Una delle cose più preziose che mi ha insegnato Nonnagiramondo è il gioco della felicità.
E' un po' come il "just being glad"game magistralmente raccontato da Eleonor Porter, un invito a vivere i piccoli grandi ostacoli della vita cercando il lato positivo e ridimensionando i problemi alla luce delle disgrazie, quelle vere.
Il babbo disse ai signori delle missioni se per favore potevano mandarci una piccola bambola di seconda mano. Quelli però sbagliarono e quando arrivò il pacco dall’Europa al posto della bambola trovammo un paio di stampelle. Certo, io rimasi piuttosto delusa, ma il babbo inventò il gioco della felicità. […] Disse: “Non ci rattristiamo, piccola, cerchiamo di trovare un motivo per essere allegri” e così nacque il gioco della felicità. […]
Santo cielo,non vedo quale felicità possa esserci in un paio di stampelle!Pollyanna battè le mani: Altroché, la felicità di non doverle usare!
Credo che cercare di trovare la felicità sia qualcosa che si debba alla vita, a cominciare dall'apprezzare il fatto di avere una famiglia, stare bene, essere insieme.
Godendo delle piccole gioie che si celano dietro a giorni apparentemente banali eppure così preziosi.
Come ieri.
Con quello che sta succedendo in Italia abbiamo deciso di non partire per il weekend.
Siamo rimasti a casa, a impastare dolci e biscotti, osservare i miracoli della natura che cresce, ascoltare canzoni, disegnare e fare una delle nostre cose preferite.
Accovacciarsi sul pavimento dietro una pila di volumi e viaggiare, sognando giardini sotto terra e cuscini fatti di nuvole, sfogliando segreti e scartando capolavori di cioccolata. Ma soprattutto cominciando a gustare la magia del Natale che quest'anno è scivolata precocemenente sotto la porta di casa, insinuandosi tra gli scaffali della cucina, nei giochi e naturalmente tra i libri...
Ecco allora alcuni dei nostri libri di Natale preferiti. Quelli che fanno sognare villaggi di ghiaccio e renne coraggiose, magici pupazzi di neve e mondi straordinari.
Quelli perfetti da regalare, da lasciare in terra sul tappeto accanto al divano, sul comodino, sul tavolo e ovunque in giro per casa. Da sfogliare, ascoltare, recitare, per giocare.
Quelli da mettere in valigia prima di partire per un viaggio, da portare alla Posta, al Ristorante, dal dottore. Quelli che illuminano gli occhi dei bambini ma anche quelli degli adulti che non sono ancora cresciuti...
Coi piedi nella neve, grinciosi e intirizziti,
il grinch restò tre ore a porsi un sacco di quesiti:
"Come ha fatto a venire? Senza regali e pacchi!
Senza addobbi e lustrini, nastri, giochi e balocchi!".
Aggrottava la fronte, cercando una risposta,
e a forza di aggrottarla gli scoppiava già la testa.
E poi, pena e ripensa, gira rigira e prova,
il Grinch pensò a una cosa completamente nuova.
"Fore" pensò "il Natale non viene dai negozi,
dagli empori, dai market o dagli altri servizi.
Forse ha un significato più profondo e vitale...
Chissà se è proprio questo il vero senso del Natale!".
Eppure nonostante tutto non riesco a non trovarlo simpatico. Persino nella prima parte del libro quando quel mostriciattolo solitario ha il voltastomaco ogni volta che sente parlare del Natale. Sarà quel ciuffo sulla testa, quelle sue espressioni buffe oppure il fatto che ha inventarlo è stato uno dei nostri eroi, lo straordinario Dr. Seuss.
Leggerlo ad alta voce è un vero piacere: fare le voci buffe, le risate cattive, mimare i gesti mentre il Grinch scende giù dal tetto per rubare i regali o guida la slitta tirata dal povero cane vestito da Babbo Natale.
E se non lo avete ancora fatto provate.
Un pomeriggio, una sera, insieme, piccoli e spilungoni, vecchi, bambini e giovani, ossuti oppur ciccioni e credetemi, sarà un vero successo...
Kay abitava nel castello, un castello fatto di turbini di vento gelati. Aveva più di cento sale, e tutte avevano le pareti di neve ed erano illuminate soltanto dal chiarore spettrale delle aurore boreali. Là dentro non penetravano mai l'allegria e il calore di un sorriso. Tutto era gelido, immobile, vuoto e freddo.
Che ci piace Andersen credo lo sappiate già. Nonostante la malinconia di certe storie continuiamo a rimanere affascinati dalla sua vita favolosa, dal suo paese, dal suo modo di raccontare e dalle trame che descrivono luoghi lontani e immaginari.. E poi la Regina della neve è uno di quei racconti perfetti per questo periodo dell'anno. La leggevo da bambina e ricordo che mi faceva quasi paura quando compariva con la sua slitta bianca. La pelliccia fatta di neve, il bacio gelato. Ma era una paura sana, piacevole, che dava quel non so che di magico alla storia. Una storia che parla di ghiaccio negli occhi e di schegge nel cuore, di amicizia e di lacrime buone. Da leggere quando fuori è freddo, avvolti in una coperta vicini e stretti ma anche da ascoltare in auto (l'edizione che vi consiglio è completa di cd audio) mentre si viaggia verso le montagne...
Scritta da Hoffmann nel 1816 e revisionata più tardi da Dumas che la rese più adatta ai bambini, la favola dello Schiaccianoci è diventata celebre soprattutto grazie al balletto la cui musica fu composta dal grande Pëtr Il'ič Čajkovskij.
Al di là della danza io la trovo una storia straordinaria.
Cominciamo dall'ambientazione:la vigilia di Natale a Norimberga. Ora non so se lo sapete ma Norimberga è una delle tappe più importanti della meravigliosa strada del giocattolo.Nel corso dell'800 divenne famosa per lo svilupparsi di industrie che producevano giochi e da allora non solo ospita una fiera straordinaria ma è anche sede di un meraviglioso Spielzeugmuseum che, credetemi, è un vero incanto per grandi e bambini.
Dunque tornando alla nostra storia non solo è ambientata nella casa del borgomastro di Norimberga ma ovviamente parla di giocattoli. Che si muovono, prendono vita, si innamorano, combattono, dimostrano coraggio. E non chiedetemi perchè ma noi (si anche a mio figlio) per gli Schiaccianoci abbiamo davvero un debole e perciò se anche il re dei topi fa in effetti una certa impressione questa lunga favola continua a piacerci tanto e non posso che consigliarvela.
Se i bambini sono ancora piccoli prendeteli questa riduzione illustrata (che contiene un altro favourite, la Notte prima di Natale) con le finestre magiche. Da leggere con almeno una pantofola a portata di mano, credetemi sulla parola- ;-)
Un libro senza parole, quelli dove le illustrazioni parlano da sole e raccontano una storia che cambia ogni volta che si sfogliano le pagine del libro. C'è una trama, è vero, ma le scene sono tutte da interpretare, immaginare, cambiare.
Anche il finale. Che non posso negarlo lascia un po' interdetti, in quell'ultima pagina un po' triste.
Ci ho pensato un po' prima di consigliarvi questo libro, perchè a differenza della maggior parte dei libri per bambini non ha un lieto fine. Raymond Briggs diceva che l'happy end non esiste ma a me piace pensare che per una volta dietro ad un pupazzo di neve sciolto non ci sia nient'altro che un sole troppo caldo.
Meraviglioso anche il cartone animato, ovviamente senza parole ma con una musica sorprendente (qui, qui e qui).
Altri libri di Natale per bambini :
Un canto di Natale di Dickens perchè Dickens è sempre Dickens e questa storia scritta nel 1843 è davvero senza tempo. I bambini adoreranno questa edizione piena di sorprese. ;-)
Il mondo magico di Babbo Natale: uno dei preferiti di mio figlio. Perchè racconta tutti (o quasi) i segreti di Babbo Natale, gli elfi, le renne gli altri animali del Polo. Perchè ci sono mappe da guardare e libretti da sfogliare, perchè riassume parte di queslla straordinaria magia che solo il Natale sa portare.
La notte prima di Natale :Perchè il Natale non sarebbe Natale senza Clement Moore. Ve lo ricordate?
Un pupazzo di neve davvero generoso perchè è un po' il Principe Felice della neve ed è di una dolcezza infinita.
Rudolph the Red nose Reindeer, una storia che dopo che l'hai letta ti rimane addosso. Rudolph che fa innamorare tutti quelli che la conoscono. Una renna speciale che da noi trova sempre una carota da sgranocchiare per affrontare i lunghi e freddi inverni del Polo Nord
continua...
E voi? Quali sono i vostri libri di Natale preferiti?
I vostri consigli:
Il libro finestrelle di Natale di Tony Wolf consigliato da EligR@pHix
Babbo Natale, l'esperto di giocattoli numero uno al mondo di Maria Frazee consigliato da Giorgia
Il tu primo libro di babbo Natale di E. Beaumont consigliato da Giorgia
Babbo Natale, l'esperto di giocattoli numero uno al mondo di Maria Frazee consigliato da Giorgia
Il tu primo libro di babbo Natale di E. Beaumont consigliato da Giorgia
Buon Natale famiglia orsetti di s. Berenstein consigliato da Ballando con Sofia
Altri libri di Natale:
c'è da sempre da perdersi e da imparare nei tuoi racconti!!!
RispondiEliminaps: sempre nel mio cuore <3
@LittleAngel: Che piacere!<3,<3Ti ricordi quando parlavamo di natali stranieri su Pm? Quanto tempo...
RispondiEliminaMeravigliaaaaa!!!! :)
RispondiEliminaSai però che non trovo la versione ridotta illustrata dello Schiaccianoci? Non mi hai messo il link... ;)
Caterina
@Caterina:Lo sapevo che ti piacevano! Hai ragione, il libro è Magico Natale, ho appena aggiunto il link!;-) Ma la lista è lunga eh? Aspetta e vedrai!;-)
RispondiEliminaComplimenti, bell'articolo! Mio figlio ringrazia :-)
RispondiEliminaVorrei darti i titoli precisi dei nostri libri di Natale, ma dopo i lavori che abbiamo fatto di recente in casa nostra buona parte dei nostri libri sono ancora accatastati e in attesa di essere riordinati e tra questi ci sono anche quelli dedicati al Natale. Posso segnalarti però, a memoria, i bellissimi libri con le finestrelle editi dalla Dami, amatissimi dai bambini, ma perché no, anche dai genitori! Noi ne abbiamo uno cartonato gigante con i disegni fantastici di Tony Wolf e che abbiamo praticamente consumato quando Silvia era un po' più piccola.
RispondiElimina@Deal: Mi fa piacere!;-)
RispondiElimina@EligR@pHix:Grazie mille per i suggerimenti! Più tardi vado a vedere se trovo i links e li aggiungo in fondo al post! Noi abbiamo quello con i librettini di Wolf, uno per ogni giorno dell'avvento!;-)
"Babbo Natale l'esperto di giocattoli numero uno al mondo" di Marla Frazee (illustrazioni di Muccelli....molto belle) e "il tuo primo libro di Babbo Natae edizioni Larus. Io li ho usati molto con le mie bambine. :-)
RispondiElimina@Giorgia: Frantastico li ho inseriti subito tra i consigli! Grazie mille!
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminasai, io non ho nessun figlio ma leggendo i tuoi post mi fai pensare a quanto deve essere bello avere un bambino, farlo felice, farlo viaggiare con la fantasia e condividere con lui esperienze di vita e...di Lettura!
Grazie
Grazie, adoro i libri (anche le bambine) e questo post mi piace davvero tanto. Ultimamente siamo tutti un po' tristi, i grandi come i piccoli abbiamo un qualcosa che ci preoccupa. Nonostante siamo FAMIGLIA e stiamo bene insieme c'è una disarmonia di fondo. Forse il regalo di Natale è di ritrovare l'armonia....prima di tutto.
RispondiEliminaUn abbraccio Simona
mi sono venuti i brividi...quando ho visto la foto del Pupazzo di Neve di Raymond Briggs...era il mio libro preferito!! Grazie per avermelo ricordato!! questa sera vado a cercarlo nella libreria di mia mamma e lo faccio vedere al monello!! Ma come si fanno a dimenticare certe cose??? baci!
RispondiEliminaBeh, carissima, i titoli più belli li hai nominai tu, io posso consigliare Buon Natale famiglia orsetti, di Stan Berenstain, un libro che invita a ritrovare lo spirito vero del Natale, fatto di amore e famiglia e non di lucine colorate e caccia al regalo più bello.
RispondiEliminaquelli di Kunnas li abbiamo già, ho già ordinato in biblioteca alcuni titoli consigliati da te e non vedo l'ora di sfogliarli assieme alle mie due cucciole! sarà che noi in casa ascoltiamo da AGOSTO, TUTTi i giorni, in loop un cd di musiche natalizie ma anch'io quest'anno sto già pensando al Natale (metà dei regali li ho già comprati!!!!!!!!!).
un bacione :-)
@Chris: Grazie mille Chris, ultimamente si usa molto parlare degli aspetti negativi della maternità. Credo che probabilmente sia giusto e sicuramente ognuna vive l'essere madre in maniera diversa. credo però che non ci sia niente di più bello di sapere che essere genitori è anche questo. insegnare, condividere, far scoprire, vedere la meraviglia nei loro occhi. Ti auguro un giorno di vivere tutto questo. Un abbraccio.
RispondiElimina@Simona. Mi dispiace tantissimo e spero davvero che presto ritroverete quell'armonia. In tutte le famiglie arrivano momenti così e poi forse dopo, si apprezza ancora di più. Un sorriso grande grande!
@Mami: Oh mamma mia che cosa bellissima. Sono felicissima di avertelo ricordato. Sai è capitato anche a me,e credo sia del tutto normale. Ma poi quando capita qualcosa che ce lo ricorda, uh quante emozioni!
RispondiElimina@Smile: Da Agosto?!? Ma siete peggio di noi! Grazie per la segnalazione, i libri si Berenstein raccontano sempre di sentimenti positivi perciò appoggio in pieno la scelta! Un bacione grande a voi tutti!!
Ciao, sto girando in lungo ed in largo tra i post un po' meno recenti, e l'occhio cade spesso su quelli che parlano di libri.
RispondiEliminaMa quanto sono belli questi!
Sai che anche noi abbiamo una vera adorazione per il coraggioso principe Schiaccianoci? L'ho citato anch'io in un post sul mio blog sui libri natalizi, ed in un altro sulle letture invernali. Ci siamo regalati proprio oggi la splendida edizione illustrata da Roberto Innocenti, anche se possediamo gia' quella della Zwerger.
Complimenti davvero
Ciao
Michela
Ciao, sto girando in lungo ed in largo tra i post un po' meno recenti, e l'occhio cade spesso su quelli che parlano di libri.
RispondiEliminaMa quanto sono belli questi!
Sai che anche noi abbiamo una vera adorazione per il coraggioso principe Schiaccianoci? L'ho citato anch'io in un post sul mio blog sui libri natalizi, ed in un altro sulle letture invernali. Ci siamo regalati proprio oggi la splendida edizione illustrata da Roberto Innocenti, anche se possediamo gia' quella della Zwerger.
Complimenti davvero
Ciao
Michela
mi potresti consigliare una versione italiana valida con belle illustrazioni de "la notte prima di natale" ho un bimbo di 6 anni...
RispondiEliminavorrei una traduzione ben fatta e illustrazioni di qualità ma non mi so raccapezzare: su bol ho trovato due versioni e mi sembrano un po' troppo "commerciali" ma magari mi sbaglio
noi faremo un viaggio in macchina con destinazione le terme in trentino. per i bimbi e sempre piu bello se leggo a loro un libbro mentre si viaggia www.visit-levico.it
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