Il Natale di Auggie Wren



Dodici album.
Oltre quattromila fotografie minuziosamente ordinate per data, scritta sotto ciascuna  istantanea a colori.
Non più di cinque minuti , il tempo di uscire dal negozio e immortalare ogni santo giorno dell'anno la stessa identica scena:
l''angolo tra Atlantic Avenue e Clinton Street alle sette in punto del mattino.
Riuscite a immaginarlo?

Stessa strada , stesse case,  un delirio implacabile e  ridondante di immagini.

E' così che comincia questo straordinario racconto di Paul Auster.
Con un tabaccaio di Brooklyn (l'unico che vende i suoi sigari preferiti!) dedito a fotografare il tempo e una proposta, quella di un editore del New York Times di scrivere una novella di Natale.
Questa storia me l'ha raccontata Auggie Wren. Ma Auggie, dal momento che non ci fa bella figura- o non bella come vorrebbe- mi ha chiesto di non usare il so vero nome.
A parte questo, tutta la faccenda del portafoglio perduto, della nonna cieca e della cena di Natale è la stessa che mi ha raccontato lui.
Può uno scatolone poggiato in una stanza senza finestre sul retro di una tabaccheria costituire una più  insolita e formidabile premessa?
Io lo trovo un incipit magnifico, intrigante, curioso, di quelli che ti fa venir voglia di volare veloce tra le righe ansiosi di scoprire come proseguirà la storia.

Ma andiamo avanti, come vi dicevo Paul Auster deve scrivere un racconto di Natale, ma si trova a combattere con i fantasmi di Dicken e O'Henry e in un momento di sconforto si sfoga con il tabaccaio.

Dopo avermi ascoltato, Auggie ha detto?:
-Una novella di Natale? Tutto qui? Amico mio, se mi offri il pranzo, ti racconto la miglior novella di Natale che tu abbia mai ascoltato. E ti garantisco che è vera da cima a fondo.
Ed ecco come si arriva alla storia di Auggie e al suo bellissimo racconto di Natale;
fatto di furti e  assurde coincidenze, sensi di colpa e  dolcissimi e commoventi scambi di persona.




Alla storia di come Auggie Wren si è procurato la macchina fotografica, la stessa con cui fotogra ogni il giorno il tempo ,  il passare delle stagioni,  i mutevoli umori della gente.
Sempre la stessa, eppure diversa.
Domani e domani e domani...

Una storia commovente e dolce, troppo assurda per essere vera.
O forse no, perchè come dice Paul alla fine in fondo, nessuna storia è falsa finchè una sola persona ci crede.

Da questo racconto apparso per la prima volta sul New York Times il 25 Dicembre 1990 il regista Wayne Wang, commosso fino alle lacrime, ha tratto il bellissimo film Smoke, la cui sceneggiatura è appunto di Paul Auster.
Un meraviglioso omaggio a Brooklyn e  agli abitanti di Park Slope.

L'età consigliata è 9 anni ma  io direi anche qualcosa in meno.
Se siete in cerca di una storia di natale diversa, da leggere insieme ai bambini questo breve racconto splendidamente illustrato da Jean Claverie  offre una miriade di ottimi spunti per conversare. Perfetto per un lungo viaggio in auto, una sera d'inverno, un pomeriggio di pioggia.


Commenti

  1. Adoro i tuoi consigli libresco-natalizi :) ... li adoro :)

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  2. ciao cara Daniela, oggi vado a ritirare il libro "il berretto di Natale" che ho ordinato seguendo i tuoi consigli.
    penso che lo leggero' ai miei bambini mangiando marsh mellons ricoperti di cioccolato caldo. Che dici un dolce pensiero?

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  3. Bello questo!! Mi sa che me lo prendo per me :)

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