Tradizioni dal mondo: l'arte di ritagliare la carta.



Sono sempre stata incantata dall'arte di ritagliare la carta.
Un foglio e un paio di forbici che svelano in pochi tagli un mondo di fantasia.
Ogni tanto cedo alla tentazione di sedermi  al tavolo di legno, stendo un universo di colori davanti a me e con lo sguardo cerco ispirazione dal paesaggio dietro alla finestra.
E' allora che mi torna  in mente l'immagine della bellissima donna cinese...

Si dice che in Cina nel periodo Tang una donna bellissima se ne stesse ogni sera in contemplazione alla sua finestra.
Un giorno rimase colpita dalla bellezza del bambù che il vento faceva oscillare e la cui ombra pareva danzare veso di lei. Colta da un impulso irrefrenabile la donna prese immediamente  un pennello e disegnò l'immagine suggestiva direttamente sulla carta pergamenata della finestra. Poi si addormentò, ma non appena l'alba spinse i primi raggi di sole verso l'immagine questa parve rivivere più vera che mai.
Molti artisti passando di là ne rimasero colpiti e copiando l'involontaria idea cominciarono a dipingere le ombre in trasparenza per poi ritagliarle.
Era l'inizio di una delle più popolari  arti cinesi.

In realtà l'arte del ritaglio giunse presto anche in Europa e come spesso avviene, ogni paese l'assorbì e in qualche modo la fece propria.
La Germania con il suo scherenschnitt si specializzò nella crezione di stencil di carta per decorare mobili o ricami, l'Olanda cominciò a utilizzare il knippen come decorazione per documenti legali o religiosi, gli inglesi adorarono creare silhouettes, sagome che rappresentassero la propria famiglia.
Pensate all'utilità di quest'ultime prima dell'avvento della fotografia. E' sufficiente creare la  giusta luce, mettersi di profilo vicino al muro e il gioco è fatto.
Chi di voi non ha mai provato?

bancarella di Silhouttes ai mercatini di Natale di Monaco.
La Danimarca ha avuto la fortuna di avere un insuperabile maestro.

Dalle forbici di Andersen le fiabe  sbocciano magicamente.
Forse non tutti sanno che Hans Christian Andersen aveva oltre alla penna un altro formidabile strumento per animare il suo personale, onirico teatro della vita:
le forbici.
Le portava sempre con sè, ovunque andasse.
Amava sedersi circondato dai bambini, in mano solo un foglio di carta, un colpo netto di forbice a far nascere un universo di figurine, nell'aria il suono di una voce che racconta.
Circondato da vocine allegre, Andersen che aveva sempre amato fare l'attore, sussurrava, gridava, piangeva e rideva giocando con la voce fino a rendere magico e vero il racconto.

In Danimarca oggi  l'arte di tagliare la carta è diventata una vera passione.
Pensate che nel periodo natalizio è tradizione per molte famiglie passare  interi pomeriggi a ritagliare addobbi di carta per l'albero e per la casa . Cuori e  biglietti, decorazioni e giostrine mobili.
Legata ad un filo,  basta un sospiro di vento e ogni figura di muove dolcemente, ciascuna da solo ma in armonia con le altre.
Ve l'immaginate l'atmosfera.
Mentre fuori cade la neve dentro crepita un camino accesso che accompagna il frusciare della carta attorno alle mani dei bambini.
Amo l'idea che da un piccolo foglio di carta possa nascere un capolavoro. Ricordo che da piccola mi divertivo a piegare un foglio in più parti e ritagliarlo senza un' idea precisa, per vedere poi cosa ne sarebbe nato.
Oggi è un gioco che faccio con mio figlio. Due piccole dita strette ad un paio di forbici colorate e una  nuova figura pronta a trasformarsi nel  protagonista delle storie.

Questo Natale come sapete, sarà all'insegna delle tradizioni nel mondo e così abbiamo voluto portare nella nostra tavola un po' di  quella magia, quell'amore e creatività che i danesi trasmettono con i loro ritagli.

pronti per cerare...
Gli ingredienti sono semplici, carta, forbici e fantasia.
Una tovaglietta, un segnaposto, una giostrina mobile da appendere sopra il tavolo della festa, un ornamento per il nostro albero, chissà oggi cosa nascerà...

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Commenti

  1. Non sapevo di questa idea Danese, mi piacciono molto le foto degli alberelli di Natale ritagliati che hai messo! :-)
    trasmettono una sensazione pura e fresca di gioco e di Natale!
    un abbraccio

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  2. Bellissimi gli alberelli...devo provarci anch'io!!!grazie per l'idea! laura

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  3. Wow, wow, wow!!
    Questo post fa davvero venire voglia di prendere in mano le forbici, subito...!

    [psst, posso dire una cosa? la parola tedesca esatta é " der Scherenschnitt" (sing.) e "die Scherenschnitte" (plur.)]

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  4. @Daniela B.: hai ragione hanno fatto o stesso effetto anche a me!
    un abbraccio!
    @Laura:Si, si , si gli alberelli sono fantastici ma è incredibile cosa si può ricavare connun po' di pazienza!
    Sybille:Ooops mi ero persa una C. mi sa che il mio tedesco comincia un po' ad arrugginirsi!
    So che è maschile ma in italiano mi suonava meglio mettere la, credi sia più corretto mettere il scherenschnitt al singolare?
    Grazie cara mi sa che passerò a fare un po' di pratica da te!:)
    Un bacione

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  5. Ehm sí, io metterei "La Germania con il suo "Scherenschnitt" ;)
    (peró mi raccomando, non scrivermi ora tutti gli errori di italiano che faccio IO ogni giorno, altrimenti mi si blocca il blog :)

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  6. Grazie di quello che mi hai scritto, sono commossa, sei così partecipe, così capace di condivisione. Ammiro tanto il tuo modo di essere mamma... Ti abbraccio, M.Rita

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  7. @Sybille: Grazie sei un tesoro, detto e corretto!:)
    @Mammandorla: grazie a te per quello che scrivi e come lo scrivi. Non si può non farsi coinvolgere da una esperienza così difficile ma così bella.

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  8. CArissima, che bello scoprire tutte queste cose nuove!! per me è un universo sconosciuto!!

    non vedo l'ora di veder ecosa avete creato di bello!!!

    un abbraccio! ci sentiamo prestissimo! baci

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  9. Non conoscevo questa usanza danese, così come questa passione da parte di Andersen, grazie!
    Anch'io da piccola adora fare le ghirlande di bamboline di carta o giocare coi ritagli di carta per ottenere dei bellissimi fiocchi di neve, che bei ricordi!
    Grazie per gli spunti!

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  10. vorrei sapere se qualcuno ha notizie di questa tradizione di tagliare la carta in modo artistico in Spagna e in Italia meridionale. Grazie!

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