Erano i pescatori, quelli veri, quelli che vendevano il pesce a Hyères, che andavano a tirar su le reti dall'altra parte dell'isola. Il dottore era sceso a vederli, il giorno prima, in pantofole e con la camicia da notte infilata nei pantaloni. L'aria, a quell'ora, aveva uno strano odore. Anche il mare. Specialmente il mare. E l'universo era di un colore straordinario. Tutto era chiaro, quasi pallido, ma di un pallore luminoso. Azzurro pallido. Verde pallido. Perfino i colori smaglianti delle barche erano stranamente attutiti, e un tenue velo di vapore avvolgeva ogni cosa. (G. Simenon Il Clan dei Mahè)
Di verde e d'azzurro, un universo dai colori straordinari è quello delle isole Porquerolles. G.Simenon se ne innamorò subito ambientandoci due dei suoi romanzi e anche per noi è stato un colpo di fulmine, un coup de cour.
Sporcati di rosso e inebriati di viola la voglia di tingersi di azzurro era tanta e così si riparte direzione Hyeres per imbarcarci sul traghetto che da Giens arriva su quest'isola leggendaria dal nome un po' strano, quasi fiabesco. Porquerolles...
Le etimologie possibili sono varie: l'isola dei "maiali selvaggi" arrivati dal continente per mangiare le ghiande della foresta, della lavanda, o forse dal provenzale "Port Quairoles ", Porto delle Rocce.
Qualunque ne sia l'origine per Aj resterà sempre l'isola dei porcellini e poco importa se di maiali non ne abbiamo visti!
L'isola è un luogo tutto da scoprire, avventurandosi lungo i mille sentieri che, passato il caratteristico Porto, la inseguono in lungo e largo dal villaggio, tra filari di centenari pini a ombrello, ulivi e vigneti in un continuo gioco di luce e ombra.
Si attraversa il paese, un campo di petanque nella piazza e tanti piccoli bar dove sorseggiare un pastis come aperitivo;
per scoprire di volta in volta un Mulino, sognare davanti ai resti di un Forte ma soprattutto pedalare forte con il vento che scompiglia i capelli e porta con sè l'odore di pini e di eucalipto .
Inerpicarsi tra i sentieri più nascosti ( e ce ne sono) e faticosi per ricevere in premio il più bel regalo del mondo, uno sguardo sull'azzurro senza fine...
La bicicletta è il mezzo migliore per muoversi su un isola dove è vietato l'ingresso alle auto, se non quel paio dei pochi abitanti, una trentina, residenti su questo paradiso.
Ed è la bicicletta che abbiamo noleggiato con entusiasmo poichè, e mi ripeto, è uno di quei mezzi che ci fa sentire bene, pedalando incontro alla vita.
Naturalmente non possiamo resistere alla tentazione di un mezzo "straordinario" per il piccolo esploratore.
Pedalata dopo pedalata si va alla scoperta di un paesaggio magnifico, pronti a scendere di volta in volta per ricevere i nostri premi.
Plage d'argent e poi più lontano Plage Notredame dove il sogno di immergersi nell'azzurro finalmente si realizza...
Dopo un rigenerante tuffo nel colore si riparte per l'avventura alla scoperta dell'isola più selvaggia, dall'azzurro al verde con le gambe che pedalano da sole e gli occhi mai sazi di colore.
Ma a guardar bene, come in tutte le cose della vita, andando oltre alla bellezza evidente ce n'è una più nascosta, fatta di particolari piccoli sopra i quali fermarsi, sopra i quali perdersi come schizzi di colore sulla tela di un maestro.
A pedalar su questa terra quasi ci si dimentica di tutto, con lo sguardo che si allunga tra vitigni ordinati su un letto che ogni ora sembra cambiar colore.
Ma poi dietro una curva, in fondo al sentiero scosceso, il mare. Quasi a ricordarci che siamo su un isola, l'azzurro che a "camminarci" ti si avvolge intorno alle caviglie e ci si può perdere a osservare i pesci che fanno il girotondo.
In lontananza le barche sospese sull'orizzonte.
E tra un tuffo e una pedalata, un pic nic in spiaggia e una passeggiata, tra l'azzurro, il verde, il blu si gioca a fare i pirati, gli avventurieri, a cercare i cartelli di legno come indizi che ci guidano all X con l'unica eccezione che qui di tesori ce ne sono tanti.
E lo sapeva bene François Fournier , avventuriero e viaggiatore che con la sua fortuna fatta in Messico l'isola se l'è comprata per donarla alla moglie Sylvia, un magnifico dono di nozze.
Arriva il momento di salire su uno delgi ultimi battelli e quando ormai l'isola mi appare lontana, con la sua caratteristica forma a croissant, getto un ultimo sguardo all'azzurro. Poi guardo i miei due pirati, stanchi e sorridenti e penso ai tesori che abbiamo trovato...
E voi? Quali sono stati i piccoli tesori della vostra settimana?
Informazioni pratiche:
L'isola di Porquerolles si trova nell'arcipelago di Hyères,
I traghetti per l'isola salpano dal porto di Giens - La Tour Fondue e sono gestiti dalla compagnia di navigazione TLV - TVM.
Potete lasciare l'auto in uno dei parcheggi a pagamento al porto (mi pare siano tre) .
La navigazione dura 15 minuti circa e il costo è di 16 € per gli adulti, 14 € per i bambini da 4 a 10 anni.
In alta stagione (luglio e agosto) le partenze avvengono ogni trenta minuti, dalle 7.30 fino alle 19.00. Per ulteriori informazione su orari e prezzi potete consultare gli orari dei traghetti La Tour Fondue - Porquerolles.
Biciclette:
Sull'isola non esistono aereoporti e non sono ammessi auto e veicoli motorizzati. La bicicletta è il principale mezzo di trasporto.
Potrete imbarcare le vostre biciclette (a pagamento) o noleggiarle sull'isola.
Non fermatevi al primo negozio di noleggio, il villaggio ne è pieno!!
I prezzi vanno dai 10 ai 13 euro a bicicletta per mezza giornata (13:30 - 18:30) e dai 16 ai 20 e più per l'intera.
Si possono noleggiare anche biciclette per bambini, semplici seggiolini gratuiti o al costo di 2 euro e rimorchi come il nostro a partire da 10 euro.
Questi prezzi sono naturalmente solo indicativi.
Di fronte al Porto c'è un ufficio informazioni dove potete acquistare mappe e quant'altro.
Il mio consiglio è naturalmente quello di noleggiare la bicicletta non solo per scoprire le spiagge più nascoste ma anche per immergervi in una natura bellissima. I sentieri sono ricchi di cartelli con le indicazioni dei principali luoghi d'interesse e la distanza in chilometri.
Perdetevi tra le strade meno battute e infine rilassetevi sulle bellissime spiagge godendovi un tuffo nel blu. Obbligatorio il Pic nic da fare in spiaggia o all'ombra degli ulivi.
Santo cielo.
RispondiEliminaSono senza parole.
Fantastico! anche le porquerolles! altro posto dove avrei voluto andare. Sono sempre più curiosa di leggere il resto del viaggio. Sai come ti sto invidiando??
RispondiEliminaComplimenti.
Maria
Che meraviglia di posti!
RispondiEliminaIl "mare" di lavanda, l'ocra della terra, il rosa delle casine... è tutto così vivo, solare, vien voglia di vivere in questi posti bellissimi!
Son contenta che la storia del draghetto Nocedicocco vi sia piaciuta, abbiamo anche noi intenzione di prendere le prossime storie,
ciao!
Amalia
ma lo sai che nonostante non sia così lontana alla provenza non avevo mai pensato!!!!Bentornati
RispondiEliminacomplimenti...vedo che sei una mamma grintosa!ci inventiamo un sacco di scuse perche' in realta non ci va di fare niente...perche' la verita e' che basta un po' di buona volonta e fantasia per fare delle bellissime gite,e il tuo blog ne e' la dimostrazione ovia!Un saluto da Isi!
RispondiEliminaBellissima anche questa avventura! I colori, la storia, le foto... è tutto magnifico!
RispondiEliminaVolevo chiederti un parere: noi, di solito, per portare PF in bici usiamo il seggiolino, ma vorremmo provare il rimorchio. Com'è? Come si trova Aj? E' pratico, faticoso, facile da spingere????
Bacioni
P.S.
C'è una sorpresina per te su HMM
@Rossana: Non male da abbinare ai campi di lavanda vero? :)
RispondiEliminaUn bacio
@Maria:Dai dai che presto tornate a viaggiare anche voi!
Beh qualcos'altro c'è stato ma non dimenticare che è stato anche un viaggio di mare e relax. Quello vero, quello tutto on the road cominicia questa domenica! Un bacione grande.
A proposito sei riuscita poi a trovare la fattoria?
@Amalia:Noi abbiamo iniziato ieri Nocedicocco e il cavaliere nero.
Questo dopo aver letto in macchina ieri pomeriggio l'intero Geronimo Stilton e la mummia senza nome!!
geronimo è un'altra passione di AJ!!! un bacio
@Chiara71:Grazie Chiara e Bentornati anche a voi!! Ho dato una sbirciatina sul tuo blog ma oggni passo a godermi i racconti!
Domenica si riparte e questa volta credo che apprezzerai moltissimo la destinazione (vedrai vedrai :)!
@Fatina:Benvenuta Fatina!! Dici bene, la fantasia è una cosa meravifliosa, io ci passo le mie intere giornate e con i bimbi... fa i miracoli!!!
@Paola: Ciao cara, Aj si è divertito veramente tanto sul rimorchio ma quando gli ho chiesto se per il prossimo viaggio preferisce quello o il seggiolino ma ha risposto il seggiolino.
Io credo che inizialmente sia una bella novità ma se si viaggia a lungo forse il bambino si può sentire un po' isolato. Attenta, queste sono mie impressioni perchè lui non si è mai lamentato, ha riso tanto e si è divertito.
Ma ripeto, se il tragitto è lunghetto secondo me è meglio il seggiolino. Magari è una cosa carina da provare, questo si, per la novità, però stare sul seggiolino vicino alla mamma (o al babbo, di solito il segg. lo porto io) ridere insieme, la vicinanza, insomma è un'altra cosa.
In pianura si viaggia bene ma in salita in effetti mio marito ha fatto piuttosto fatica. E' anche vero che non siamo allenatissimi!!
Per cui se dovessi consigliarlo io direi, si per una volta, per la novità, l'emozione di essere trainati. Poi a meno che non sia amore, passerei di nuovo al seggiolino. Ovviamente se i bambini fossero due sarebbe ben diverso!
Fammi sapere comunque cosa ne pensa PF se lo provate! un bacione e grazie per la splendida sorpresa!!
ciao, purtroppo (ma per fortuna che c'è) ho ripreso il lavoro, quindi tempo poco e fine settimana dedicati a giri in bici e piscina. la fattoria la cerco per l'autunno, quando fa meno caldo.
RispondiEliminaPer i viaggi mi sa che dobbiamo aspettare ancora un po'. spero di andare via per un w-e a trovare un amica a Zurigo, non è molto ma almeno stacco!
baci.
maria
La mummia senza nome di Geronimo Stilton non l'abbiamo ancora letto, anche A Francesco piace molto Stilton! Poi mi dici com'è Nocedicocco e il cavaliere nero?
RispondiEliminaNoi per ora abbiamo finiti di leggere la storia dell'eroe Rob Roy di W. Scott e ora stiamo leggendo Don Chisciotte,
alla prossima lettura!
Bici, piscina, svizzera beh, non mi sembra affatto male!!!
RispondiEliminaPer la fattoria hai ragione meglio aspettare un po' più di fresco.
Un bacione!
@Amalia: Siamo gà quasi a fine. Con Aj non c'è tregua. Ogni sera :"Mamma ancora un capitolo!!". Devo dire che è davvero carino!!
Ah che meraviglia Rob Roy, io ho adorato Ivanhoe!! E Don Chisciotte!! Gran belle letture, bravissimi!! Cosa c'è di più bello di viaggiare con i libri...
Un bacione
quello che stavo cercando, grazie
RispondiEliminaimparato molto
RispondiEliminaChe bella recensione ! Grazie per i consigli. Domani tocca a noi ! ;)
RispondiEliminaChe bella recensione ! Grazie per i consigli. Domani tocca a noi ! ;)
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