Fonti del Clitunno, giocare nella natura.

Da Trevi si scende di nuovo verso il basso, quasi richiamati dalla natura che in questo primo giorno di Primavera emerge lentamente, ancora nascosta tra i ricordi del freddo.Il tepore dissolve le  ultime brume invernali e qua e là tra pennellate di un timido verde, cominciano a spuntare piccole trapunte di fiori.
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Pagato il  biglietto di ingresso compriamo un sacchettino di cibo per i germani, che solo a stringerlo in mano, avvolto in un nastrino colorato, è un emozione per un bambino che si prepara ad una nuova  avventura.
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Hai mai veduto le Fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere.
Io l'ho viste da poco e mi rammarico di averlo fatto troppo tardi.
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Così scriveva Plinio il Giovane ad un amico quasi duemila anni fa e sebbene l’ambiente sia inevitabilmente cambiato, rimane ancora oggi un luogo incantato. Un piccolo lago popolato da decine di specie di piante e dimora di anatre e cigni, uno specchio d’acqua  circondato da pioppi e salici ancora spogliati dall’inverno appena finito e che si riflettono sulla superficie creando illusioni straordinarie.
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Un senso di pace, il piacere di ascoltare la sinfonia della natura con tutta  l’unicità dei suoi strumenti, giochi e illusioni nelle forme che l’acqua indossa, ora con un sasso, ora nel riflesso di un ramo di salice proteso a sfiorarne la superfice. Come in quella favola. Dopo aver perso l’amata uccisa dal morso di un serpente e caduta in acqua, il triste innamorato chiede al fiume di rimanere lì per sempre, per non lasciarla mai, per poterla ancora accarezzae. E il fiume lo trasforma in salice...
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Non solo quiete, suoni e magia della natura ma anche un luogo che rivela piccoli segreti, affascinanti scoperte celate sotto ad una foglia, dietro ad un albero, in fondo ad un cespuglio. Un “parco giochi” perfetto, unico nel suo genere.
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Giocare liberamente in uno spazio all’aperto aiuta il bambino a stimolare la propria sensibilità nei confronti della natura ma anche a stabilire un rapporto di confidenza con le proprie capacità. E’ un concetto che ho molto a cuore e che ho tenuto a sottolineare anche nel libro a cui ho in piccola parte contribuito, in merito alla progettazione di spazi all’aperto per bambini.
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Disegnare con i sassi, raccogliere foglie e bastoncini  per creare con il solo aiuto della fantasia, incoraggia il bambino ad esprimere la propria creatività, oltre che l’immaginazione. Una roccia si trasforma in montagna, la fessura di un albero nella casa degli gnomi, un tronco cavo in un nascondiglio segreto.
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Bacche, foglie e piccoli insetti diventano così le giostre più avvincenti e i doni più preziosi.

E ognuno ci trova e ci ha trovato i propri tesori ,così che questo luogo dedicato al Dio Clitunno e ingombro di memorie letterarie ha dato ispirazione a tanti grandi del passato, da Virgilio a Claudiano, da Byron a Carducci. 
 
Così camminiamo, ci fermiamo, ascoltiamo, impariamo la natura e il rispetto nei confronti di essa. 
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Scegliendo la strada che ci permette di scoprire scenari nuovi, di ascoltare i rumori della natura, di incontrare i sapori della terra, così che l’andare non si riduca al semplice passare, ma diventi occasione per fare  propria la memoria di un luogo.
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Sicuro è che la magia delle Fonti bon è facile da dimenticare…
La meraviglia è il seme della conoscenza, diceva, Francis Bacon, perché per conoscere davvero occorre sapersi meravigliare del mondo che ci circonda. Così lo stupore e l’emozione, uniti all’osservazione della natura possono davvero  insegnare il rispetto nei confronti di essa.

Informazioni pratiche:
Le Fonti del Clitunno si trovano in Umbria, a metà strada tra Foligno e Spoleto.
Certamente quando la Primavera indosserà il nuovo abito lo spettacolo offerto sarà ancora più straordinario.
Come arrivare:
Da Roma, Napoli: Autostrada A1 con uscita casello di Orte, raccordo Autostradale per Terni, Spoleto, SS Flamina o SS3, uscita a Campello sul Clitunno.
Da Firenze, Bologna: Autostrada A1 per Firenze, uscita casello di Valdichiana, SS75 Perugia, Foligno o SS3 Foligno  Spoleto, uscita a Campello sul Clitunno.
Da Bologna, Cesena: Superstrada E45 uscita per Perugia, SS75 o SS3 per Foligno, Spoleto, uscita a Campello sul Clitunno.
Da Ancona: SS76 per Gualdo Tadino; SS3 Foligno – Spoleto, uscita a Campello sul Clitunno.

Il biglietto di ingresso ha un costo di 2 euro.
Accanto alle Fonti, lungo la strada principale si può pescare con rete o canna da pesca in un piccolo allevamento. Anche per bambini.
Dove mangiare:
Al Ristorante delle Fonti o in uno dei tanti piccoli borghi vicini. Noi abbiamo mangiato qui.

Commenti

  1. Che bello questo luogo, evoca tante fiabe ed un pomeriggio rilassante e curioso come hai raccontato!che voglia di stare immersi nella natura appena viene un po' di primavera!

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  2. Che incanto,
    stare immersi nella natura è bellissimo, concordo con Daniela, quanto fuori l'aria è più mite è tutta un'altra storia!
    Grazie per gli spunti per il 1° di Aprile, il prossimo anno sicuramente ti prenderò in considerazione, anche noi abbiamo pasticciato un pò, se ti va di passare... intanto buona giornata!

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  3. ciao passata bene la Pasqua?che belle foto anche noi siamo stati alle fonti del Clitunno durante il nostro tour dell'umbria di 3 anni fà e mi ricordo che abbiamo passato qualche ora di relax totale in mezzo alla natura prima di riprendere il viaggio ,magari la prossima volta che torniamo e prima o poi lo vogliamo fare perchè vogliamo visitare bomarzo e vedere la cascata delle marmore,ciao un bacione

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  4. @Daniela:Appena la primavera si deciderà ad arrivare le Fonti diventeranno una favola vera! ;)
    @Amalia:Beh certo con il sole è tutta un'altra cosa! Voi siete bravissimi!
    @Chiara; Ciao cara le cascate meritano davvero, sono una favola! pensa che quando siamo andati alle fonti la meta iniziale era proprio Bomarzo, poi ho chiamato per chiedere alcune informazioni e mi sono infastidita perciò ho cambiato idea. Lo so non sono normale ma che ci vuoi fare;)

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