L'aroma delle bevande calde, delle spezie, di quel profumo un po' bruciato di caldarroste aleggia nell'aria, fondendosi e confondendosi con la musica, lo scintillio delle luci che si scontrano con le superfici dorate degli addobbi natalizi.
Camminando nella maglia di strade strette e disallineate del centro si cominciano a intravedere i bastioni di Piazza Fiera, lo sguardo spazia sulle montagne circostanti, scende lungo quel che resta delle mura per scivolare infine verso il basso, tra i bianchi tendoni che ricoprono le casette in legno.
Non bancarelle ma piccole suggestive casette sono quelle che colorano la Piazza di Trento colme di nastri, decorazioni, statuette in legno e oggetti rigorosamente fatti a mano, così come vuole la tradizione.
Mi fermo un attimo cercando di cogliere la straordinaria visione d'insieme, luci, suoni, colori e poi passo dopo passo ci tuffiamo mano nella mano dentro ad una atmosfera magica, un allegra armonia che si sprigiona nell'aria.
Ogni metro percorso è accompagnato dalle note dei canti natalizi e rivela una differente vibrazione.
E' ascoltare, respirare, gustare e poi stupirsi, toccare con mano una tradizione vecchia di secoli, il calore della lana cotta, delle sciarpe morbide, delle candele, della tazza calda piena di brulè alla mela, il sapore di un bacio che sa di biscotti fatti in casa, piccole dita che sbucciano una castagna mentre la luce degi addobbi o forse l'emozione ci brilla negli occhi.
Mani esperte lavorano creando magicamente dal legno vere opere d'arte memori del tempo in cui gli artigiani venivano al mercato ad esporre le proprie creazioni.
Intanto il profumo rivela prima ancora di arrivarci, cosa nasconde questa o quell'altra casetta, offrendo spunto per un esilarante gioco di indovinelli.
Limoncini, mandarini e pigne profumati di cannella, arancio, verbena. Poutpourrì, incensi, legno che sa di montagna e il profumo meraviglioso della cera d' api.
Ma l'apoteosi dei sensi la si raggiunge avvicinandoci alla zona dedicata ai sapori.
Quasi al centro della Piazza piccole baite allineate si affiancano offrendo ciascuna deliziose specialità locali. Non si può rinunciare ad un assaggio, un dono per il palato, dagli strauben allo strudel di mele per poi trovarsi a gustare un panino con la carne salada e un piatto di canederli, i grossi gnocchi della tradizione trentina.
Sono fatti di pane raffermo ammorbidito con il latte e amalgamati con farina e tuorlo d'uovo a cui vengono poi aggiunti dadini di speck ed erba cipollina.
Uno sopra l'altro stanno in attesa, pronti a scivolare in un pentolone di acqua bollente per essere gustati accanto ad uno spezzatino di carne, magari con l'aggiunta di un contorno di crauti.
Accanto, gnocchi più piccoli danno un tocco di colore, il verde degli spinaci entra nell'impasto e dà vita agli strangolapreti, come quelli gustati due settimane fa.
Il nome mi ha sempre incuriosito e alla fine mi decido a chiedere a Bruno un omone grande grosso ma con un sorriso contagioso.
Non potevo essere più fortunata, Bruno pare saper tutto su nomi, tradizioni e leggende e ci illustra con entusiasmo i piaceri della tavola trentina.
"Perchè si chiamavano così?" mi dice con un tono burbero ma gioviale."Ebbene pare che un vorace parrroco di campagna, nella foga di mangiare, rischiò di rimanere soffocato da uno gnocco che gli si era fermato in gola. Fu la perpetua con un colpo assestato bene sulla schiena a farglielo tornare in bocca!"
Il nostro simpatico Cicerone ci saluta mentre porge un piatto caldo di cevapcici ad altri clienti, ma non prima di aver offerto a mio figlio un pezzetto di polenta da una strana bellissima ciotola gialla; la guardo bene,si, è proprio la crosta della polenta, uscita intera dal fondo del grande paiolo!
E ancora una sinfonia di dolci con la torta di fregoloti, i fiadoni e lo zelten farcito con frutta secca e canditi.
Il singolare smacafam dove ancora una volta il nome ci fa sorridere, così come il detto trentino,a seguire lo smacafan per ancòi e per doman.
Si tratta di una sorta di pizza salata con lucanica fatta a pezzetti. Smacar in dialetto vuol dire battere e il nome del piatto deriva proprio dal fatto di smaccar via la fame.
Assaggiamo lo sciroppo dell'orso a base di propoli, miele ed eucalipto e lasciamo sciogliere lentamente in bocca le zirele, tipiche caramelle di zucchero aromatizzato alla cannella, al garofano, al rabarbaro.
Il cielo comincia a scurirsi, le luci divengono più brillanti e riflettono il fumo che esce dagli immensi calderoni da cui prorompe il profumo della polenta o quello pungente del vinbrulè.
Qualcuno una volta mi ha chiesto come mai continuiamo ogni anno a visitare i mercatini di ogni città, "Visto uno visti tutti" mi dicono.
"Non sono solo bancarelle" amo rispondere.
I mercati ni di Natale sono certamente un modo diverso per acquistare addobbi e regali ma anche e soprattuttto l'occasione per conoscere la cultura locale attraverso l'artigianato, la gastronomia, le tradizioni che rivelano l'anima di un popolo.
L'opportunità di visitare città magnifiche,addobbate a festa in attesa dell'arrivo del Natale, il pretesto per entrare in contatto con genti diverse, parlare, ascoltare, scambiare.
Ogni luogo con una magia diversa, con qualcosa di diverso da offrire. Ogni casetta posata sull'asfalto, sulla neve, sul terreno, mille mondi diversi con in comune il desiderio di celebrare quel magnifico momento dell'anno che è il Natale.
Nella storica Piazza di Trento piuttosto che tra le meraviglie del secolare Parco degli asburgo a Levico. Nel centro di Arco come lungo le fiabesche strade di Innsbruck. Lungo il fiume di Merano o all'ombra del glockenspiel di Monaco.
Ogni città, ogni paese uguale e diverso con un mondo intero da scoprire, assaggiare, amare.
Salutiamo la Piazza inoltrandoci per le vie, vicoli e piazze gremite di gente, tra sontuose dimore, chiese e palazzi in un gioco d'incastro tra medioevo, rinascimento e barocco.
Ancora luci, addobbi e aria di festa tra una risata sul trenino che ci aspetta sotto l'enorme albero di natale e il sapore dello zucchero filato che magicamente si scioglie in bocca.
Tutt'intorno le montagne imponenti si godono questo insolito tepore autunnale e attendono di coprirsi del candido manto della neve.
Informazioni pratiche:
Mercatini di natale di TrentoIn Piazza Fiera dal 21 novembre al 24 dicembre 2009
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:30, il 24 dicembredalle 10.00 alle 17.00.
Dove parcheggiare:
Guidare verso il centro città e seguire le indicazioni per i Mercatini di Natale. In città ci sono diversi parcheggi copeti a pagamento (circa 1,70 euro la prima ora e 0,70 ogni venti minuti).
Il più comodo è quello di Piazza Fiera. Si lascia l'auto nel parcheggio sotterraneo e con l'ascendore si esce direttamente davanti alle casette di legno dei mercatini.
Per i bambini:
Il trenino che fa il giro del centro.
Dove dormire:
All''Agritur Maso Wallenburg, a soli cinque minuti di macchina.
Dietro un portone lungo la strada del vino, si cela un luogo magico, ricco di fascino e storia, immerso tra i vigneti.
In questi giorni troverete il post sul Maso nella tag Gli Hotel Di Mammagiramondo.
Che bello sono la prima a lasciare il commento...non succede mai! Beh sono ancora stordita dal racconto perchè io amo il periodo pre- natalizio i suoi profumi, l'odore della cannella il calore del vin brulè o del te del cacciatore bevuto in Austria, è un bellissimo ricordo che mi fai rivivere anche se devo dirti la verità, io non sono mai andata a Trento ed attendo il post sui mercatini di Arco(ho capito bene che ci andrete vero)? mi hanno detto che sono bellissimi anche per i bambini.
RispondiEliminaGrazie Mammagiramondo per questo viaggio, per me molto emozionante.
Un abbraccio a presto
Ciao Cara,
RispondiEliminaio adoro il vin brulè e adesso me ne hai fatto venire la voglia! Devo correre al negozio "equo e solidale" a comprare le spezie per farlo!
Il mercatino è bellissimo come il tuo racconto.
Bacioni
@Robertina:Ciao cara concordo in pieno sul fascino di questo periodo a cavallo tra autunno e inverno, con il freddo che comincia ad arrivare ma le giornate ancora tiepide e il fervere di attività in casa e all'aperto.
RispondiEliminaArco lo abbiamo fatto Domenica e hai ragione c'è molta attenzione per i bambini.
C'è Alì, il cammello con cui fare il giro nei giardini, i pony, l'immancabile trenino e un bellissimo parco giochi proprio accanto alle bancarelle. ne parlerò presto.
Un abbraccio grande
@Paola:Non me lo dire Paola, lo sai che stasera prepariamo invece il brulè alla mela? Non l'ho mai provato a fare ma ho letto gli ingredienti ai mercatini e stasera proviamo.
Da gustare caldo insieme alle frittelle di mele è favoloso!
E poi essendo analcolico è perfetto anche per i bambini.
Tu fammi sapere del vinbrulè eh?
Ma con cosa lo accompagni, con le castagne?:) Bacione
anche quest'anno è saltata la nostra gita ai mercatini, ma attraverso il tuo post ho respirato un po' di quell'aria magica..... grazie!
RispondiEliminaBene, mi fai venir voglia di fare un salto a Trento, forse la settimana prossima...
RispondiEliminaQuello di Trento mi manca, grazie per avermelo fatto vivere! E mi hai fatto venire voglia di mercatini...Meno male che parto sabato per la Carinzia e me la tolgo! Un bacio!
RispondiEliminaEcco per me che adoro la magia del Natale questo rimane uno dei posti da visitare.
RispondiElimina@Silvia: Mi dispiace per la vostra gita ma sono contenta di averti fatto viaggiare con noi :)!
RispondiElimina@Silvietta: Grazie!! Non mi parlare di voglia di Natale, pensa che ho cominciato a fare i boscotti a forma di renna almeno un mese fa!!:)
@Sybille:Per te è davvero un salto eh?;)
Poi fammi sapere...
P.S so che c'è una mostra al castello sull'Egitto,mi hanno detto che è molto interessante.So che avete da tempo superato quel periodo ma magari per rinfrescare la memoria.. ;)
@Elisa: E te la togli davvero!
Occhio ai Krampus ;) e non perdere il mercatino di Villach!
@Beba:Si, sono davvero belli, ma credo che in ogni caso qualunque città per Natale abbia la sua magia!
Un abbraccio forte forte ai due ometti!
Soggiornerò proprio a Villach! ;)
RispondiEliminaFantastico! Poi voglio vedere le foto eh?
RispondiEliminaNoi dovevamo andare a Vienna la settimana prima di Natale, adoro l'Austria e in quel periodo è ancora più bella!
Invece abbiamo cambiato programma e partiamo il 17.
Per adesso non posso dire dove, ho in mente un gioco candy ;)
Gute Reise!!!
Ciao Daniela,
RispondiEliminaé bellissimo questo post, si respira già aria di Natale, io ci perderei delle ore tra i mercatini, sai che il vin brulè non l'ho mai assaggiato?
Ma quello alla mela, se è analcolico, piacerebbe tanto provarlo anche per farlo assaggiare a Francesco, ricettina, pliz?
bellissimo!! Queste tradizioni sono stupende :) speriamo non finiscano mai!! L xxx
RispondiElimina@Amalia:Allora oggi preparo un post per te :)
RispondiEliminaIntanto per il brulè alla mela prepara succo di mela, chiodi di garofano, cannella, suco di limone e di arancia.
Più tardi vedo di postare tutto ok? Un bacione
@Lorenza: Sai che non riuscivo ad accedere al tuo nuovo blog? ):
Adesso ho riprovato ed è tutto a posto, mi mancavanmo i tuoi post!
xxx
Ciao! Arrivo qui grazie a uno dei soliti "giri di link" tra blog... e mi rallegra leggere questo post e vedere la mia nuova città (abito a TN da un anno e mezzo circa) con gli occhi di un visitatore. Sono contenta che ti sia piaciuta l'esperienza del mercatino, forse più piccolo e meno appariscente di quelli dell'Alto Adige, ma comunque con la sua magica atmosfera (e spesso anche i prezzi proibitivi, purtroppo). Io quest'anno non sono ancora passata con calma, aspetto che il Natale si avvicini ancora un pochino. Buone festività!
RispondiElimina@pianoB:Innanzitutto benvenuta!
RispondiEliminacertamente l'atmosfera non può che essere magica, circondati da vecchie mura illuminate e con le montagne tutt'intorno 8senza neve però ;))
Ogni mercatino ha comunuqe il suo fascino, non c'è dubbio e qualcosa che lo rende unico.
Qual'era la tua "vecchia città?".
Un saluto e a presto.
La neve è arrivata stamattina! :) Anche se si è già tramutata in pioggia, però...
RispondiEliminaSono originaria della provincia di Belluno, montanara ero e montanara son rimasta. ;-)
BEllissimo davvero...noi ci siamo trovati bene anche in questo hotel a San Leonardo http://www.stroblhof.com/
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