Ci lasciamo alle spalle la splendida Montagna delle scimmie e scendendo imbocchiamo quella che a ben ragione viene definita Route de Vins.
Da ogni lato si estendono chilometri e chilometri di vigneti, colline coltivate e borghi senza tempo in un paesaggio che racconta di vini, di sudore di duro lavoro.
Penso a come deve essere qui, quando nella stagione della vendemmia si spande ovunque il profumo del mosto e i contadini preparano vini d'autore. Qui dove i colori si confondono con i segreti del mestiere, un mestiere che si tramanda di generazione in generazione.
Siamo diretti a Riquewihr uno dei villaggi più visitati di Francia e perciò siamo curiosi. Prima di entrare in paese però non resistiamo alla tentazione di una sosta tra i filari per un gioco che ci accompagnerà quotidianamente per tutta la vacanza. Soffiare i soffioni o come si dice dalle nostre parti a soffiar via le bugie...
E' una sinfonia di colori di odori e mi incanto a vedere i miei amori ridere sotto una pioggia di fiocchi bianchi, quasi come una nevicata fuori stagione, prima di buttarmi anche io a soffiare, ridere, a saltare nell'erba alta e rimanere senza fiato.
Salutate le vigne si entra nel paese dove effettivamente complice anche la Domenica e la bellissima giornata molti turisti curiosi camminano senza fretta fermandosi incuriositi ad ammirare le vetrine, le torri, le case.
Riquewihr è senz'altro uno dei paesi più turistici di questa regione, ma lo è a ben ragione. Un vero gioiello di strade, case curatissime che con i suoi colori pastello attirano gli sguardi amirati e piccoli negozietti che spuntano qua e là da cui non si riesce a venir via senza aver comprato qualcosa.
Belissime scatole di latta da riempire a piacimento con macarons dal gusto preferito, morbidi cuscini decorati da piccole case a graticcio, dolci e biscotti di ogni genere e che ci vengono offerti ad ogni angolo di strada e ...cicogne, decine, centinaia di cicogne, piccole che suonano, grandi di peluche, cicogne da appendere al soffitto, alla macchina, al portachiavi.
L'Alsazia per chi non lo sapesse è il paese delle cicogne ma non è un modo di dire tanto per vantarsi, lo è davvero. Oltre al centro di reintroduzione che visiteremo non si può fare più di un chilometro in macchina senza non avvistarne almeno una, che dispiega le ali grandi nel cielo sopra di noi o ai margini della strada che trotterella tranquillamente. Per non parlare dei nidi che si trovano nei posti più impensabili.
Naturalmente e non ridete, anche noi abbiamo acquistato la nostra serie di cicognine ricordo!
Tra peluche, bambole in costume tradizionale e macarons si differenzia il negozio delle streghe e folletti un vero viaggio nel brivido che ci riporta a ricordare la triste fine che hanno fatto molte donne secoli orsono in queste belle piazze. Aj ne apprezza tantissimo questa immersione fiabesca.
Qualche altro biscotto al cocco e ci troviamo davanti a Feerie de Noel che come quello a Salisburgo ci richiama subito con la sua vetrina natalizia e i suoi bellissimi Schiaccianoci.
Devo confessare che ho un debole per gli schiaccianoci, per la favola, per l'opera, per il balletto e per quei bellissimi enormi schiaccianoci che ho ammirato ai mercatini di Natale di Monaco. Attendo però di comprare la mia copia gigantesca in un posto speciale dove andremo tra un paio di mesi, qualcuno ha voglia di indovinare?
Se non l'avete ancora letta vi consiglio una bellissima edizione illustrata (Ed. Nord Sud) che a Aj è piaciuta tanto.
Il negozio è un trionfo di luci, decorazioni, addobbi di ogni genere che ci immergono in una vera atmosfera di festa, qui è Natale tutto l'anno!
Una sosta per bere qualcosa in uno dei carinissimi cortili che si aprono luingo la strada, c'è l'imbarazzo della scelta, e qui scopriamo per la prima volta il kougelhopf una sorta di pane dolce buonissimo a cui è legata una bellssima leggenda!
" Si racconta di un giovane vasaio con una gamba di legno che abitava a Ribeauvillé, un lindo paese del nord dell'Alsazia, sull'Alto Reno. Si chiamava Kougel e fabbricava ogni tipo di vasi, piatti e oggetti di ceramica in terracotta verniciata.
Una sera di giugno chiamarono alla sua porta tre misteriosi viaggiatori, vestiti con abiti sgargianti e con degli strani copricapo in testa: uno aveva la pelle bianca e una lunga barba candida come la neve; un altro era di colorito giallognolo e la sua corta barba era castana; infine l'ultimo non mostrava nemmeno l'ombra di una peluria sul suo bel volto scuro. Dissero di chiamarsi Gaspard, Melchior e Baltazard, di provenire dall'Oriente e di aver percorso tanti chilometri perché stavano tornando dalla Palestina dove avevano reso omaggio a un neonato straordinario di nome Gesù. Kougel, nonostante la sua povertà, non dubitò un attimo a dare ospitalità ai tre viandanti offrendo loro quel che aveva da mangiare. I Re Magi, perché di loro si trattava, mangiarono con appetito e poi andarono a dormire tutti e tre nel lettone del generoso vasaio. Mentre Kougel si affaccendava da un lato all'altro della grande cucina per rimettere tutto a posto, nel silenzio della notte si udiva soltanto il suono della sua gamba di legno sul pavimento: "hopf, hopf, hopf"! Al mattino dopo, quando Kougel scese in cucina di buon'ora per preparare la colazione ai suoi tre ospiti vide sul tavolo uno strano stampo di terracotta a forma di corona rovesciata all'interno del quale c'era un dolce ancora caldo.
Un bigliettino diceva: "Diventerai celebre in tutta l'Alsazia con questo dolce che abbiamo realizzato per te con questo stampo e che si chiamerà, perché nessuno mai dimentichi il tuo buon cuore, Kougel-hopf". (Leggenda scoperta su Che bolle in pentola? d ove trovate anche la ricetta, uno di questi giorni la provo anche io e poi vi faccio sapere!!).
E dopo il Natale anche la Pasqua che qui sembra ancora non essere finita e le case sono ancora addobbate di coniglietti di paglia, pannocchie e alberini pieni di uova, chissà cosa deve essere questo posto a Natale!!
La visita ad una cantina ed è già ora di cena, veniamo attratti da un ristorantino colorato.....
Il nostro menù di stasera sarà una fondue di Munster servita con patate e squisiti affettati.
Questo formaggio alsaziano che prende il nome dall'omonimo paese faceva parte dei doni in natura che i contadini dovevano rimettere annualmente al Convento di Munster o ad altri signori del luogo. E' un formaggio rotondo, a pasta molle con la crosta arancione. Il suo odore è caratteristico, per intenderci se avete intenzionare di acquistarlo mettetelo in un contenitore chiuso superermeticamente altrimenti vi ci vorrà la maschera antigas ogni volta che aprite il frigorifero!!
Il sapore è però decisamente ottimo e la patata immersa in quel mare cremoso a dir poco sublime!!
Un'altra giornata si conclude allegramente, noi tre, tra risate, un po' di musica e buon vino...
Leggi anche:
Colmar, capitolo primo di un viaggio in Alsazia
Montagna delle scimmie, incontro ravvicinato nella natura. Capitolo secondo
Ciao,
RispondiEliminaquesto vuol dire che siete anche adesso in viaggio??
Non vi fermate mai?
Vorrei da te un cosiglio:
vorremmo cominciare la vacanza con un viaggetto in auto per spendere poco, con i nostri tre bimbi .
Vorremmo arrivare a barcellona e tornare sempre in auto.
Ci siete stati con il piccolino?
Avete dei consigli da darci? Alloggi particolarmente confortevoli, posti assolutamente da non perdere...etc...
Dopo per 15 giorni andremo al mare, quindi sarebbe solo un viaggio di puro piacere a curiosare
Ciao Chiara benvenuta!! Siamo tornati Domenica ma ripartiremo tra breve,ci sono così tante cose da vedere e non si finisce mai di imparare...
RispondiEliminaSi, noi siamo stati a Barcellona 1 a nno e mezzo fa, Aj aveva circa 22 mesi e si è divertito moltissimo!!
Barcellona è bellissima e offre tante possibilità ai bambini, oltre che per i Musei anche per la sua stessa architettura. Sul blog trovi solo un post sulla pedrera e uno sulle tapas, in effetti dovrei farne altri :-).
Ti posso dare volentieri tanti consigli,mandami una mail così ti rispondo lì!!
Un saluto e a presto!!
Tutti questi dolci sono davvero invitanti !!!!Ma a parte i dolci come si mangia da quelle parti?mi sono avvicinata alla cucina francese poche volte e tutte sono state un fallimento ma forse sono io che amo troppo le nostre lasagne !!
RispondiEliminamamma mai che voglia mi hai fatto ovenire d'andare da quelli parti! una mia amica si trasferirà a Friburgo a settembre quindi avrò sicuramente una buonissima occasione per andare a trovarla!!! un bacione!!! :))
RispondiElimina@Chiara71: Beh le lasagne sono sempre le lasagne ma per quanto mi riguarda ho trovato la cucina alsaziana veramente ottima. Direi che si differenzia da quella propriamente francese di cui anche io non amo tutti i piatti proprio per il fatto di trovarsi così vicina alla germania. E' come se avesse vissuto due identità sia dal punto di vista storico che gastronomico. perciò oltre ai piatti che hai già visto nei post troviamo ad esempio anche diversi tipi di pasta come gli spatzle che seono veramente ottimi e diversi tipi di tagliatelle. A me piace molto immergermi nelle cucine locali, mi sembra un ottimo modo per "gustare" ancor di più un paese, per viverlo in tutte le sue sfumature. E in Alsazia è stato un vero piacere, perchè poi in fondo come disse Shaw "Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare"
RispondiElimina:-) Un bacione.
@Smile: cara proprio una buonissima occasione, mi raccomando approfitta per andarci durante il periodo della vendemmia, deve essere incredibile!!
Se hai pazienza un altro pochino (lo so sono una frana di sinteticità) arrivo anche a friburgo!! un vero splendore!!!
Un bacio e buona giornata!
La mia mail:
RispondiEliminaInfo@chiaranocentini.it
Grazie!!!
Quando si dice le coincidenze... proprio ieri sera prima di dormire leggevo alcune stampe tirate fuori dal web che parlano di Alsazia ;)
RispondiEliminaCiao complimenti per il blog stupendo e per come racconti i tuoi viaggi, sembra di stare lì con te.
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere il seguito.
Saluti
Marta
Grazie per aver condiviso con noi il tuo viaggio in Alsazia, mi sono piaciute le foto del tuo bambino mentre soffia sui fiori, la storia bellissima del dolce a forma di corona... appena ci sarà la prossima offerta al Lidl, prenderò l'apposito stampo, così farò conoscere al mio bambino questa storia,
RispondiEliminaun abbraccio,
Amalia
ci pensavo in questi giorni che dovevo leggermi i tuoi racconti dall'alsazia, ed eccomi qui !! piú tardi continuo sui precedenti, che mi sono "persa" nei giorni scorsi perché ero partita ma con la testa !!! un abbraccione e dove anadte ora ?
RispondiEliminaNon vedo l'ora di scoprire dove siete stati questo weekend!!
RispondiElimina@Chiara appena trovo un secondo ti mando tutto!
RispondiElimina@Gallinavecchia ma dai, magari il destino vuole dirti qualcosa!Scherzo naturalmente, un saluto!!
@Marta grazie di cuore, spero di accontentarti prestissimo e mi fa tanto piacere sapere che qualcuno sugue con piacere le nostre avventure!
@Amalia grazie, anche l'Alsazia come tanti paesi è ricca di storie fantastiche da raccontare ai bambini.Appena arrivo a Ribeauville ti racconto quella bellissima del pifferaio. ovviamente appena provi il kougelhopf voglio sapere!!!
@estrellazul hehe mi hai fatto ridere carissima.
Per i prossimi mesi ci sono mille cose in pentola, vedremo cosa uscirà da questo vecchio calderone.. Un solo ingrediente però te lo dico, un bel viaggio attraverso il Nord Europa fino alla Danimarca. Un bacione!
@Anonimo grazie!!! Ti dico solo che Aj questo fine settimana ha fatto per la prima volta nella sua vita il formaggio, ha munto una pecora, dato da mangiare alle mucche e mille altre cose ancora. Una meravigliosa esperienza in una fattoria VERA. Oggi racconterò tutto, un saluto.
un anno fa eravamo proprio lì, con una persona molto speciale che ora non c'è più.
RispondiEliminaCiao, è davvero molto utile il tuo blog, questo dicembre per natale andrò a colmar e visiterò anche i paesini vicini, e vorrei sapere come si chiama il ristorante dove hai mangiato a riquewihr? sembra molto buono!!
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