Nel 1935, mentre il jazz scalava la vetta delle classifiche e  Fred Astaire e Ginger Rogers ballavano sulle note di Top Hat , la West Side Elevated Line  trasportava con regolarità carne, latticini e altri prodotti, "volando" attraverso i palazzi e creando facili accessi a fabbriche come la  storica National Biscuit company, la celebre  produttrice di Oreo, oggi lo spettacolare Chelsea Market.


Questo sistema funzionò per parecchi anni ma ad un certo punto, con la nascita di trasporti alternativi, la richiesta dei treni diminuì tragicamente e all'inizio degli  anni '80  la sopraelevata fu completamente abbandonata.
Rimase così per parecchio tempo. Una ferrovia fantasma dove la natura, libera di crescere, aveva avvolto  strettamente lamiere e binari. Una vera giungla urbana.

Sapevamo che la cosa non sarebbe durata ancora a lungo (qualche anno dopo Giuliani firmò persino un'ordine demolizione) ma a noi quel posto piaceva .
E non solo a noi. Nel 1999 una associazione fatta da residenti, la Friends of Highline propose una riqualificazione in luogo dello smantellamento. Ci vollero 7 anni ma alla fine del 2006 cominciarono i lavori.
All'epoca ero già tornata in Italia, mi ero  innamorata di Babbogiramondo era nato il nostro primo bambino  e ci eravamo trasferiti  in una grande casa sulle colline toscane.
 Eppure, quando lessi la notizia, mi commossi.

Ci sono voluti 12 anni prima che trovassi il coraggio di tornare.



THE HIGH LINE INFORMAZIONI UTILI:
credits: Anna Simmons 2019
Oggi la High line è un parco sopraelevato punteggiato da millemila specie di fiori e piante   che si insinua per oltre 2 chilometri  attraverso i grattacieli.  


Noi 4 <3 td="">







Ma non solo. Tra i vecchi binari si celebrano eventi, mostre, workshop, laboratori per bambini, concerti e iniziative pubbliche. 

Percorrerla è un viaggio nella storia, dentro alla natura, all'arte, alla cultura oltre al privilegio di avere una visione insolita e straordinaria della città e delle sue storie.



COME ARRIVARE:



La High Line parte da Gansevoort Street, passa attraverso Chelsea e arriva, 2,3 chilometri dopo, sulla 34° strada.
Gli ingressi  sono 11. Alcuni attraverso scale, altri provvisti anche di ascensore.
L'intero percorso è accessibile sia a passeggini che a sedie a rotelle.

Inutile dirvi che vi consiglio di percorrerla tutta. 




Benché la metropolitana di New York sia piuttosto facile e intuitiva, per muovervi agevolmente da una parte all'altra della città vi consiglio di utilizzare l'utilissima funzione mezzi pubblici di googlemap.

QUANDO ANDARE:


La High Line apre ogni giorno alle 7.00 e chiude ad orari variabili a seconda della stagione. In estate è aperta fino alle 23.00 mentre in inverno chiude alle 19.00. Per gli orari esatti potete consultare il sito.
Se avete la possibilità, andateci la mattina prestissimo, nel corso della giornata, si riempie facilmente, soprattutto al tramonto.

COSA VEDERE:
La High Line è un vero e proprio Museo a cielo aperto. Non solo avrete la possibilità di passeggiare tra edifici storici, ognuno dei quali ha una storia da raccontare ma avrete una visuale privilegiata su tantissimi  punti di Manhattan.


Solo per citarne alcuni dall'Overlook sulla 10th vi ritroverete in una sorta di anfiteatro con vista sul traffico (a New York è affascinante pure quello) della Avenue. Al Diller  potrete godere di una vista  sul New Jersey con i piedi a bagno . 







I bambini lo ameranno! E che dire del Rail Yards che vi regalerà una meravigliosa vista a 360° sull'Hudson e sui grattacieli di Midtown.
State tranquilli non avrete bisogno di una mappa per tutto questo. E' tutto lungo la strada, vecchi binari compresi.

DOVE MANGIARE:
Siamo a New York, troverete un'infinità di opzioni dove mangiare. ;-)  Il mio posto in zona preferito però è  il Chelsea Market. Ci arrivate scendendo dalla High line lungo  sulla 16° strada. 

DA NON PERDERE NELLE VICINANZE: PROSSIMAMENTE
Ci sono talmente tante cose da vedere, talmente tante storie da raccontare che dovrei scrivere un post per ogni yard della high line.  Dai biscotti Oreo al Titanic. Prossimamente su questi schermi... ;-)

DA LEGGERE CON I BAMBINI:

Se vi è piaciuta la storia della Highline e avete dei bambini (o se siete tra i meravigliosi grandi che amano gli albi illustrati) devo consigliarvi  Il giardino curioso. Se avete voglia di leggerlo c'è un vecchio post qui sul blog.
La storia del giardino curioso di New York
Da un po' di tempo lo trovate anche in italiano (link affiliato).

"Il giardino curioso".
Peter Brown
ed. EDT giralangolo
Età consigliata: 3-99 :-)

LEGGI ANCHE:
New York. primo fotogramma




Commenti

  1. WoW! Continuerai a scrivere posti sulla Grande Mela, vero?
    Mi stai facendo scoprire NY con occhi diversi e mi sta molto incuriosendo e la voglia di andarla a conoscere attraverso un itinerario "alternativo" si fa forte.
    E se oltre ai post pensassi ad una guida alternativa della città? ;)
    L'importante che tu non smetta mai di scrivere le storie dei luoghi di cui racconti! sei Super in questo :)

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  2. Grazie a cara sei davvero un tesoro. SÍ, mi piace un sacco l'idea di una guida alternativa ma soprattutto raccontare le storie nascoste in questa incredibile città. Ancora grazie, qualcuno dice che i blog stanno morendo. Io vorrei crederci ancora ma c'é bisogno di persone come te. I commenti, le impressioni, gli scambi sono
    fondamentali. ♡

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  3. Ma che storia bellissima!! New York è il mio grande sogno, beata te che ci hai vissuto! Comunque hai un modo di raccontare davvero speciale!

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  4. Che racconto emozionante!!ho letto tanta poesia e tanta commovente tenerezza per un luogo a te caro! Grazie Daniela che mi fai partecipe delle tue emozioni!!

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  5. Uno dei miei posti preferiti a New York!! Che bello riviverla attraverso le tue parole ..Grazie

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