Un uomo legge il giornale e ad un certo punto gli occhi li cadono su un annuncio:
Vendesi collezione:tramonti. Rivolgersi al Signor tal dei tali in Via tal dei tali.
L'uomo legge l'annuncio e pensa che ci deve essere un errore di stampa, che manca qualcosa. Incuriosito prende un paio di forbici lo ritaglia e se lo mette in tasca.
Fine.
O meglio, sembra finita lì.
Ma un giorno quel signore, con il suo annuncio piegato in tasca finisce proprio in quella strada e gli torna la curiosità. Passa all'indirizzo e vede che stanno traslocando, caricando della roba su un camion. Con l'annuncio in mano va dal primo che trova e dice che ha letto il giornale e...
"Ah menomale che è arrivato, io sono il figlio del Signor tal dei tali, sa è morto una settimana fa, forse aveva sentito qualcosa e ... non so, aveva messo questo annuncio. Voleva vendere tutto".
Così è un collezionista anche lei?"
Insomma il Signore lo porta dentro, dove stanno traslocando. Intanto portano fuori il letto, l'armadio, e lui lo guida in una stanza, apre la porta e dice: "Eccoli qua".
Nella stanza c'è' un grande ammasso di barattoli, di latta, di carta di vetro. Barattoli, solo barattoli.
"Eccoli qui" dice.
"Eccoli qui" dice.
"Eccoli qui cosa?"
"I tramonti". All'inizio mio padre si occupava di aurore poi per problemi di orario, sa, era anziano...
Speravo venisse qualcuno a prenderli
In realtà l'uomo non è così interessato. Vede una montagna di barattoli e basta e non capisce bene ma è curioso. E non si capisce perché. Forse perché nella vita uno ogni tanto fa delle cose senza senso ma torna a casa e in una stanza fa scaricare tutto quel barattolame.
Su tutti i barattoli c'è una piccola etichetta attaccata e sull'etichetta c'è scritto sempre il nome di un posto, una data e una stagione. Ci sono barattoli del caffè, di marmellata, c'è di tutto. Lui non sa cosa fare, ne prende uno in mano, lo scuote vicino all'orecchio, forse sente qualcosa. E allora un po' così, forse perché non sa cosa fare ne prende uno di vetro, svita il tappo, lo apre e d'improvviso nella stanza, Puf... un tramonto.
Lui vede proprio l'orizzonte, il sole che cade, tutta l'aria rossa e persino l'odore, una cosa stranissima, proprio lì, una cosa enorme, bellissima.
Aprii la latta e balzai all’indietro. La stanza fu invasa da una cortina di luce argentea. Le altre cose svanirono. Vidi davanti a me la linea azzurra del cielo e il sole che tramontava. Un luogo straniero, del tutto sconosciuto, illuminato da raggi rossi e color del bronzo. Alcune nuvole di porcellana giallastra, appena visibili all’orizzonte, il disco cremisi del sole nel fondo del cielo. Il cielo, in alto verde com’erba appena spuntata, un po' più in basso color della pera che marcisce, in un gioco di barbagli come i lampi di luce sul bicchiere di cristallo pieno di tè. L’aria pura e tersa, ma avviluppata da una stanchezza appena percettibile. Appena appena.(...)Il collezioniosta di T.S Kondrotas
Ma non ci riesce.
E dopo innumerevoli prove, alla fine, finalmente capisce il segreto.
Il segreto è che tutte le tue idee, i sentimenti, tutti i tuoi pensieri devono essere dentro a quel tramonto.
E così una sera in aperta campagna, dopo essersi fatto prestare l'ennesimo barattolo, quel tale si mette davanti ad un tramonto e riesce a dimenticare tutto tranne ciò che vede. Apre il barattolo e finalmente il tramonto scivola dentro. Lui lo chiude, lentamente e ci mette un etichetta. Una città, un posto, un pezzo di campagna, una stagione...
E così una sera in aperta campagna, dopo essersi fatto prestare l'ennesimo barattolo, quel tale si mette davanti ad un tramonto e riesce a dimenticare tutto tranne ciò che vede. Apre il barattolo e finalmente il tramonto scivola dentro. Lui lo chiude, lentamente e ci mette un etichetta. Una città, un posto, un pezzo di campagna, una stagione...
Questa storia ha significato molto per me.
E' una di quelle storie che ogni tanto, in qualche modo, si riaffaccia nella mia vita (ne parlavo anche qui), in maniera sempre diversa, nelle cose piccole e in quelle grandi. L'ho raccontata a moltissime persone e ad oguna ho chiesto di dirmi cosa ci vedevano.
L'altro giorno mentre sistemavo i ricordi dei nostri viaggi mi è tornata in mente, di nuovo.
E' una di quelle storie che ogni tanto, in qualche modo, si riaffaccia nella mia vita (ne parlavo anche qui), in maniera sempre diversa, nelle cose piccole e in quelle grandi. L'ho raccontata a moltissime persone e ad oguna ho chiesto di dirmi cosa ci vedevano.
L'altro giorno mentre sistemavo i ricordi dei nostri viaggi mi è tornata in mente, di nuovo.
Come per il diario di viaggio ho lasciato che Aj scegliesse i suoio ricordi. Un sasso, una conchiglia, una mappa, un volantino, una fotografia.
Lentamente sta nascendo una collezione. E mi piace l'idea che quando vogliamo possiamo sceglierne uno a caso, svitarlo e ...Puf ricordare i nostri tramonti.
Una differenza però c'è, con il protagonista di Kondrotas,
Ogni giorno é più dura. Non é da escludere che anche a me verrà il desiderio di vendere a qualcuno la mia collezione, sebbene preferirei donarla a una persona adatta. Non meravigliatevi perciò quando vi capiterà di vedere su un giornale questo piccolo annuncio:Non credo che noi venderemo mai i nostri tramonti...
Vendesi collezione. Tramonti
Quello sarò io.
Che bello questo post, bella questa storia.
RispondiEliminaFino ad oggi ho accumulato i miei ricordi di viaggio dentro alla guida di quel posto (praticamente ho delle fisarmoniche!), ma l'idea del barattolo è davvero bellissima e credo che d'ora in avanti anch'io adotterò il metodo del barattolo!
Che bella cosa!
RispondiEliminaChe bella storia!
Che meraviglia che sei!
Bellissimo. Non devo aggiungere altro. Bellissimo.
RispondiEliminaChe bella questa idea dei barattoli! Durante i miei viaggi tendo a "racattare" di tutto e qualsiasi cosa mi sembra un ricordo indispensabile da portare a casa... poi però devo fare i conti con il poco spazio e il disordine e soprattutto le cose piccole e casuali (biglietti, etichette...) non so mai dove metterle, così finisco per perderle di vista o doverle buttare. Ma d'ora in poi quasi quasi prendo in prestito questo metodo!
RispondiEliminaciao la tua idea e' bellissima...riuscire a catturare cio' che ci parla di quel luogo e delle sensazioni provate...da fare assoolutamente
RispondiEliminabellissima questa idea!!! da copiare sicuramente... grazie
RispondiEliminaChe meraviglia. Grazie per averci raccontato questa storia!
RispondiEliminatroppo bella, anch'io voglio fare i barattoli!!!!!
RispondiEliminauna storia meravigliosa!
RispondiEliminaChe bella idea!!!!!!!!!
RispondiEliminaChe bello averne sempre tanti, di bei ricordi... :-)
RispondiEliminaP.s. Apple Pie venuta perfetta: buooooona! :-)
P.s.2 Ma lo hai ricevuto il mio sms?
Caterina
Storia molto bella e commovente!!!!!!Avanti tutta con la collezione di vostri barattoli allora :)
RispondiEliminache meraviglia mi hai fatto venire i brividi!!!
RispondiEliminastupenda l0idea dei barattoli, sarebbe eccezionale raccogliere veri tramonti, ma anche ricordi va benissimo! che gioia!! un abcio a tutti voi!!!
Questa è un'idea piuttosto divertente che potrei replicare e diffondere! E' sempre difficile buttare via, ma non è facile nemmeno trovare un modo per conservare le piccole cose che recano con loro il ricordo di un momento, di un luogo.
RispondiEliminaGrazie. Semplicemente splendido.
RispondiEliminache idea semplicemente meravigliosa e poetica.
RispondiEliminafrank