Giambattista Vico le chiamava i rottami dell’antiquità; usanze, memorie, riti, miti che aiutano a comprendere il presente partendo dal passato.
Antiche o recenti, finte o vere, le tradizioni ci aiutano a comprendere le nostre origini, quelle che sono le proprie radici nella vita, nei riti e nelle feste dell’anno.
La Pasqua è per noi ancora una volta l’occasione per un viaggio virtuale attraverso usi, costumi, credenze di popoli vicini e lontani. Come abbiamo fatto per il Natale anche in occasione di questa festività faremo un grande pranzo multietnico.
Dal Messico all’Ungheria, attraverseremo insieme alcuni paesi e qualche volta, lo vedrete, saremo accompagnati da chi ne sa più di noi.
Tra le tradizioni pasquali che vedono l’uovo come protagonista, una delle più divertenti viene senza dubbio dal Messico. Un paese straordinario, fatto di paesaggi indimenticabili, coste meravigliose e testimonianze di una storia affascinante. Un viaggio e un popolo che non posso dimenticare.
Los cascarones, ovvero i gusci delle uova, vengono in occasione della Pasqua ma non solo, riempiti di coriandoli e poi chiusi con un pezzetto di carta velina. Ma non è tutto…
Pare che tale tradizione arrivi addirittura da Marco Polo, che dalla Cina portò in Italia l’usanza di riempire gusci d’uovo con spezie o profumi. Dall’Italia è scivolata in Austria, in Francia e poi in Spagna da dove è arrivata nel 1860 fino in Messico.
Come per ogni grande evento che si rispetti, si fanno prima le prove, perciò…
Occorrente:
uova
carta velina
coriandoli
forbici
pennello
Svuotare le uova dopo aver praticato un foro sulla punta, lavarle dentro e fuori e dopo averle fatte asciugare riempirle di coriandoli. Se non ne avete potete sempre vcon una foratrice su dei fogli di carta di giornale.
Spennellare le uova con un po’ d’acqua e ricoprire la superfice con della carta velina, tappando così anche il foro.
Adesso viene il bello. L’usanza prevede che le uova così preparate vengano… rotte sulla testa.
Si dice che ciò sia di buon augurio per entrambi, una dimostrazione di affetto e di amicizia, tanto che in passato si usavano cascarones persino per le dichiarazioni d’amore.
Amore o fortuna io una cosa la so. Noi ci siamo divertiti da matti. Lo avevo letto ma adesso lo confermo, una tira l’altra ed è impossibile smettere. L’idea è quella di prepararne una per ogni invitato, da mettere accanto al piatto e svelarne poi con una dimostrazione pratica il vero uso…
E delle uova che avevamo preparato non ne è rimasta nessuna , magari solo un po’ di mal di testa;)
********************
Un beso a Nonnagiramondo per avermi prontamente mandato le sue foto del Messico e avermi evitato una serata con la scanner delle mie.
Note:
Il gioco dei cascarones funziona così:
Si nascondono diverse uova in giardino e poi inizia la caccia. Chi le trova comincia a correre per riuscire a rompere l'uovo sulla testa di qualcuno. Se l'uovo si rompe subito, può espreimere un desiderio.
In teoria l'uovo si dovrebbe rompere stringendolo con la mano sopra la testa ma così, diciamocelo, è molto più divertente!
Non sovrapponete troppi strati di carta velina altrimenti l’uovo avrà più difficoltà a rompersi a scapito delle vostre teste. In realtà la carta velina in Messico viene posizionata solo per coprire il foro mentre la restante parte viene colorata o decorata con altre tecniche
Se volete colorare le uova ma non avete i colori alimentari la carta velina è un’ottima alternativa (un’altra idea). Se la togliete dopo che si è asciugata troverete l’uovo perfettamente colorato. Anche le mani. Ovviamente se lo fate con le uova sode dopo non mangiatele.
In questo caso il dentro non potevamo buttarlo via. Inizialmente ho pensato di farne una tortilla ma poi… beh per questo dovrete aspettare domani…
E a proposito di feste, ora devo andare, qui ce n’è un’altra da organizzare. Happy St Patrick’s day!
ciao carissima, passa da me a ritirare un piccolo premio!
RispondiEliminaproprio carino il tuo post, bellissime le uova! ; )
Adoro quando racconti le varie tradizioni del mondo... bellissima questa usanza! Ma noi quest'anno, la Pasqua la festeggeremo in giro... pranzo al sacco e via!
RispondiElimina(PS: A proposito, la prossima settimana avrò modo di "conoscere" o perlomeno sentir parlare Simone Frasca... sarà in mattinata in classe della Generale e la sera incontrerà genitori ed insegnanti in biblioteca... non vedo l'ora!)
Che bello! Leggere i tuoi post è sempre un'avventura meravigliosa. Quando apro il tuo blog so già che devo mettermi lo zaino in spalla, pronta a partire per un viaggio avventuroso. Anche io amo le tradizioni. :-)
RispondiEliminaQuando sono stata in Bulgaria per Pasqua tanti anni fa ho partecipato ad un rito simile. Nei giorni antecedenti la Pasqua si preparano le uova soda e si decorano con dei bellissimi disegni. Dopo la messa di Pasqua ognuno tira fuori il proprio uovo e lo tiene in mano. Un amico fa la stessa cosa e con il suo uovo cerca di rompere quello del vicino. La catena prosegue e vince chi rimane con l'uovo intero
fai venir voglia di andare....
RispondiEliminasempre più bello il tuo piccolo giramondo!
Che divertentissima idea!!!! ah ah ah!!!! Mi sono proprio goduta il tuo racconto e inizio bene la giornata!!!! Certo che voi siete attrezzatissimi in casa!!! Condivido quanto ha scritto Pollon72!!! Come sta il piccolo giramondo? Si è ripreso?
RispondiEliminaBuona giornata!
@Biancifiore:Grazie cara, mi fa molto piacere.
RispondiElimina@Beta: Il modo migliore per festeggiare ;)
Per Simone è fantastico! Glielo devo dire che ci sarai anche tu:) bacione
@Pollon: Ma è fantastico!! Non la conoscevo questa tradizione bulgara. Grazie per averla condivisa cara, qui è un continuo arricchimento.
@Silvia: Eh si, il Messico merita davvero. E' uno di quei paesi dove si trovano contemporaneamente mari da favola, tradizioni affascinanti, e resti di una antica cultura che lasciano senza fiato. I cenotes poi... ah che nostalgia!
@Roberta: Grazie cara. Aj sta bene grazie, ieri siamo già usciti e adesso quasi pronti... per rimetterci in viaggio. un bacione e buon inizio giornata anche a te.
Ah dimenticavo, Babbogiramondo è stato "aggredito" stamani mattina con l'ultimo uovo che ero riuscita a conservare. E' stato fortunato che si sia rotto già al secondo colpo!
Ecco, allora avvertilo già che mi porterò uno dei suoi libri da fare autografare... per i mostrilli... ovvio! ;-D
RispondiEliminaBellissima tradizione :-)
RispondiEliminaMi sa che la proveremo anche noi... eh, eh, eh... Chissà se Papà Ema sarà così fortunato come BabboGiramondo??
Baciotti e buon San Patrizio anche a voi
Bellissima questa tradizione! Grazie per averla condivisa!
RispondiEliminama è troppo divertente rompere le uova in testa!!! :-)))
RispondiEliminaanche le mie foto del messico sono in formato non digitale... indica quanto tempo è passato!! che nostalgia!! è vero in messico si può trovare di tutto, il mare, la storia, la cultura, noi siamo arrivati fino in Guatemala (meraviglioso) e poi rientrati in mex dal chiapas... un viaggio che mi rimarrà sempre nel cuore!
un bacione e grazieeeeeeeeeee!
Che bello scoprire tradizioni così lontane dalla nostra quotidianità! Grazie ai tuoi post ci si sente più ricchi,perchè si imparano tante cose nuove ed interessanti!
RispondiEliminaSai quanto mi piacciono le storie intorno alle tradizioni, ieri abbiamo realizzato i nostri folletti per San patrizio, non siamo però riusciti più a fare gli scones perchè ieri pomeriggio siamo stati a scuola a festeggiare la festa del papà con qualche giorno di anticipo.
RispondiEliminaIeri ti hi scritto un'email per mandarti il mio indirizzo ma mi è tornata indietro, ho usato l'indirizzo di posta riportato sul tuo blog, come faccio a mandarti l'email?
Quest'usanza é divertentissima! prima poi la devo proporre anch'io al Mezzovikingo.
RispondiEliminaPS. cerco di informarmi presso le maestre del piciulo se qua ci siano tradizioni pasquali locali che ignoro (ho notato che quando si hanno bambini se ne viene a conoscenza di molte di piú). Poi ti mando una mail. promesso!
@Beta: Stasera glielo dico subito!! ;) Tu però devi dirgli che sei mia amica! ;)
RispondiElimina@Paola: ;) Un bacione
@Claudia: ciao cara, stai attenta che se ci vediamo per Pasqua toccano anche a voi eh? ;) bacio
@Smile: Condivido in pieno, davvero una terra magica e ci torneremo presto. Non vedo l'ora di far fare a Aj il bagno con i delfini!! bacione
@EleVi: Grazie cara, mi fa davvero piacere ma sono i vostri commenti che mi arricchiscono ogni volta.
@Amalia: Che strano, ho controllato ma mi pare tutto a posto. Hai percaso un account libero? Perchè in questi giorni ci sono dei cambiamenti e va fatta una modifica al server di posta in uscita. In caso contrario fammi sapere che alla peggio ti dò un altro indirizzo. Sul tuo blog non trovo il tuo altrimenti ti avrei scritto lì.
Comunque è mammagiramondo@gmail.com
Fammi sapere!
@Morgaine: sei un tesoro!
@Amalia: Uh che stupida, la tua mail ce l'ho! Ti scrivo subito!
RispondiEliminaLo sai che ero convinta che fosse la prossima settimana, invece è proprio stasera che Simone sarà in biblio qui da noi... ma se riesco, glielo dico di sicuro....
RispondiElimina@Beta: Uhuhu, io alle 18:00 vedo a musica la moglie di Simone ma mi raccomando diglielo! Bacione
RispondiEliminai really adore your own writing type, very helpful.
RispondiEliminadon't quit and also keep posting as a result it simply just very well worth to follow it,
impatient to look into a lot more of your own well written articles, goodbye :)
Che bello vedere tutte queste foto di Messico!!
RispondiEliminaI "cascarones" colorati ripieni di coriandoli è una tradizione messicana di carnevale, non propio di Pasqua. Certo che farlo per pasqua nascondendo le uova è assai divertente.
Una messicana in italia.
@Alma veronica: Innanzitutto benvenuta e grazie mille per l'intervento. So che vengono usate in moltissime occasioni come anche feste di laurea o matrimoni e senza dubbio carnevale ;). Però conosco più di una persona messicana e americana che lo fa in occasione della Pasqua e poi del 5 maggio. ma credo come tutte le tradizioni dipendano sempre da famiglia a famiglia e così da città a città no?
RispondiEliminaTu per Pasqua segui qualche rito particolare? Un saluto