Bratislava e la caccia alla statua

Salutata la Stiria si entra nel Burgenland, apparentemente così diversa dal resto dell'Austria. Niente maestosi edifici barocchi, niente montagne ma ancora lunghe distese di terreni coltivati e vigneti.
Abbandonata l'autostrada attraversiamo piccoli paesi e città come Eisenstadt dove il grande musicista Josef Haydn visse per trentun anni. L'atmosfera è quella di un vecchio film western su cui troneggiano come guardiani rovine di antichi castelli.

E poi finalmente la Slovacchia e poco lontano dal confine la nostra meta: Bratislava.
Una capitale "strana", costruita proprio sulla linea di confine dell'Austria ma non presa d'assalto dai turisti come le sue più famose vicine. Una scoperta, in effetti, ancora genuina ma già pronta per aprirsi al mondo esterno. Un fiume dal nome importante, un castello che domina la scena dall'alto, un centro storico pedonale  dall'atmosfera unica e poi arte, cultura, architettura e naturalmente la cucina, in cui si mescolano sapientemente tradizioni e ingredienti di ben quattro paesi.
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Senza ombra di dubbio però, quello che più colpisce il piccolo viaggiatore a spasso per Stare Mesto è l'incredibile quantità di monumenti curiosi e stranezze.

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L'originale cassetta della posta e la casa più stretta d'Europa, le 178 piccole corone da cercare lungo le strade e sopra tutto le stravaganti statue disseminate un po' ovunque, ciascuna con una storia o una leggenda da raccontare...

Stretto tra la riva del Danubio e la collina del castello, un piccolo ponte in pietra conduce alla Porta di San Michele attraverso la quale si entra nel Korzo,  il cuore della città. Sulla sommità della torre il drago  offre l'occasione per raccontare la storia tanto amata nelle scuole steineriane.
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Ma ecco che comincia la caccia, un punto a chi la trova per primo. Come tre cercatori pieni di entusiasmo scivoliamo nella notte scura tra strade, vicoli e piazze illuminate dalla luce dei lampioni. E ogni volta è come la prima, a raccontare storie vere o finte, a ridere, a scherzare o persino a toccare nasi portafortuna.
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C'è Cumil il soldato curioso che esce dal tombino. Dopo aver perso due volte la testa a causa di automobilisti distratti si è addirittura deciso di mettere un segnale stradale.
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Il "padre" di Cumil è il pittore Viktor Hulick a cui nel 1997 fu chiesto di creare qualcosa di originale per il rinnovato Korzo di Bratislava.
All'angolo di  Laurinska accanto al Ristorante omonimo c'è invece un paparazzo, con la fedele macchina fotografica al collo pronto a "fermare il mondo" in un'istantanea.

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Direi che probabilmente è la mia preferita.
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Intanto tra una statua e l'altra la città si svela mostrandoci il Duomo, un edificio gotico dove Beethoven diresse la sua prima Missa Solemnis,  la casa del buon pastore sede del museo di orologi antichi e naturalmente negozi, locali e caratteristici ristoranti.
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La cucina slovacca affonda le proprie radici in un tempo lontano e  molto dice della storia e delle tradizioni di un paese. Se chiedete ad uno slovacco (e noi lo abbiamo fatto) qual'è il piatto che vi raccomanda vi risponderà senza dubbio il bryndzovè halusky una sorta di gnocchi di patate ricoperti da formaggio di pecora. Un tempo era il cibo più comune nelle campagne dove certamente le pecore e le patate non mancavano. E poi le zuppe e la carne accompagnata dai più austriaci knödel, di cui per l'intero viaggio, non riusciamo a fare a meno.
Dopo cena di nuovo a spasso per strade e piazze, girovagando senza meta, ancora " a cercare" e giocare e raccontare storie. Accanto a "Napoleone", seduto su una panchina.
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Tutto il giorno ad osservare la vita che passa nella piazza e con la complicità della notte, le coppiette che si baciano all'ombra della fontana di Roland.
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Oppure incontro a  Naci, un leggendario dandy che si dice girasse per la città con il suo bel vestito elegante, cantando o distribuendo fiori alle ragazze che passavano. Pare si chiamasse Ignac lamar e con i suoi guanti bianchi e le scarpe scintillanti fosse considerato l'uomo più elegante e gentile della città. Eppure per vivere lavava i pavimenti e aiutava le vecchie signore a portare la spesa.
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Corona dopo corona torniamo verso l'auto, ripercorrendo la strada dell'incoronazione, a ricordare il percorso dei sovrani magiari.
Intanto, mentre la notte avanza e le strade si svuotano, ancora una faccia che occhieggia a far capolino dalla facade di un edificio. Sembra sia stata scolpita per ridicolizzare uno "spione" che un tempo rimneva nascosto affacciato ad una piccola finestra.
Oggi, curioso, continua a divertire i bambini e a "sbirciare" la città...

Alla prossima tappa !
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Informazioni pratiche:
Bratislava è la capitale della Slovacchia ed è naturalmente raggiungibile oltre che con i comuni mezzi in aereo tramite moltissime compagnie (anche low cost).
La Slovacchia ha adottato l'euro come valuta ufficiale il 1° gennaio 2009.
I cittadini italiani e della Comunità europea possono entrare nella Repubblica Slovacca con carta d'identità o passaporto in corso di validità.
Qui  e qui trovate utilissime Informazioni pratiche.
Bratislava per i bambini:
Il gioco delle statue e delle corone divertirà moltissimo i piccoli viaggiatori che ne rimarranno entusiasti. Oltre alla caccia alla statua:
Bibiana, un Museo d’arte per bambini con esibizioni e laboratori
Dove dormire:
Noi abbiamo dormito all’Hotel Baronka, abbastanza comodo anche se circa dici minuti in auto dal centro. E’ stata una scelta un po’ all’ultimo minuto visto che gli Hotel in centro pare non avessero parcheggio per l’auto. Tutto sommato non male, con una piscina al coperto, un ristorante e una sala giochi.
Dove mangiare:
In centro c’è l’imbarazzo della scelta. Noi abbiamo cenato allo Staro Slovenska Krcna atratti più che altro dall’ambiente e dall’armatura all’ingresso ;) Davvero carino e cibo buono. Nonostante non ci fosse un menù per bambini potete facilmente trovare qualcosa di semplice per i bambini come la zuppa o il pollo con le patate.
Cosa comprare:
Carinissimi gli oggetti in legno scolpiti a mano che si trovano nei negozi o anche nelle bancarelle lungo la strada. Anche Aj al mattino ha trovato il suo personale souvenir e tra spade e scudi ha scelto (con l’orgoglio della mamma lo sapete che c’ho un debole) un bellissimo schiaccianoci in legno. Vi ricordate? ;)). Anche il vino è un ottimo acquisto.

Leggi anche:
Bratislava. Dieci cose da non perdere con i bambini

Commenti

  1. sai che è un pò che penso d'includere bratislava tra le nostre gite,se prima avevo dei dubbi ora non ne ho più sicuramente non quest'anno ma probabilmente il prossimo cercheremo di visitarla e le tue informazioni ci saranno utilissime !!!cIao aspetto il seguito ,a presto

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  2. ma che belle queste statue! Sarebbe una bella idea se piú cittá popolassero i propri angoli cosí.
    grazie per la segnalazione!

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  3. @Chiara:Mi fa piacere cara. Bratislava è tra le rivalutate mete dell'est insieme a Lubiana che è davvero meravigliosa! un bacione
    @Morgaine: Sono daccordissimo e pensa che ne parlavo proprio con mio marito. Anche a Budapest ne abbiamo trovate un paio lungo il Danubio davvero simpatiche. Aj appena adocchiate pensava di rifare la caccia alla statua! ;) Oltre ad animare la città piacciono davvero tanto ai bambini! Chissà, speriamo che qualcuno "rubi" presto l'idea!bacione. Ma quando partite?

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  4. Bellissimo anche questo racconto del vostro viaggio.
    Sono stata a Bratislava, toccata e fuga ma ricordo bene Cumil che sbircia le persone dal tombino.

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  5. @Pollon:Si dice che sbirci anche sotto le gonne... ;)

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  6. Che meraviglia! Ogni volta che descrivi una delle tue mete vien subito voglia di andarci! :)
    Ricevo le tue newsletters e colgo l'occasione per ringraziarti per aver cominciato a segnalare dei libretti! Grazissime! :)

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  7. ma che belle queste statue!!!
    non devo mostrare a Sofia la foto di Aj con il trolley di saetta altrimenti lo vuole subito anche lei!!! penso siamo arrivati alla visione nr. 100 di quel cartone...
    un bacione!!!!!!!!!!

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  8. Il soldato curioso con tanto di segnale stradale è troppo forte!! :-)
    Belle foto e bel racconto... come sempre
    Un bacio

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  9. Ciao mammagiramondo, che bello leggere di Bratislava, non sai da quanto vogliamo organizzare un viaggio in slovacchia, li abbiamo degli amici!Garzie dei tuoi preziosi consigli prenderò nota... un abbraccio

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  10. La mia preferita è quella del tombino.
    Troppo divertente!

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  11. La mia preferita è quella del tombino.
    Troppo divertente!

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  12. Ho sbagliato a mandarti una mail, ho sbagliato a mandarti una maaaaail!!
    Vale la seconda. ;P

    Caterina

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  13. @Lizzina:Ma figurati sono contenta. Anzi mi dispiace solo di non essere riuscita ancora a scrivere il post che volevo ma sono stati giorni pieni ;)
    Bacione e Buon Lunedì!
    @Smile: me lo immaginavo! Un abbraccio grande e bon inizio settimana.
    @Paola: Si guarda davvero le statue sono fantastiche! Quella del segnale poi, davvero una bella idea!
    @Robertina: Ma dai fantastico! Se avete un po' di giorni davvero ci sono tante cose che merita fare anche fuori città Oltre ai tantissimi castelli ho letto di piccoli e caratteristici paesi da favola. Comunque quando deciderete di andare dimmelo che ho una piccola guida dell'uficio del turismo dove parla di diversi posti per bambini. bacio
    @Top Gun: IN effetti è davvero quella più divertente!E poi trovarsela davanti per caso, fa un certo effetto! ;) Buna giornata.

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  14. @Caterina:Grazie carissima, provo e poi ti dico ... ;)Bacione

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  15. Bellissimo il tuo racconto,fa venire voglia di partire subito!!!!Tempo fa avevo letto un articolo sulle statue ed effettivamente sono molto particolari e meritano una visita!

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  16. che meraviglia! bratislava deve essere davvero un posto incantevole. non ci avevo mai posto grande attenzione ma, con la partita contro l'italia ho cercato informazioni e ho trovato la tua interessantissima pagina! importanti approfondimenti anche su trivago: vieni a dare un'occhiata, se ti interessa, così potrai riportare le tue esperienze anche lì e condividerle con un numero enorme di lettori ;)

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  17. Anche qui sono passato di recente, ma davvero di sfuggita. Spero di tornarci presto.

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